pov nicola:
abbiamo cucinato una torta al cioccolato e fin da subito mi sembrava molto interessato e alla fine ho anche scoperto il motivo; non ha mai mangiato del cioccolato.
ciò mi sciocca un po perché sembra impossibile che in 18 anni della propria vita non abbia mai mangiato del cioccolato ma è così.
gli faccio assaggiare il cioccolato della torta siccome me l ha chiesto, prendo un cucchiaio e lo inzuppo nel cioccolato.
subito se lo porta alle labbra e appena lo assaggia i suoi occhi si illuminano, lo gusta come se fosse l cosa più buona che abbia mai mangiato.
lo lecca avidamente senza lasciare nessun rimasuglio e ciò mi provoca un brivido di bramosia lungo la spina d orsale.
nuove immagine proibiti mi vengono in mente e sapere che il cioccolato lo attizza mi ha sbloccato varie idee divertenti.
"- ho capito-" rido prendo la ciotola mettendola nel frigo, qui lo finisce se va avanti cosi,"- faccio altro cioccolato-" rido prendendo una ciotola pulita, quella se la mangierà quando li andrà.
pensando di fare il furbo si avvicina al frigo senza fare troppo rumore ma lo scopro lo stesso, "- lo mangi il pomeriggio quello golosone-" lo prendo in giro io, si lecca ancora le labbra per pulirle completamente.
"- ti è piaciuto?-" gli domando, "- si è dolcissimo-" dice leccandosi i denti bianchi , lo guardo di sottecchi per poi continuare a cucinare.
"- anche tu però lo mangi!-" esclama lui cogliendomi in flagrante a mangiarmi un cucchiaio di cioccolata, mi ha fatto venire fame.
"- fino a prova contraria l ho fatta io-" gli dico mangiandolo con gusto davanti a lui, mi piace istigarlo, lui mi guarda imbronciato portando le braccia al petto.
"- va bene te me do un altro po-" dico, sorride felice immagiandosi una bella cucchiaiata ma ho qualcos altro un mente.
quando però mi vede spalmarmi con le dita la cioccolata sulle labbra, mangerà il cioccolato dalle mie labbra così sarà anche più buono, fino a copririle interamente arrossisce violentemente.
mi avvicino a lui lentamente e senza dirgli nulla mi fiondo sulle sue labbra fondendo il cioccolato delle mie labbra nella sua bocca.
la sua lingua scivola naturalmente sulle mie per mangiarne il più possibile senza pensare però che lo sta prendendo dalle mie labbra.
la sua lingua viaggia sulle mie labbra e mi sto trattenendo dal fiondarmici addosso siccome mi sto eccitando a questo contatto così ravvicinato con lui.
con gesti naturali mi sta facendo impazzire, il cioccolato si sta espandendo sulle nostre labbra e anche io cerco di mangiarne un po.
gli prendo la testa e la spingo più a me per sentirlo meglio mentre il cioccolato inizia a fondersi nelle nostre bocche, sembra quasi più buono per davvero.
quando ci stacchiamo non ho più nessuna traccia di cioccolata sulle labbra e nemmeno lui, e solo ora credo che si sia reso conto di cosa abbiamo fatto siccome si tocca le labbra scettico.
"- ti è piaciuto di più questo vero?-" gli domando, il sapore dolciastro misto a quello delle sue labbra regna ancora nella mia bocca e ne vorrebbe ancora e anche lui pensa lo stesso siccome sento il suo pancino brintolare.
"- il tuo stomaco mi ha dato la conferma siccome è ancora affamato-" dico e lui mi guarda male visto che l ho scoperto.
la torta gli è piaciuta anche tanto siccome si sta abbuffando e per non fargliela finire gliel ho dovuta levare da davanti agli occhi.
purtroppo questo momento di calma apparente viene interrotto quando mi arriva un messaggio da atlas; lo stronzo.
vuole vedermi ora per i soldi, mi sta ricattando ormai da anni, non posso fare alcuna mossa falsa sennò lui fa saltare tutto e già l ha fatto una volta non voglio che riaccada.
"- devo andare a fare una cosa io ora-" dico alzandomi iniziandomi a rivestire, "- cosa?-" domanda lui curioso,"- devo andare a restituire una cosa ad una persona-" dico semplicemente io.
mi guarda interessato, "- posso venire?-" domanda lui, è impazzito per caso? da quel pazzo dovrei portarlo?
"- sei impazzito? è un postaccio-" dico, "- eddai io mi annoio-"si lamenta lui facendomi gli occhioni, da quando nicola si fa abbindolare da degli occhioni dolci?
"- ok ma devi starmi appicicato e non contestare nulla, chiaro?-" gli domando maledicendo il mio animo troppo buono, come fanno le persone a dire che sono un mostro?
annuisce felice e ci avviamo in questo posto, il luogo peggiore che possa esistere in questo mondo, macchiato da molteplici omicidi.
subito ci accolgono persone fatte e ubriache e la paura che possa succedere qualcosa a federico mi sale fino alla gola iniziandola a storcere fino a non respirare più,"- stammi attaccato-" gli dico prendendolo per la manica della felpa viola.
entriamo e camminiamo spediti sotto lo sguardo di tutti, molte volte arrivano al piccolo baci o fischi e sento la rabbia prendere il sopravvento e scorrermi tra le vene ma sparisce ricordandomi che non posso fare nulla di azzardato, mi limito prendendo la dua mano nella mia che scopro essere sudata per l agitazione e aumento la stretta ogni volta che qualsisi persona gli parla o guarda.
dopo un po che ci stiamo aggirando nel locale ci fermiamo davanti ad atlas, che sta seduto su un divanetto con molte donne; le solite da anni.
trisha, alta, capelli neri petrolio lunghi fino al culo che mette sempre in mostra, seno piccolo ma sodo tanto da attizzare le mani di atlas.
leila, la più piccola, bionda e occhioni azzurri, bassa e molto formosa siede sulle sue gambe semiaperte.
inifine jennifer, la capo gruppo delle tipe del locale, non che la bargirl, slanciata e tutta rifatta.
subito senza aspettare tanto gli do la busta bianca con la somma dentro, lui subito la apre per controllare il contenuto e sembra essere soddisfatto, perfortuna ci mancherebbe altro io non faccio gioco sporco come lui.
quando il suo sgaurdo putrido si posa su di lui, lo studia attentamente dandolo anche a vedere, lo sta mangiando con gli occhi e ciò mi provoca un brivido di rabbia che mi fa vibrare il petto.
"- oh e chi è questo bocconcino?-" mi domanda atlas mentre lo osserva maliziosamente, federico è spaventato e l ho notato da quando si è messo dietro di me e ha iniziato a stringere il mio cappotto.
"- possiamo fare una bella cosa a tre che
pensi?-"domanda lui leccandosi le labbra, è un fottuto maniaco del cazzo, non gli permetterò di toccare pure lui; basta.
un brivido di disgusto e di tristezza mi attraversa le ossa ripensando a quella sera calda d estate, l odore fresco d erba che poi si trasformò in puzza di morto, inizia a girarmi la testa ma cerco di non tradirmi da solo, ora devo pensare a proteggere lui da atlas; non esiste più lollo.
"- lui non si tocca, è solamente mio chiaro?-" domando mettendomi meglio davanti alla sua esile figura, ride di me atlas probabilmente ricordandosi la stessa scena ma ripetuta anni fa.
"- ricordati il resto nicola-" dice lui andandosene continuando a fissare le sue gambe mettendolo disagio , vorrei ammazzarlo ma appena si allontana senza fargli nulla finalmente la paura scompare del tutto.
"- l avevo detto che non andava bene questo posto-" dico una volta che siamo usciti e ho ripreso a respirare, appena entriamo in auto federico è così a pezzi che crolla in un sonno profondo.SPAZIO AUTRICE:
pian piano scoprirete di più riguardo questi nuovi personaggi sopratutto di lollo che noto che siete molto curiosi;)
spero vi piaccia🫶🏼
STAI LEGGENDO
PERICOLOSAMENTE TRA LE TUE MANI
Romancestrecico❤️💜, boyxboy, wgf, ⚠️⚠️⚠️⚠️, eccomi qui con la quinta storia, spero veramente vi piaccia e buona lettura;)