CAPITOLO 7: confessioni

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Erano le 8:00 del mattino, mi alzai e mi vestì velocemente, misi dei jeans neri stretti strappati sul ginocchio e un top sopra.

Andammo a fare colazione, si avvicinò a me mio fratello, sembrava che mi dovesse dire qualcosa

<<Filì tutto a posto?>>
<<Devo dirti una cosa ma prometti di non dire niente>>
<<Certo stai tranquillo>>
<<Mi piace Naditza Eli, io la amo ma non so che fare con lei, non so se le interesso anche io, magari potresti aiutarmi dato che avete legato>>

<<Oh ma che carino mio fratello innamorato, tranquillo le chiederò senza farmi sgamare, tu con lei devi essere semplicemente te stesso, non importa come vada se ti ama davvero si innamorerà per quello che sei>>
<<Grazie sei la sorella migliore del mondo>>
<<Lo so>> sorrisi

Finita la colazione andammo in classe, già proprio così c'era una classe.

Entrai e ovviamente indovinate quale fu l'ultimo posto rimasto libero? Quello vicino a Ciro.

Mi sedetti e cercai di prestare attenzione, ma con lui di fianco che mi fissava tutto il tempo risultava difficile

Ad un certo punto mi girai e li sussurrai
<<Cazzo ti guardi?>>
<<Te, nun posso?>>
<<No>>
<<E non me ne fott, o'faccio o'stesso>>
<<Ma fottiti!>>

<<Signorina Ferrari, può fare silenzio?>> mi rimproverò la prof, ci mancava lei
<<Anche il signorino Ricci stava parlando>>
<<Non mi interessa delle tue scuse>>
<<Non sono scuse è la verità>>
<<Adesso basta! Elisa fuori subito>>

Sbuffai e andai fuori, manco l'avessi insultata le stavo dicendo solo la verità

Dopo una quindicina di minuti uscirono tutti e si avvicinò a me Carmine
<<Statt accort con Ciro, sai come è fatto>>
<<Lo so Ca, ma quello deve stare al suo posto e non fare il tosto con me>>
<<Se ti fa qualcosa dimmelo subito che l'accir>> in pochi giorni io e Carmine avevamo stretto amicizia, era davvero una persona buona e mi ci trovai subito bene
<<Tranquillo so badare a me stessa>>

Dopo pranzo ci fu lasciato un po' di tempo libero, ne approfittai per andare in cella e risposarmi un po', mi sedetti sulla finestra e guardai il mare fuori, o come dicono qui, o mar for

<<Bello il mare>> sentì una voce femminile alla mie spalle, mi girai e vidi Viola, non mi stava per nulla simpatica
<<Si bellissimo>> le onde arrivavano dritte sulla spiaggia, il rumore che esse provocavano era un suono rilassante per le mie orecchie

<<Devi stare lontana da Ciro, è mio capito?>>
<<Ma tienitelo pure chi lo vuole>> dissi ridendo, ma questa ce la fa con la testa?

<<Sicuramente sarai una di quelle solite puttane che rubano i ragazzi>> ok va bene tutto ma criticarmi senza neanche conoscermi no. Mi alzai di scatto e andai davanti a lei

<<Non sono una puttana e non rubo i ragazzi a nessuno, ficcatelo in quella testa>> gli toccai la testa facendola andare indietro

<<A me sembra proprio il contrario piccola zoccoletta>> ora basta, la presi dal collo e la sbattei al muro
<<Se ora non te ne vai e ti levi dalle palle, ti uccido lo giuro>> le diedi uno schiaffo e la spintonai fuori dalla mia cella. Quella era davvero pazza.

SPAZIO AUTRICE
Ciao belli! Come state? Ecco a voi il settimo capitolo. Grazie per aver raggiunto 700 lettori! Mi rendete sempre più felice 🫶🏻

A PRESTISSIMO CON IL CAPITOLO 8!

M'ARREVOUT' O CORE // Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora