CAPITOLO 20: cielo stellato

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*Vi consiglio di ascoltare questa canzone mentre leggete la parte tra i due ;)*

Sentì dei passi, mi girai e vidi il soggetto dei miei pensieri

<<Cosa ci fai qua?>>
<<Potrei farti la stessa domanda>> si sedette vicino a me, sospirai e guardai avanti a me
<<Non riuscivo a dormire>>
<<E com mai?> perché non riesco a non pensare al fatto che mi stia innamorando di te, volevo rispondergli ma evitai.

<<Fatti gli affari tuoi>> vidi con la coda dell'occhio che fece un sorrisino beffardo
<<Ma la smetti di fare la forte?>>
<<Perchè dovrei? Sono fatta così>> mi prese il mento con due dita e me lo girò facendomi guardare il suo viso

<<Pekke appena mi avvicino a te, la tua armatura da forte si scioglie>> ingoiai la saliva, quell'avvicinamento improvviso mi fece salire un senso di calore

<<E chi te lo dice?>>
<<Questo>> mi indicò il mio cuore con un dito, mi allontanai e andai vicino al cornicione, dovevo riprendere fiato. Diedi uno sguardo alla strada e vidi una famiglia composta da mamma, papà, figlio e figlia piccolini, girare insieme mano per la mano con un sorriso stampato in faccia, di conseguenza sorrisi. Ciro nel frattempo mi raggiunse da dietro e mi mise le mani sui fianchi.

<<Perchè ridi?>>
<<Guarda>> dissi indicando la famigliola felice, Ciro guardò ma non capì

<<È così bello vedere una famiglia felice, allegra, unita, spensierata e senza problemi, poi io amo i bambini, mi trasmettono felicità e serenità, in futuro desidero anche io avere una famiglia così, con la persona che più amo>>

<<A'famiglia è a'cosa cchiu' preziosa ca'ci sia, nu'juorn si dovessi diventare padre e ave'na'moglie ca'amo, sarei a'persona cchiù felice ca'ci sia>> su sto fatto la pensavano alla stessa maniera, per un secondo pensai me come moglie di Ciro, oddio ma che stavo pensando? Scacciai subito via questo pensiero.

Eravamo io e lui, sotto al cielo stellato, parlando del nostro futuro e in fondo io pensai che forse, nel mio futuro volevo che con me ci fosse lui al mio fianco.

Mi girai e lo guardai dritto negli occhi

<<Perchè l'hai fatto?>>
<<Fatto cosa?>> domandò confuso
<<Perchè mi hai aiutato in bagno, perché ti sei preoccupato per me?>> abbassò lo sguardo, lo rialzò verso me mettendomi una mano sulla guancia, stava  per rispondere ma ahimè una voce lo interruppe

<<Che ci fate cà!>> era Lino che ci stava guardando con aria arrabbiata
<<Nun potete sta cà, andate tutti e due in cella>>
<<Nun ricere niente alla direttrice, capit?>> disse Ciro minacciandolo, fortunatamente Lino era corrotto da lui, sennò avremmo passato i guai.

Ritornai nella mia cella facendo attenzione a non svegliare nessuno, mi misi sul letto e un sorriso mi spuntò sul viso: Ciro Ricci, cosa mi stavi facendo?

"La mattina dopo"

Andai in mensa, presi il vassoio e mi diressi verso il tavolo delle mie amiche, cercai con lo sguardo quello di Ciro che era già su di me con un sorriso stampato in volto, ricambiai anche io sorridendogli.

Rosa notò questa cosa e mi guardò chiedendomi:
<<Cosa sono questi sguardi felici?>>
<<Niente niente>>
<<Nun me mentire dimmi a'verità>>
Presi la mela e iniziai a mangiarla

<<Qui no Rò, dopo ne parliamo da sole>> le sussurrai, lei annuì sorridendo, molto probabilmente aveva già capito quello che stavi per dirle.

Guardai Naditza
<<Ma tu bellissima non ti sei ancora messa con mio fratello?>> mi guardò e iniziò a ridere
<<Perchè ridi?>> Silvia mi guardò sorridendo anche lei <<Si sono baciati o'chiatti e la nostra Nad>> mi misi una mano sopra alla bocca

<<No vabbè! E quando pensavate di dirmelo?>>
<<E amò presto, è stato fantastico>>
<<Quindi ora state insieme?>>
<<Non me l'ha ancora chiesto>> abbassò lo sguardo
<<Ah tranquilla, ci penso io non ti preoccupare>> e finimmo tutte di fare colazione.

SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazzi come state? Scusate l'assenza ma come vi avevo già detto sono stata in vacanza e non ho potuto più pubblicare in più ho avuto molti problemi di connessione ma ora sono qui finalmente e non potrei essere più felice ❤️

M'ARREVOUT' O CORE // Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora