CARL'S POVHelena mi aveva lasciato da solo per stare con Aron.
Non la biasimo, anche io l'avrei lasciata da sola per stare un po' con Jasmine.<Hel non c'è questa mattina, ma ho visto i suoi genitori in spiaggia. Sta bene?> chiede mia madre di punto in bianco. Rimango sorpreso dalla sua curiosità, o dalla sua preoccupazione.
<sì, sta bene> rispondo senza dilungarmi troppo.
<e allora dov'è?> domanda mio padre, confuso.Non credo di poter dire ai miei che Helena è con il ragazzo che gli piace, probabilmente, essendo loro genitori, lo andrebbero a dire a quelli di Helena. Sono sicura che se loro lo venissero a scoprire per colpa mia mi ucciderebbe. O almeno ci proverebbe.
<non lo so, in giro> cerco di rimanere vago e di far perdere l'interesse.
<da sola?> mio padre non molla.
<andiamo Callum, sarà con gli altri ragazzi> cerca di liquidarlo mia madre.Prima di continuare la conversazione, mio padre gesticola in modo aggressivo e si ferma un secondo a fare mente locale. Sono stupito che non si ricordi dei Lind, ma forse non sta pensando a loro.
<perché mai dovrebbero andare senza di Carl?> chiede a mia madre <sono anche tuoi amici, giusto?> domanda poi a me.
Rimango in silenzio per un secondo. La risposta è sì, ma non so se anche per loro è lo stesso. Da quando ho iniziato ad andare in giro per l'isola con loro la sera mi domando se io sia il benvenuto.
Benjamin non si fa molti problemi, Klara mi ignora la maggior parte del tempo, credo di essere uno sfigato ai suoi occhi. In realtà lei sembra detestare tutti, quindi non mi faccio molti problemi. Jasmine è l'unica che considero evidentemente mia amica, perché so che anche per lei è lo stesso. Aron...beh, Aron lo sappiamo tutti cosa pensa di me.
<sì, ma non dobbiamo stare per forza sempre insieme> rispondo, leggermente irritato.
Papà mi guarda come faceva quando ero bambino.
<va bene> risponde poi, con meno vitalità di prima.Chissà che cosa stia pensando.
<Carl, ad Helena piace il ragazzo biondo?> dopo un gran silenzio, la voce di mia madre ritorna al mio orecchio.Sto per rispondere di sì, ma non appena processo quello che mia madre mi ha appena chiesto mi mordo la lingua con i denti per evitare di far uscire una risposta.
<di chi parli?> domando di rimando, fingendo di non sapere niente.
<del ragazzo biondo! Quello alto e bello con cui stai tutte le sere! Dai, come si chiama?> farfuglia tutta di fretta.
<Aron> rispondo.Mamma schiocca le dita, come quando qualcuno capisce cosa intendi quando chiami qualcosa "quel coso".
<esatto! Ha una cotta per lui Helena, non è vero?> il sorrisetto che mia madre mi rivolge mi fa deglutire.Non so mentire a mia madre. Sì, sono un mammone.
<se te li dico prometti di non farne parola con nessuno?> domando scoraggiato. So che me ne pentirò.
<promesso> dice subito mamma, facendo il gesto di sigillarsi la bocca.
<potrebbe essere che un pochino gli interessa> roteo gli occhi al cielo in un'espressione sofferente.Mia madre scrolla le spalle con un'espressione soddisfatta.
<lo sapevo> esclama fiera di se.Strano gli occhi.
<allora perché me lo hai chiesto?!> le chiedo.
<perché mi serviva una conferma per poterlo dire a sua madre> lei continua a sorridere maleficamente.Mi alzo di colpo dal lettino e le punto il dito addosso.
<tu non dici proprio nulla a nessuno!> le impongo, sapendo che in questo momento vorrebbe solo ridermi dietro. E sono uno stupido a pensare che mia madre terrà la bocca chiusa.
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twelve days are not enough for us
ChickLitHelena ha 16 anni, una grande passione per la lettura, suona la chitarra e sogna una relazione come quella dei libri romance che legge. La nostra protagonista è appena arrivata su un'isola delle Maldive per il decimo anniversario di matrimonio dei s...