Ha 7 anni e non morde

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Ho controllato che i miei genitori non fossero ancora al bar. Non ci sono più, posso andare in camera ed essere sicura di non rimanere chiusa fuori.

Dopo l'abbraccio io e Aron non abbiamo più parlato. Avrei voluto dirgli qualcosa, ma tutto quello che mi veniva in mente sembrava al quanto stupido. Quindi me ne sono stata zitta ed entrambi abbiamo continuato a camminare.

Finalmente mi vien in mente qualcosa da dire.
<Aron> mi viene spontaneo richiamare la sua attenzione prima di iniziare a parlare. <scusa se te lo chiedo> non so perché mi sto scusando, non credo ce ne sia bisogno <tu hai un'altra sorella minore vero? Dico ancora più piccola di Jasmine e Klara>

Non mi ricordo chi della famiglia mi aveva accennato dell'esistenza di una sorellina, forse Benjamin però non riesco proprio a ricordare. L'ho vista solamente la sera del cocktail party, poi non ho più avuto occasione di vederla in giro.

<sì> non si volta per guardarmi, però continua <si chiama Elsa, ha sette anni> il nome e la sua età me li ricordavo, volevo solo avere la conferma che non fosse solo un sogno.

<non la vedo mai con voi> ammetto. Ci ho pensato tanto, a dove possa essere la bambina tutte le sere, ma non sono ancora riuscita a darmi una risposta, perciò a questo punto chiedere non costa niente.
<i miei genitori la mandano al Baby Club> continua Aron con tono calmo. <ci sta da dopo pranzo fino a dopo cena>

Il baby club era l'ultima cosa a cui avevo pensato, anzi, probabilmente non ci avevo proprio ragionato su. Probabilmente perché non ero a conoscenza del fatto che ci fosse un baby club.

<oh, ok> non so che tipo di risposta dare.

<assomiglia tanto a te> è un pensiero che però è venuto fuori a voce alta.
<mia madre dice che assomiglia più a Benjamin> si passa una mano tra i capelli. Ormai mi sono abituata a vederlo fare quel gesto.

<i lineamenti del viso sono i tuoi, e anche il colore dei capelli> forse sarà simile al moro per il carattere, ma esteticamente mi è sembrata la versione femminile di Aron.
<anche io lo penso> nell'attimo dopo la fine della frase posso sentire un leggero sospiro da parte sua.

<tu hai dei fratelli?> mi chiede curioso.
<no, solo dei cugini> ammetto
<più grandi o più piccoli?>
<ne ho 4, e sono tutti più grandi di me> mi sistemo meglio una ciocca di capelli dietro l'orecchio. <tra me e il minore ci sono due anni e mezzo di differenza>

Mio padre fa parte di una grande famiglia, composta da 5 persone. Oltre ai miei nonni, papà, ha anche una sorella e un fratello, rispettivamente più piccola e più grande.
Entrambi i miei zii hanno avuto 2 figli, un maschio e una femmina ciascuno.

Siamo sempre stati una famiglia molto unita ma per quanto io ci abbia provato, mantenere il legame con cugini tanto più grandi di me è abbastanza difficile. Tutti loro hanno una propria vita, 3 di loro un lavoro e mia cugina più grande anche un fidanzato.

Io sono sempre stata trattata come la piccola di casa, quale sono, ma nonostante la mia crescita non sono mai riuscita ad instaurare un rapporto profondo con loro. Non ho mai sperimentato il legame fratello-sorella.

<qual è il tuo preferito?> chiede lui.
<non puoi farmi questa domanda! È come se io ti chiedessi chi è il tuo fratello preferito> lo accuso.
<Benjamin> risponde.
Per quanto io rimanga leggermente sorpresa da questa sua risposta, sorvolo e torno all'argomento.

<il mio è Lorenzo> ammetto. Essendo lui quello con l'età più vicina alla mia è la figura familiare che vedo come più simile ad un fratello.
<quale tra i quattro è?>
<il minore> lo informo.

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