-30

1.6K 36 1
                                    

TH:come dovrei interpretare quello che ho visto?
TU:non lo interpreti
TH:non è il modo corretto per dimenticare quell'altro
sbuffai.
TU:chi mi cerca?
TH:io e gli altri, ci siamo preoccupati appena tom ci ha detto che eri scappata. ti abbiamo cercato ovunque.
TU:mi dovete solo lasciare in pace

forse l'ho detta un pò male..
TU:scusa-
TH:tranquilla
eravamo appena arrivati davanti l'entrata della sala comune, il mio amico stava per pronunciare la parola d'ordine, ma lo fermai.
TU:non dire a nessuno, quello che hai visto
TH:si, lo so. pure blood

entrammo in sala comune, dove c'erano alcuni studenti eccetto i nostri amici, mi girai verso il mio amico che non mi degnò neanche di uno sguardo, mi prese la mano e andammo verso i dormitori maschili.

entrando nella stanza di reg e draco, speravo di trovarci anche dray ma appena entrammo c'erano tutti tranne lui.
reg e tom seduti sul letto, pansy e blaise accoccolati sul divanetto in pelle nero, e poi io e theodore davanti la porta di entrata.

mi stavano guardando tutti, odio quando tutti hanno lo sguardo puntato su di me, non mi piace stare al centro dell'attenzione in queste situazioni, non mi fanno stare a mio agio.
mi andai a sedere sul letto di mio fratello seguita dal mio amico che si mise accanto a me.

TU:perchè mi trovo qua?
P:ci stiamo preoccupando per te, non vogliamo che tu stia male per un pezzo di merda come riddle
T:non meriti di piangere per lui
B:abbiamo saltato le lezione per assicurarci che tu stessi bene
TU:si, ma state solo perdendo tempo
R:no, noi non vogliamo perdere la nostra t/n, simpatica, sarcastica, solare, alle volte un pò incazzata.
sospirai chiudendo gli occhi, appena lo feci tutte quell'immagini insieme a lui mi riaffiorarono nella mente.

li riaprii subito per evitare di mettermi a piangere davanti a tutti loro.
TU:me la so cavare anche da sola
B:se ti ostini a stare da sola a piangere nella tua stanza non andrai avanti
TH:ti ci vorrà più tempo, se solo ti facessi aiutare da noi, vedrai che nel giro di qualche settimana di sentirai subito meglio
non ho bisogno del loro aiuto, i miei genitori mi hanno insegnato che con me non ci sarà mai nessuno e che quando mi ritroverò sola non sarò in grado di affrontare le situazioni.

R:oggi devi andare a villa riddle per fare il marchio
disse la parola finale con tono di voce basso.
T:lui sarà lì, come tutti noi
TU:non mi va di parlare adesso
mi alzai dal letto e mi smaterializzai in cortile lontana da loro.

forse sono risultata troppo arrogante, ma sono sicura che stanno capendo come io mi stia sentendo. alla fine come mi può essere saltato in mente di poter avere una relazione seria con mattheo marvolo riddle, ridicolo.

mi incamminai finendo davanti il lago nero che per fortuna non c'era nessuno, tra poco ci sarebbe stato pranzo e subito dopo dovrei essermi andata a farmi il marchio..
mi sedetti in terra a pensare.

non avrebbe avuto senso sforzarmi a non farlo, tanto nel giro della giornata i miei pensieri ci sarebbero tornati sopra.
come si può provare sentimenti per una persona del genere.

X:tutto bene?
mi girai, ma solo dalla voce riconobbi chi era, meggie allan.
TU:come scusa?
mi alzai da terra e mi ritrovai faccia  a faccia con quella stregaccia.
M:se andava tutto bene
TU:e me lo chiedi pure?
annuì e fece un sorrisetto come se fosse superiore a me.
TU:sai una cosa, allan?

gli tirai un pugno nel naso che le iniziò a sanguinare, gliene tirai un altro e cadde in terra, mi sedetti sopra di lei e gli continuai a tirare pugni, portai le mie mani sul suo collo e la iniziai a strangolare.

una folla di studenti si accumulò tutta in torno a noi,  e tutte le voci  diventarono ovattate. venni fermata da due persone, erano reg e theodore che mi allontanarono da meggie.
reg mi prese in braccio e ci smaterializzammo nella sua stanza.

mi rimise con piedi a terra e mi guardò.
R:si può sapere che cazzo ti è preso?
TH:perchè la stavi  strangolando
sbuffai, sanno quanto odio le persone che mi urlano contro. con tutta la calma del mondo gli risposi.
TU:mi aveva innervosita
R:guarda come sono ridotte le tue mani
le guardai e avevo le nocche tutte rotte, almeno il mio viso non si è  rovinato, non come il suo.
sorrisi.
TH:vieni in bagno

seguii i miei amici fino al bagno e mi guardai allo specchio, le goccioline del suo sporco sangue erano finite sulla mia faccia. accennai un sorriso.
TU:se lo meritava
bisbigliai, e aprii il rubinetto del lavandino. iniziai a sfregare il sangue ormai secco che avevo sulle mani.
TH:ci credo, ma ti potrebbero espellere
TU:no, non succederà
R:lo spero per te t/n
li vidi sospirare.
TU:su via ragazzi, voi lo fate tutti i giorni
TH:ha ragione però

-13:15-
andammo in sala grande, tutto d'un tratto mi era tornato l'appetito, o forse volevo vedere come avevo conciato la faccia di meggie.
presi la forchetta che era alla mia destra e iniziai a mangiare.
T:che hai fatto alle mani?
alzai il mio sguardo verso quello dei miei amici.
TU:nulla
poi girai gli occhi verso la faccia mal ridotta di meggie, fecero lo stesso i miei amici.
P:che hai fatto?
TU:la cosa giusta
continuai a mangiare e nel mentre sentii il portone della sala grande aprirsi, da li sbarcò mio fratello.

mi alzai dal mio posto e corsi verso di lui a dargli un abbraccio.
D:eii- che hai fatto alle mani?
TU:ho picchiato meggie.
appena affermai questa cosa i suoi occhi si andarono a posare sulla ragazza che era seduta accanto a quella testa di cazzo di mattheo.
D:perchè?
TU:mi aveva fatto incazzare
D:hai fatto bene, guarda come l'hai ridotta
mi diede un bacio sulla fronte e ci andammo a sedere per continuare a mangiare.

l'inizio anno scolastico con mio fratello era partito male, non lo sopportavo proprio ma finalmente è cambiato dopo anni, ciò vuol dire che stiamo crescendo.
TU:a che ora dobbiamo essere a villa riddle?
T:14:30
sospirai e continuai a mangiare.
P:posso dire che da quando hai picchiato allan stai bene? e sono passate solo cinque ore.
TU:è solo una cosa momentanea
dissi bisbigliando per non farmi sentire da riddle e allan che erano poco lontani da noi.

Non Posso Provare Sentimenti Per Te||MATTHEO RIDDLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora