POV DI HELENA<Perché per una volta non apprezzi il mio sforzo? L'ho fatto per voi!> dice Ben alzando la voce fino a farmi drizzare sulla sedia.
<Benjamin, corrompere la nonna non è una cosa intelligente, anzi, potrebbe essere la cosa più stupida che tu abbia mai fatto> lo accusa Aron.<Oh no, questa non supera quella volta in cui-> fa per dire Klara.
<Lascia perdere> la interrompe Jasmine, e il viso della gemella si aggrotta come se le avessero appena tolto tutto il divertimento.<Perché è così arrabbiato?> chiedo alle gemelle, riferendomi ad Aron. <Non che corrompere vostra nonna sia stata una gran mossa ma...> aggiungo per non mostrarmi dalla parte di Ben.
<Ce la farà pagare> risponde immediatamente Jasmine, già con lo sguardo pieno di paura.
Aggrotto le sopracciglia confusa, sforzandomi di sopprimere un sorriso divertito.
<È meglio non chiedere favori a nostra nonna. Diciamo che un segreto di uno di noi equivale ad una faccenda per tutti>
Annuncio e lascio che le due sorelle discutano tra loro.
Riporto l'attenzione sui due fratelli.<Mi offro di fare la tua! Cosa potrà mai farti fare? Ti farà lavare la macchina, o magari mettere a posto uno dei vecchi mobili del nonno>
Il tentativo disperato di Benjamin di convivere Aron riesce a farmi ridere.Il biondo mi lancia un'occhiataccia che spegne immediatamente il mio sorriso, ma non il mio sguardo divertito.
<Io ti ammaz->
Non ho mai avuto dei gran riflessi, ma quando Aron fa per alzarsi e allungare una mano verso Benjamin, gli afferro il polso e lo riporto a fatica con il culo sulla sedia.
<Calmatevi, tutti e due> li riprende Klara.
I due si guardano in cagnesco per ancora qualche secondo prima che Aron si alzi e si allontani velocemente da noi.
Passano i minuti e io sono costretta a rimanere seduta al tavolo per ordine di Klara.
Vorrei chiederle di nuovo se crede davvero che sia una buona idea lasciarlo sbollire da solo quando un'altra figura cattura la mia attenzione.
Carl, che non mi ero nemmeno accorta essere arrivato, si siede nella sedia di fianco alla mia rivolgendomi un saluto.
<Hai visto Dalia?> chiede prontamente Jasmine, smaniosa di vedere la sua amica.
Con la coda dell'occhio vedo Benjamin sistemarsi sulla sedia e raddrizzare la sua postura, tendendo leggermente le orecchie.Carl si guarda immediatamente intorno e quando non trova quello che sta cercando, riporta gli occhi su Jasmine con l'espressione di un cucciolo smarrito.
<Era dietro di me un minuto fa> farfuglia confuso.
E se gli altri nemmeno ci fanno caso, parlottano tra loro supponendo che stia per arrivare e che si sia solo fermata da qualche parte, un piccolo sospetto mi appesantisce lo stomaco.
È quella sensazione che provi quando sai che c'è qualcosa che non va, quando senti che la bilancia sta pendendo un po' troppo da un solo lato.
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twelve days are not enough for us
ChickLitHelena ha 16 anni, una grande passione per la lettura, suona la chitarra e sogna una relazione come quella dei libri romance che legge. La nostra protagonista è appena arrivata su un'isola delle Maldive per il decimo anniversario di matrimonio dei s...