HELENA'S POV<ok questo gioco sta diventato noioso> ammetto. Abbiamo continuato a farci domande stupide e per lo più insensate per una decina di minuti e non so gli altri, ma io mi sono già stancata.
<facciamo un falò> propone dal nulla Benjamin.
<mm si, così se ci beccano ci danno anche dei piromani> borbotta Carl.
<devi prenderla con leggerezza amico, sei in vacanza per divertirti> Ben mi sembra uno di quei guru che dal nulla tirano fuori consigli saggi. In realtà Benjamin non potrebbe mai essere un guru ma l'intonazione della voce era la stessa.<concordo con lui, smettila di preoccuparti e divertiti> lo sprono.
Carl mi guarda poi, poco convinto, si gira verso Jasmine, che annuisce leggermente per darmi ragione.Carl sospira <chi va a prendere la legna?> domanda.
Ben esulta.
<dobbiamo andare a cercare ramoscelli in giro, qui non ce ne sono> osserva Klara.<andiamo io ed Helena, voi cercate di trovare un modo per accenderlo, il fuoco> dice Aron.
Non protesto, mi va bene andare a cercare la legna.Io e il biondo ci alziamo e iniziamo ad allontanarci per raccogliere qualcosa.
<hai visto la luna? È come ti avevo detto> mi fa notare Aron. Ha la testa completamente rivolta verso il cielo e i suoi capelli biondi sono come sistemati all'indietro.
<è bella stasera. È bella sempre in realtà, ma stasera è particolarmente luminosa> osservo.Aron torna con il capo dritto, poi mi sorride. Il mio cuore è come se si sciogliesse ogni volta. Mi sorride spesso, Aron, ma non mi ci sono ancora abituata. È sempre così composto che appena si lascia andare ti sembra diverso.
C'è davvero poca legna, come è giusto che sia. La spiaggia è estremamente pulita ma nelle parti un po' più vegetate e sotto la sabbia, riusciamo a trovare qualcosa.
<ora che ci penso, non ho ancora conosciuto i tuoi genitori> è un'osservazione che viene dal nulla. D'altronde siamo solo noi due, in silenzio, che stiamo vagando in mezzo al buio per cercare qualche ramoscello da incendiare.
<ti piacerebbe conoscerli?> è la stessa domanda che mi ha fatto quando abbiamo parlato della sua sorellina più piccola.
<sì, mi farebbe piacere> dico.<a mia madre piaci tanto> butta fuori.
<ma se non mi ha nemmeno conosciuto> mi viene da ridere mentre lo dico, perché sembra mi stia rifilando una bugia.
<gli abbiamo parlato di te> dice Aron senza scomporsi.Rimango sorpresa. Probabilmente non lo ha fatto solo lui, ma anche Benjamin, Klara e Jasmine. È una cosa carina, dolce.
<mi fa piacere> sussurro. È un piccolo gesto che apprezzo comunque tanto.
Il biondo non dice niente. Ha il volto rivolto in basso e cammina a passo lento qua e là in attesa di piegarsi per raccogliere qualcosa di incendiabile.
<ho trovato questo, guarda!> come una bambina sventolo in aria un legno abbastanza lungo e di medio spessore, il migliore trovato fin ora. Sento come se sia una soddisfazione e io stessa lo ritengo buffo.
<brava blondin> mi complimenta Aron <non ce ne servono ancora tanti, qualcun'altro e possiamo tornare dagli altri> dice poi.
Dopo circa dieci minuti io e Aron torniamo dagli altri.
Jasmine e Carl avevano creato un cerchio sulla sabbia con delle pietre trovate non so dove. Ben e Klara stavano discutendo su un qualcosa.
<non siamo nel medioevo Klara! Non riusciremo ad accendere il fuoco con due pietre!> protesta lui.
<è come vorresti accenderlo scusa? Con il potere della mente?> chiede sarcastica lei.
<sì> controbatte Benjamin, incrociando le braccia al petto come quando un bimbo fa i capricci.
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twelve days are not enough for us
Genç Kız EdebiyatıHelena ha 16 anni, una grande passione per la lettura, suona la chitarra e sogna una relazione come quella dei libri romance che legge. La nostra protagonista è appena arrivata su un'isola delle Maldive per il decimo anniversario di matrimonio dei s...