CAPITOLO 30: la verità

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Filippo era arrivato già da un'oretta, ora era in sala comune e si stava avvicinando al pianoforte, subito corsi verso di lui interrompendo la sua azione

<<Fili, ti devo parlare>> alzò il suo sguardo dagli spartiti verso me
<<Dimmi>>
<<Vieni>> gli presi la mano e lo portai vicino alla finestra, lontano dagli altri anche se ci potevano vedere, ma non sentire

<<Sinceramente, lo dico perché è giusto che tu lo sappia, ma non sarà la tua reazione a farmi cambiare idea.>> mi guardò con aria confusa
<<Non capisco>>
<<Io... so che può sembrare strano, ma sto insieme a Ciro>> il suo sguardo mi incenerì
<<Ciro? Ciro Ricci?!>>
<<Si, quel Ciro Ricci, posso assicurarti che mi rende felice e gli ho detto che non deve darti più fastidio se vuole che continui bene con me>> si passò una mano tra i capelli ricci dal nervoso

<<Lo vuoi capire che è il figlio del boss di Napoli e quando morirà sarà il suo erede?>> ad un tratto pensai a quello che aveva appena detto. Aveva ragione, lui un giorno dovrà prendere il posto di suo padre, diventare il boss di Napoli, ma a ma questa cosa non faceva paura o ansia perché il mio sentimento era più forte di tutto questo.

<<A me non interessa del suo cognome, mi interessa come mi fa sentire>>
<<Andiamo Eli, non è il ragazzo per te, tu sei intelligente ed educata, lui è un criminale>>
<<Allora ti dovrai adattare, perché di quel criminale come lo chiami tu, io me ne sono innamorata, mi ha salvato  e tu questo non potrai mai cambiarlo>>
<<Come pensi che reagiranno mamma e papà? Un fidanzato camorrista?>>
<<Se vogliono la mia felicità, lo accetteranno, sennò potrete andarvene a fanculo tutti e tre>> dopo questo me ne andai dandogli uno spintone

Raggiunsi il cortile vuoto fuori, mi appoggiai alla rete del campo chiudendo gli occhi e sospirando. Sentì subito due braccia avvolgermi i fianchi, alzai lo sguardo e vidi Ciro. Appoggiai la testa sul suo petto

<<Mio fratello non capisce un cazzo>> mi accarezzò i capelli con una mano
<<Beh, o'sacc, si è intelligente capirà>> rimasi fra le sue braccia assaporando il suo profumo e beandomi del calore del suo corpo. Ero consapevole del fatto che molto probabilmente Filippo non voleva parlarmi più per adesso.

Raggiunsi l'ala femminile, si poteva leggere benissimo dalla mia faccia che ero incazzata, infatti tutte le ragazze fecero spazio per farmi passare.

Arrivai nella mia cella e sbattei la porta del bagno, ad un certo punto vidi entrare Silvia, Nad e Rosa

<<Amò, ti abbiamo vista incazzata, che è succes?>> si avvicinò subito Rosa
<<Mio fratello, gli ho detto la verità e non l'ha presa bene>>

<<Ci parl ij cu chello scem, tranquilla Elì>> disse Nad, io annui con lo sguardo ancora rivolto verso il basso e andai verso il mio letto senza parlare più con nessuno.

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SPAZIO AUTRICE
Ehilaaa, ecco il capitolo 30. Cosa ne pensate della reazione di Filippo? Fatemelo sapere sono curiosa! A prestissimo 💕

M'ARREVOUT' O CORE // Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora