CAPITOLO 10: preoccuparsi

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POV CIRO
"Dovresti essere felice di vedermi così" già, noi due non andavamo d'accordo eppure quando la vidi correre con le lacrime agli occhi per il corridoio, sentì qualcosa spezzarsi dentro di me, per non parlare quando vidi il segno di uno schiaffo sul suo viso, la rabbia iniziò a invadere il mio corpo al solo pensiero che qualcuno le avesse fatto del male.

Devo scoprire chi gli ha fatto quel segno, non dovrebbe interessarmi ma non me ne fotte, scoprirò chi è quello stronzo.

Andai subito nella camera del chiattillo, essendo suo fratello sicuro saprà qualcosa.

<<Chiattì t'aggia parlà>> lui si alzò dal letto, come al suo solito mi guardò con due occhi pieni di paura
<<Cosa vuoi Ciro?>>
<<Elisa teneva un segno rosso di uno schiaffo in faccia ed era appena uscita dal colloquio, chi cazz è stato? O'sacc?>> li presi il colletto della maglia

<<Merda, sarà stato quello stronzo di Leonardo>> lo lasciai e iniziai a stringere i pugni
<<Chi cazzo iss quello strunz>> urlai
<<È il suo ormai ex fidanzato, ma lui la trattava male, la picchiava ed era violento con lei, non l'ha mai amata veramente, la usava e basta, lei era troppo innamorata per capirlo>> mi venì una voglia assurda di uccidere quel bastardo, come cazzo si permetteva ad alzarle le mani? Non pensai al fatto che io mi stessi preoccupando di lei, pensai solo ad uccidere quel coglione.

POV ELISA
Mi misi in un angolo da sola, avevo ancora alcune lacrime che mi rigavano il viso, so che non dovrei piangere per un coglione ma il dolore non si può cancellare

<<Ehy, che tieni? Perchè piangi?>> si avvicinò a me Rosa
<<Ma tranquilla non è niente>> mi asciugai velocemente le lacrime
<<Non puoi mentire a me, dimmi che tieni>> feci un bel sospiro e le raccontai di Leonardo, che in realtà non mi amava veramente e di tutte le cose che mi aveva fatto.

<<Sto scem si merita e'muri', mi dispiace tanto, vie ca ja>> mi abbracciò, la strinsi anche io a mia volta, diciamo che non ci eravamo parlate molto anche perché era appena arrivata ma già sentì qualcosa in lei che mi fece stare meglio.

<<Lo so è uno stronzo, grazie comunque, apprezzo che ti sia preoccupata di me>> feci un sorriso sincero
<<Nun te preoccupà, lo faccio con piacere>> ricambiò a sua volta il sorriso

Non andai a cena, non avevo fame e volevo stare un po' da sola

POV CIRO

Arrivarono le ragazze in mensa e di conseguenza cercai con lo sguardo lei, ma non la trovai. Subito iniziai a domandarmi il perché non fosse lì.

Feci cenno a Lino di venire vicino a me. Lino era la mia guardia corrotta

<<Linù me aia'fa' nu' piacere>> bisbigliai
<<E dimmi>>
<<Devi andare a controllare com sta Elisa, poi dille di uscire in cortile che poi la raggiungo io>>
<<Ma come mai tutta sta preoccupazione per lei?>>
<<Stat zitt e fa chello ca' te teng ritt>> annuì subito e se ne andò

POV ELISA
<<Pccrè come stai?>> sentì alle mie spalle la voce di, Lino? Che ci faceva qui
<<Sto bene ma che ci fai qui?>>
<<Mi manda Ciro, devi andare fuori in cortile che poi ti raggiunge lui>>
<<Ma da quando Ciro si preoccupa per me? Io non ci vado>>
<<Ja su non farmelo sentì perfavore>>

Accettai a malavoglia e andai fuori in cortile, mi sedetti finché una voce calda si fece sentire dietro di me

<<Comm maje nun si venuta a cena?>>

SPAZIO AUTRICE
Cari lettori, eccoci qui con il decimo capitolo! Fatemi sapere che cosa ne pensate, a presto con l'undicesimo!! <3

M'ARREVOUT' O CORE // Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora