CAPITOLO 28: giro in barca

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Eravamo tutti in sala comune, Beppe ci aveva chiamato perché doveva dirci qualcosa

<<Uagliò, dato che c'è tanto sole e fa caldo, oggi faremo un giro in barca>> tutti esultarono e sorrisero, compresa io con Rosa al mio fianco
<<Ah amò che bell, ci voleva un po' d'aria pulita>>
<<Hai ragione, dai su vieni andiamo a prepararci>> le presi la mano e corremmo verso le nostre celle

Oggi potevo anche non aver paura di avvicinarmi di più a Ciro perché mio fratello non c'era, era in permesso

*FLASHBACK 2 GIORNI PRIMA*

<<Eli io esco in permesso, non ci sarò per due giorni>> mi disse mio fratello mentre stavo leggendo
<<Ah, va bene salutami mamma e papà>>
<<Certo, ma è da alcuni giorni che ti vedo un po' strana, tutto a posto?>> alzai subito lo sguardo verso lui
<<Sisi non ti preoccupare>> mi guardò alzando un sopracciglio
<<Elisa, fai la seria>>
<<Sono serissima Filippo, ora pensa a uscire>> e se ne andò sbuffando

*FINE FLASHBACK*

<<Amò come mi sta questo?>> Rosa si era messa un costume a pezzi, stile versace e in mano aveva un copricostume nero
<<Sei bellissima, ora vado a mettermelo anche io>> entrai nel bagno e lo indossai. Avevo anche io il copricostume, il costume invece era a triangoli sempre rosso.

<<Si proprio bell maro>> mi disse Rosa sorridendo e io la ringraziai, ovviamente non uscimmo solo così ma mettemmo sotto dei pantaloncini

Fuori c'erano già tutti i ragazzi e alcune ragazze in fila davanti al furgoncino per entrare, Beppe fece segno a me e a Rosa di venire e così fecimo

Ci sedemmo vicine durante il viaggio e vidi Ciro darmi qualche occhiata, molto probabilmente perché voleva stessi vicino a lui

Arrivammo e scendemmo, faceva veramente caldo, il sole sbatteva sulla strada e illuminava il mare

Prima salirono tutti i ragazzi, poi Beppe si mise davanti per aiutare noi ragazze a salire. Quando toccò a me, Ciro subito corse verso la mia direzione e spostò il povero Beppe dall'altra parte, mi porse la mano e io sorrisi per questa sua azione.

<<Perchè non ti sei seduta vicino a me?>> ecco, immaginavo avesse quel broncio per quel motivo
<<Volevo stare vicino a Rosa no?>> lo vidi annuire e subito dopo dirmi
<<Aropp' però staje vicino a me>> annuì alzandomi sulle punte per dargli un bacio sulla guancia

<<We piccioncini, venite qua ja>> la voce di Totò ci fece girare e andare verso gli altri

Il mare era stupendo, l'aria fresca travolse i nostri corpi facendoci rilassare, Edo, Totò e Pino stavano aiutando Beppe, io ero vicino a Rosa mentre Ciro si era sdraiato per prendere il sole

<<Beppe, ci putimme fa' o' bagno?>> chiese ad un certo punto Edoardo
<<No, non mi è permesso>>
<<E ja fa caldo poi ci divertiamo>> cercò di convincerlo Pino, Beppe sbuffò e alla fine lo convinsero

Ringraziai mentalmente i ragazzi per aver avuto questa idea, amavo nuotare, amavo l'acqua fin da bambina, passavo le ore dei pomeriggi d'estate nell'acqua infatti mia mamma doveva sempre star lì ad aspettare fino a che io uscissi.

<<Amo tu vieni a fare il bagno vero?>> mi alzai per togliermi i pantaloncini e il copricostume
<<Certo ammò, vai a chiamare anche Ci>> annuì e andai verso lui che mi stava già squadrando dall'alto verso il basso

<<Ci, vieni a fare il bagno?>>
<<Te sta proprio bene questo costume>>
<<Si ok vieni a fare il bagno?>> per irritarmi non rispose ma sorrise, quindi io gli presi la mano e lo tirai verso me

<<Va buon, vengo vengo>>

Ci tuffammo tutti nell'acqua, io inizia a nuotare andando un po' più in là. Andai sott'acqua e si poteva vedere benissimo il fondale, che meraviglia

Dopo poco ritornai dove c'erano gli altri che stavano facendo un cerchio, sentì qualcuno prendermi dai fianchi e tirarmi indietro

<<Dove sei stata?>> mi girai verso la figura di Ciro
<<Sono andata a fare una mini esplorazione del mare>> risi <<sai non sono abituata a vederlo, non sono fortunata come voi>>
<<A mar ti ci porto io, quando vuoi>> lo baciai mettendo le mani intorno al suo collo e lui scese un pochino con le mani verso il mio fondoschiena

<<We oh chiavate dopo, mo pazziamo ja>> ci arrivò uno schizzo da parte di Pino
<<Nun scassà o'cazz>> disse scocciato Ciro, io invece iniziai a schizzare Pino facendogli coprire la faccia con le mani
<<Oh Elì ja basta>> iniziai a ridere insieme agli altri come una scema

Passammo il tempo giocando insieme nell'acqua e a schizzarci addosso, si stava davvero bene. In poco tempo avevo legato così tanto con ognuno di loro, erano diventati miei amici, già era strano dirlo ma avevo conosciuto degli amici all'interno dell'ipm e non potevo essere più contenta di così

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SPAZIO AUTRICE
Ciaoo lettori, come state? Volevo ringraziarvi per essere arrivati a 8 mila letture, grazie grazie ❤️🙏🏻

A prestooooo

M'ARREVOUT' O CORE // Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora