36. È GIÀ DI QUALCUNO

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pov nicola:
son tornato a casa, finalmente soddisfatto della mia giornata, non mi sentivo cosi da un po e mi mancava questa sensazione.
mi sento realizzato ora che gli ho fatto provare la stessa cosa che ha fatto a me, se solo riprova a farlo la sua splendida sorellina farà una brutta fine.
per strada mentre tornavo ho incontrato alex, sicuramente avrà chianato a casa per informarsi e appena avrà saputo che non c ero sarà venuto a cercarmi.
alex mi ha sempre capito come se leggesse nella testa delle persone siccome sa sempre che mossa faranno le persone e ciò spesso mi spaventa.
però perfortuna ha fatto tutto questo senza dire nulla agli altri, a quest ora sennò michele mi avrebbe rotto le palle e nessuno mi avrebbe impedito di spaccargli la faccia.
alex molte volte mi stupisce facendomi notare qunto in realtà tiene a me più di tutti gli altri e ciò devo ammettere mi rende felice.
gli ho spiegato ciò che ho fatto e dopo avermi un po sgridato per la pericolosità della mia azione non mi ha detto nient altro.
se lo avesse saputo michele avrebbe iniziato a rompere il cazzo con la questione di federico ma lui no.
fin da subito ho notato che alex si comporta in modo di verso con federico, come se ci tenesse a differenza di michele mentre ettore pare molto indifferente.
alex è sempre stato il più affettuoso e calmo di noi infatti ho sempre pensato che non si meritava un amico come me.
fatto sta che mi ha promesso di non dirlo a nessuno ma che in cambio dovevo regolare le mie azioni e stare più tranquillo.
ora mi sono fatto una bella doccia fresca e mi sono cambiato, stranamente federico non è salito e ciò mi insospettisce un po.
mi affaccio alla finestra per fumare una sigaretta e vedo alex e federico ridere assieme sul prato del giardino.
mi trovo a sorridere davanti a quella scena, non avevo mai sentito la risata del biondo e sono sicuro che ora non potrò più farne a meno.
sembrano essere in sintonia l uno con l altro, questo è uno dei motivi per cui mi sembra che ad alex vada più a genio federico.
nessuno degli altri si sarebbe mai messo a parlare con lui da solo tanto meno a ridere assieme a lui.
"- volete fare i romanticoni ancora per molto?-" dico da qui sopra e subito i loro volti si alzano verso il mio  che incontrano dopo poco.
appena lo sguardi mio e di federico si incontrano sento una strana sensazione, come se il mio cuore fosse ricominciato a battere per lo scopo primario; vivere.
alex per scherzo alza le mani in alto e ciò mi fa ridacchiare mentre butto fuori il fumo con tranquillità, "- bravo alex, lui è già di qualcun altro-" dico sorridendo maliziosamente.
fin da qui sopra noto come il piccolo sia arrossito e ciò mi fa piacere, "- forza vieni sto aspettando da molto-" dico io scocciato e allo stesso tempo annoiato.
noto che alex gli da una gomitata e gli sussurra qualcosa che lo fa ridere e scuotere la testa per poi raggiungermi, non mentirò, sono curioso ma so che dovrò farmi passare la mia curiosità siccome non me lo dirà mai.
sorrido ad alex che da sotto mi guarda compiaciuto e spengo la sigaretta sul davanzale pronto a rivedere finalmente federico.
secondo me alex sa cose che nemmeno io so e ciò un po mi fa paura ma allo stesso tempo rincuora.
mi rincuora perché so che mi capisce e sopratutto capisce le scelte che faccio senza criticarle, anche le volte quando non lo saprò manco io.
quando finalmente entra in camera federico e sembra che con lui abbia portato il suo buon umore, "- eccomi, scusami-" dice lui, sorrido e scuoto il capo osservandolo bene, mi disseto della sua vista quando i miei occhi si posano su una scottatura che ha sulla mano.
"- che hai fatto?-" domando sollevandogliela per portarla all altezza del moo viso per esaminarla meglio, pare essere scottata, è ridotta abbastanza malaccio non capisco perché non l abbia medicata.
"- mi sono bruciato prima quando cercavo di cucinare-" dice lui guardandosi i piedi credo vergognandosi, sorrido al suo atteggiamento da bimbo.
"- non potevi medicartela? sta messa male-" dico oo scrutandolo, "- volevo ma poi è successo tutto quel macello e mi sono dimenticato-" confessa lui alzando lo sguardo finalmente sulla mia figura.
"- certo certo ora capisco tutto-" dico io ridendo,
"- cosa?-" mi domanda lui confuso, "- l altro giorno ti sei preoccupato tanto a medicarmi solo perché volevo starmi vicino sennò ti saresti preoccupato così anche per la tua mano se non di più-" dico io e noto le sue guance arrossire quasi in maniera impercettibile.
"- dai forza prima che ti cada la mano-" scherzo io dandogli un pungnetto sul braccio per svegliarlo un po dal mondo dei sogni.
lo faccio sedere sulla tazza del water mentre cerco una garza che non sia o macchiata o rotta, spesso controllo che federico stia bene ma sembra che manco senta il dolore.
trovo qualcosa e subito inizio ad applicarla sulla mano che subito appena entra in contatto col disinfettante si ritrae improvvisamente per il dolore.
"- aia cos è quella roba!-" esclama lui soffiandosi sulla ferita dolorante, "- disinfettante idiota vieni che è infetta-" dico io.
"- idiota ci sarai tu e secondo non verrò di nuovo a farmi torturare-" dice lui come un bambino, "- smettila di fare il bimbo e vieni-" dico io.
"- ma mi fa male-" piagnucola lui riavvicinandosi a me,"- amorino gli fa male, ma finiscila dai e dammi dta mano-" dico prendendola mettendoci sorpra il cotoncino inzuppato di difinfetante.
emette qualche gridolino che mi fa ridere, "- cosa ridi? sto morendo di dolore!-" esclama lui mettendo il finto broncio, "- sei esagerato-" dico io bogiando il disinettante nel suo mobiletto mentre incomincio a fasciarli la mano.
"- la prossima volta farò io visto che sei proprio impedito-" dico io, "- guarda che sono venute bene eh-" dice lui, rido, "- immagino-" dico prendendolo in giro.
"- c è ancora del cioccolato?-" domando una volta finito il mio lavoro, "- certo me lo sto conservando-" dice lui.
"- oh bene avevo proprio fame-" dico io, "- non ci provare-" dice lui, "- ops-" dico uscendo di corsa dalla mia camera per andare in cucina, "- stronzo, ti prendo tanto!-" esclama lui ditro di me; non credo proprio.

SPAZIO AUTRICE:
sto cioccolato è sacro ma come dargli troppo jahaha quasi quasi mi butto anche io nella mischia.
buona lettura e buona giornata❤️

PERICOLOSAMENTE TRA LE TUE MANIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora