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Denise trovò assurdo dover essere ancora una volta seduta nella sala delle udienze a spiegare la sua innocenza. Questa volta gli unici presenti erano il Ministro Kimon al suo fianco, il Giudice Emilton dietro il suo alto parapetto e sulle panche Hope, Ronny, Amy e i Ministri Nicholas e Damian.

Il Giudice Emilton stava elencando tutti i punti a favore per far cadere le accuse e tutti gli elementi di sfavore che l'avrebbero condotta dritta nel carcere senza ritorno di cui non riusciva a ricordare il nome. Il ping-pong verbale tra loro durò molto senza mai includerla fin quando lo sguardo penetrante del giudice, seguito da una domanda, si spostò su di lei.

«Signorina Denise White, al netto di tutti i punti smarcati in questa sede a lei sottoposti, può affermare con assoluta certezza di non aver nessun coinvolgimento in merito all'evocazione o al trasporto della lanterna svoúra verso la terra di Κάοs?» le chiese sporgendo la schiena in avanti e guardandola accigliato.

Denise scosse la testa. «Proprio niente. Nessun coinvolgimento, signore» affermò mentre il Ministro Kimon annuiva.

«È pronta a dichiarare sotto giuramento di porre la sua completa lealtà alla Congregazione Alfa e di voler impiegare la sua devozione e tutte le energie necessarie al compimento della sola carica generazionale?»

Denise esalò un respiro profondo, si voltò verso Hope che aveva gli occhi sgranati in trepidante attesa della sua risposta. «Sì, lo giuro» affermò senza distogliere lo sguardo dal giudice.

«Un'ultima domanda, signorina...»

Denise deglutì mentre lui stringeva forte le mani sul parapetto.

«Lei è pronta a dare la caccia senza sosta a colei che ha tradito il nostro governo prima ancora della sua fiducia, sottraendoci tutto ciò che ci è di più caro? Quando arriverà il momento, perché le assicuro che arriverà, avrà il fegato di guardarla soffrire?» chiese mentre un ghigno si delineava sotto la pelle secca del viso rugoso.

Denise abbassò lo sguardo sulle punte dei suoi stivali per un paio di secondi. Le mani tamburellavano sulle ginocchia come se non fossero le sue. Il Ministro Kimon richiamò la sua attenzione con un leggero movimento della coda picchiettandole la schiena.

«A una condizione, signore» affermò l'Angelo alzando lo sguardo.

Il Primo Kimon fece un passo verso di lei, indignato, stringendo i pugni, ma il Giudice Emilton sembrava quasi divertito. Le intimò di continuare con un gesto della mano.

«Lo farò a condizione che possa scoprire perché gli Omega vogliono i miei ricordi. Ricordi che io stessa ignoro di avere. Indagherò su Viraha, ho intenzione di scoprire la vera natura dei suoi interessi nei miei riguardi. Risalire alle mie origini, ripercorrere la mia storia. È sostenibile?» La domanda sembrò lasciarle l'amaro in bocca.

Il Primo Kimon invece sciolse i pugni mostrandosi più rilassato. «Assolta da tutte le accuse!» affermò il Ministro battendo il bastone scuro contro il pavimento lucido. Denise si voltò verso le sue compagne che sembravano aver ripreso fiato. Dietro di loro il Ministro Damian la fissò ancora per un lungo secondo prima di scattare dal suo posto a sedere allontanandosi nelle volte del suo mantello nero.

Alison uscì dalla camera di Martine tirando a sé la porta, stringeva un piccolo vassoio d'argento vuoto tra le mani. Restò alcuni secondi sotto la porta sospirando prima di spostarsi lungo il ballatoio, mentre una lacrima le rigava il viso. Scese le scale raggiungendo la sala comune. Denise Hope, Amy e Ronny erano appena rientrate dall'udienza e si erano accomodate sui divani della sala. «Come sta?» le chiese subito Hope, mentre lei si sedeva sul divano e posava il vassoio capovolto sulle ginocchia. «Le ho portato della camomilla.» Si strinse nelle spalle: «Le ho detto che sei qui, ma non credo le vada di parlare».

Empowerment, Blank Slate SagaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora