HELENA'S POV<Eccoli! Com'è andata la cena romantica?>
Benjamin che si atteggia come una ragazzina di 12 anni era l'ultima cosa che ci voleva.<Chiudi la bocca> tenta di chiudere il discorso Aron.
Il moro fa segno di no con il dito, emettendo un "nuh-uh" mentre scuote la testa e si prepara e diventare la persona più fastidiosa sul pianeta per i prossimi dieci minuti.
<Voglio sapere tutto> sentenzia.
<Non c'è nulla da dire, era solo una cena> rispondo mentre mi siedo di fronte a lui.<Non può essere stata solo una cena! Hai appena presentato mio fratello si tuoi genitori, mi meraviglio che tu non abbia ancora un'anello al dito>
La sua enfasi e convinzione è tale che mi ritrovo a trattenere una risata solo per non dargli corda.
Visto la mia poca determinazione nel parlare, Ben, tenta di estrapolare qualcosa da Aron, che non gli permette nemmeno di emettere un fiato lanciandogli immediatamente un'occhiata gelida e minacciosa.
<Vi odio, entrambi> decreta offeso.
Il mio sguardo ricade su Jasmine, che con un cenno della mano mi fa segno di ignoralo.
Lei e Klara sono perse a guardare il telefono, una cuffietta per uno e gli occhi fissi sullo schermo. Sono completamente estraniate dalla conversazione, ma nessuno le disturba.
Mentre prendo fuori il telefono per controllare le notifiche che mi sono appena arrivate, vedo Carl sporgersi verso Benjamin con l'aria di uno che sa qualcosa che gli altri non credono lui sappia.
<Io so cosa è successo> lo sento mormorare complice di Benjamin.
A quest'ultimo si illuminano immediatamente gli occhi. Peggio di delle ragazzine di tredici anni...E proprio mentre Carl sta per aprire bocca e iniziare a raccontare tutti i pettegolezzi che conosce, metto fine al loro entusiasmo.
<Cuciti immediatamente la bocca, Carl.>
<Oppure?> mi sfida Benjamin, prendendo le difese dell'amico, o solo per puro gusto di innervosirmi.<Oppure mi alzo e vi faccio passare la voglia di parlare.>
La voce tagliante di Aron sembra zittire persino il vento.
Il taglio sottile dei suoi occhi e l'inclinazione del viso sembrano renderlo ancora più minaccioso di quanto suoni.
Carl ammutolisce all'istante, mentre Ben non si mostra per niente impressionato, anzi, assottiglia lo sguardo e storce la testa con l'aria di uno che sta per proprio per iniziare a litigare.
<Non iniziate, per favore>
Sarà forse il mio tono quasi implorante, o forse il fatto che non siamo gli unici seduti fuori dal bar, ma Benjamin, dopo aver ovviamente lanciata un'occhiata carica d'astio a suo fratello, si rimette buono.<Grazie> rispondo accennando un sorriso verso entrambi.
Lo schermo del mio cellulare si illumina, segnalandomi l'arrivo di un messaggio sulla chat di gruppo da parte di Simon.
Cristian risponde subito. Un susseguirsi di notifiche riempiono lo schermo del telefono, facendomi passare la voglia di rispondere.
È da giorni che non ho una vera e propria conversazione con nessuno dei miei amici. Nè Simon, né Cristian, e nemmeno Julia.
I sensi di colpa mi provocano una piccolissima ma percettibile fitta allo stomaco.
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twelve days are not enough for us
Chick-LitHelena ha 16 anni, una grande passione per la lettura, suona la chitarra e sogna una relazione come quella dei libri romance che legge. La nostra protagonista è appena arrivata su un'isola delle Maldive per il decimo anniversario di matrimonio dei s...