La sua ragazza?

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HELENA'S POV

<Hel perché il tuo letto è bagnato?> chiede mia madre, mentre esco dalla doccia.

Dopo che Aron se n'è andato ho fatto quello che dovevo fare.
Mi sono data una sistemata, sono uscita e ho aspettato la navetta, sono arrivata a ristorante e ho pranzato insieme ai miei genitori.

Dopo pranzo siamo stati un'altro paio d'ore in spiaggia, poi, verso le 16, siamo rientrati tutti e tre.

Mi sono fatta una doccia e ora mi sto mettendo un'asciugamano addosso mentre penso ad una scusa da rifilare a mia madre.

<prima di venire a ristorante sono passata in camera e mi sono seduta sul leggo senza pensare che avevo il costume bagnato> urlo, per far sì che mi possa ben sentire.

Fortunatamente il buon Dio mi ha dato la capacità di saper mentire divinamente.
Non ho un buon senso dell'orientamento però. Non si può avere tutto nella vita.

<speriamo che prima di stasera si asciughi> la sento borbottare.
Sono sicura che sia già mezzo asciutto, quindi non ho dubbi che prima di sera sarà come nuovo.

Esco dal bagno con ancora i capelli grondanti d'acqua.

Mentre penso a dove ho messo le mie mutande e il mio reggiseno mi viene in mente dell'invito fatto da nonna Flor.
Devo assolutamente dirlo ai miei.

<mamma, papà!> li chiamo a voce alta per assicurarmi la loro attenzione.
<che c'è tesoro?> mi chiede papà.

L'idea di dirlo ai miei mi rende nervosa, figuriamoci quando dovrò sedermi a tavola e cenare con tutta la famiglia Lind.
Ormai ho detto che ci sarei stata, non posso più tirarmi indietro.

<questa sera la famiglia di Aron mi ha invitato a cenare con loro> dico, mangiandomi un po' le parole per il nervosismo.

Mio padre distoglie lo sguardo dal telefono e si gira di scatto per guardarmi.

<chi è Aron? Il tuo fidanzato?> domanda sospetto.
Arrossisco immediatamente.
<non è il mio ragazzo papà. Smettila con questa storia> gli dico com tono minatorio.

Chissà cosa siamo effettivamente io e Aron però...

<è lui amore> mamma risponde a papà al posto mio.
Mio padre mi guarda e dopo pochi secondi inizia a ridacchiare.

Lo guardo con sguardo interrogativo.
Lui continua a ridere, ignorando completamente la mia occhiata.

<te lo ha chiesto lui?> chiede poi mia madre, mente si da la crema corpo.
<sua nonna> rispondo semplicemente.
Lei inarca un sopracciglio.

<sua nonna?> chiede confuso mio padre. Ora ha smesso di ridere, ma è comunque visibilmente divertito.

Annuisco.

<a che ora devi andare?> chiede mia madre.

Dopo pranzo Aron mi aveva mandato un messaggio, dicendomi che la cena era alle otto, ma che, se volevo, potevo andare nella sua stanza alle 19.30.

<alle 20> dico.
<va bene> risponde mia madre <quando hai finito andate al bar?> chiede poi.

Non gli posso dare una risposta certa, ma credo proprio di sì.
<credo di sì> rispondo.
Lei annuisce e non parla più.

<per me va bene, ma devi tornare in camera a mezzanotte> dice invece mio padre.
Mi volto a guardarlo confusa. Confusa ma divertita allo stesso tempo.

<mi stai dando un coprifuoco?> domando sarcastica.
<si> risponde seriamente lui.
Mi viene da ridere.

<papà> lo richiamo <non c'è né bisogno> gli dico, trattenendomi dallo scoppiare a ridere.

twelve days are not enough for us Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora