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Poco dopo Denise sentì i passi di Hope avvicinarsi. Il suo sguardo era ancora incollato alla pietra.

"Che cosa vuol dire tutto questo? Come può Norma essersi sbagliata? Io non posso appartenere a questo gruppo!" si diceva mentre Hope le afferrava la mano tremolante.

«Lo sapevo che l'avresti ricevuto, non so perché ci ha messo tutto questo tempo ad arrivare ma sapevo di non sbagliarmi su di te.»

Denise notava una certa calma in lei, cosa che non aveva riscontrato nel loro primo incontro. Adesso le sembrava così sicura e genuina. Voleva crederle con tutta se stessa. «Forse, ma non è questo ciò che voglio» le confessò mentre gli occhi le brillavano.

«E cosa vuoi, allora?»

«Svegliarmi da questo incubo. Tornare alla mia vita di sempre.»

«Io non conosco la tua vita e in tutta sincerità non riesco a comprendere perché tu sia ignara del nostro mondo, o perché fossi su quel tetto, ma sono sicura che una spiegazione c'è.»

«Lei stava per uccidere un medico» asserì indicando Alison. Era la verità ma non poteva confessare di Norma o l'avrebbe messa in pericolo.

«Lui mi ha torturata, è un mostro!» gridò Alison, balzando in avanti mentre Ronny tentava di fermarla. Denise fece lo stesso, in posizione d'attacco.

«Ferme!» ordinò Hope. «Qui nessuno è un assassino. Faremo chiarezza, ma adesso mi dovete ascoltare, abbiamo poco tempo.»

«Perché, che sta succedendo lì dentro?» domandò Denise scettica mentre si passava una mano tra i capelli.

«Denise, tu non sei malvagia e nemmeno noi o Alison.»

«Non ne sono così sicura... Raccontami la verità.»

«Io non ti devo nessuna spiegazione.»

«Alison, per favore» la pregò Ronny.

«Lui l'ha torturata e lei si è difesa, non c'è molto da spiegare» obiettò Amy, avvicinandosi. «Piacere di conoscerti» allungò la mano.

«Denise» rispose lei, ricambiando la stretta.

Alison iniziò a piangere restando di spalle. Ronny le accarezzò una spalla, mentre Denise incrociava le braccia: «Spiegatemi prima che me ne vada».

«Quell'uomo non è un medico. È un alchimista e ha tenuto Alison in ostaggio per molto tempo. Non sappiamo ancora cosa volesse da lei» raccontò Amy.

«Qquesto non è possibile. Cioè, sì, è un alchimist,a ma non è come dite voi» protestò incrociando le braccia.

«Come fai a esserne così sicura, Denise?» chiese Amy alzando le sopracciglia.

«Ragazze, non possiamo parlarne dopo? Il tempo scorre» intimò Hope.

«Ne parliamo adesso, invece. Dobbiamo sapere» protestò Ronny.

«Sono io qui quella che non può fidarsi. Dove volete portarmi?» domandò Denise guardando l'ingresso del Philip Burton.

«Vogliamo che vieni con noi nell'Orlo. Vuoi saperne di più, no? Se lo farai, se ci darai questa opportunità ti prometto che sarai libera di opporti, sarai tu a scegliere» le propose sorridendo.

«Perché sei così sicura, Hope? Non possiamo fidarci di lei, è un'assassina» l'aggredì Alison voltandosi. Denise scattò in avanti: «Se mi chiami così un'altra volta...».

«Basta, Alison. Ascoltami: non so chi verrà scelta stasera, ma lei... verrà scelta con ogni probabilità e sono sicura che il ritardo del suo medaglione non sia casuale. Qualcuno sapeva di lei e ha cercato di impedire a tutti i costi che fosse qui stasera» spiegò Hope.

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