CAPITOLO 21: poesia

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Andammo fuori, io chiamai Rosa per dirle di raggiungermi in un posto in modo tale da stare da sole.

<<Amò, ti devo parlare>>
<<Riguarda fratm?>> io annuì e lei mi guardò attentamente, iniziai a raccontargli di tutto quello che era successo la sera precedente, di quello che mi aveva detto, di quello che ci eravamo detti

<<Rosa, non vorrei dire, ma credo che mi stia innamorando>> dichiarai la mia più grande condanna, lei sorrise a 32 denti e batté le mani
<<Stanne certa, la cosa è reciproca, te o'dico ij>>
<<Ma cosa dovrei dire a mio fratello? Ai miei genitori?! Non saranno d'accordo, poi non stiamo neanche insieme>> misi le mani sulla fronte

<<Amò nun ci pensa ora, poi ricorda l'importante è che tu sij felice, si te amano davvero, o'accetteranno, e poi vai tranquil che te lo chiederà>> mi tirò a se abbracciandomi e dandomi un bacio sulla testa, io la strinsi forte a me, aveva ragione, sarebbe stato difficile ma se mi volevano veramente bene dovevano accettarlo.

Tornammo insieme agli altri e vidi Edoardo scrivere, allora andai dietro a lui e sbirciai di nascosto, stava scrivendo anche lui la poesia.

<<Oh nennè che fai eh>> rise e mi nascose il foglio
<<Oh tranquillo non ti copio eh>> mi sedetti vicino
<<Ma a chi stai pensando mentre la scrivi? A Teresa scommetto vero?>> lui si nascose dietro il foglio e io gli diedi una spintarella per scherzare

<<Me song innamorato, iss è tropp bell>>
<<Ricordati quello che ti ho detto riguardo anche Carmela eh, ora vado anche io a continuarla, miraccomando impegnati eh>>
<<Stanne certa, ciao nennè>>

Andai nella mia cella, presi la mia poesia, una penna e mi sedetti nel banchetto davanti alla finestra, i rumori dei cinguettii degli uccellini, le onde del mare e la luce del sole mi davano ancora più ispirazione

Scrissi l'ultima riga quando sentì qualcuno battere sulla cella

<<Posso entrare?>> mi girai e vidi Ciro
<<Si... entra>> entrò e si mise in piedi davanti a me
<<Staje scrivendo a'poesia>>
<<In realtà l'ho già finita>>
<<Allora fammela sentì>> incrociò le braccia al petto, d'improvviso mi feci tutta rossa perchè lui non sapeva quello che avevo scritto

<<No, perché dovrei?>>
<<Ja su ciu ciu, mica ti vergogni?>> mi feci seria in un secondo e decisi di leggerla, lui si sedette sul banco e mi ascoltò attentamente

<<Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere 'noi' in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perchè insieme è gioia..

Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto...>>

Mi guardò con stupore e con un sorriso in volto

<<Io saprò starti vicino, e o'voglio fa'>> lo guardai in modo confuso
<<In che senso?>> scese dal banco e mi alzò prendendomi per mano
<<O sacc ca' l'hai scritta pensando a nuje>> e si aveva ragione. Quella poesia la scrissi pensando a noi, a quello che avevamo passato, a quello che pensavo, a quello che saremmo potuti essere

Abbassai lo sguardo imbarazzata ma lui mi alzò il mento con due dita facendomi scontrare i suoi occhi

<<Cu me nun te devi imbarazzare, può' essere te stessa, a'poesia ca'aje scritto è bellissima>> a quelle parole sorrisi, mi faceva piacere il fatto che gli piacesse anche a lui

<<Grazie, mi fa piacere>> si stava per avvicinare di più al mio viso quando qualcuno entrò nella cella

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SPAZIO AUTRICE
Ehilà, ciao lettori come state? La nostra Elisa si sta rendendo conto che forse i suoi sentimenti di odio per Ciro si stanno trasformando in amore, in più ha scritto pure una poesia pensando a loro due, cosa ne pensate? Ci vediamo presto con il prossimo 💕

M'ARREVOUT' O CORE // Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora