mi ha lasciato wui a casa oggi e ciò è molto strano, dopo tutto quello che è successo ieri credevo mi avrebbe portato con lui invece mi sbagliavo.
gli animi stamattina mi sembravano abbastanza tranquilli, forse alle fine ieri nicola e michele hanno chiarito, lo spero sinceramente.
non mi piace vivere nell astio sopratutto sapendo che tipo di persone sono e cosa sono capaci di fare ma mi domando se la situazione era così anche prima che arrivassi.
sto ancora pensando a chi potrebbe essere il famoso lollo che pare non si possa nominare ma non ho abbastanza elementi per scoprirlo così decido di esplorare un po la casa, magari trovo qualche indizio.
scendo di sotto ancora in pigiama e inizio a vagare per i lunghi corridoi, subito noto come le pareti siano vuote senza nessun quadro, una cosa abbastanza inquietante.
quando mi fermo davanti ad una porta chiusa con su scritto: ufficio nicola, provo ad aprirla ma come credevo è chiusa a chiave ma secondo me è lì che si trova la risposta o almeno un indizio.
quando si fa l ora di pranzo ed è arrivato il momento di arrangiarsi in qualche modo e cucinare, apro il frigo e inizio a cercare qualcosa di facile da cucinare siccome non sono proprio capace.
l unica cosa che vedo sono delle uova cosi le tiro fuori e le metto in una padellina, spero di non mandare a fuoco la villa, ci manca solo questo casino.
dopo pochi minuti sembrano fatte così mi avvicino per tirarle fuori quando tocco la padella bollente e mi ustiono la mano, "- cazzo-" dico io correndo al lavandino per metterla sotto l acqua fredda, almeno le uova sono venute e sono salve cosa che invece non lo è la mia povera mano.
più guardo la mano più noto che si sta arrossando, mi ci mancava solo questa, decido però intanto di metterci del ghiaccio e di mangiare sennò anche le uova si rovineranno e dopo tutta sta fatica non vorrei accadesse.
mi siedo a tavola e dopo averci messo un po di sale le assaggio, non sono delle migliori ma meglio di nulla siccome non posso permettermi altro, nel mentre la mano sta iniziando a bruciare e a fare male.
finisco di pranzare e vado a posare il piatto nel lavandino, provo a pulirlo, impugnando la spugnetta nella mano ma sento subito una fitta che mi porta a mollare tutto, quindi decido di lasciare stare.
sto per andare a disinfettarmi in bagno siccome non posso fare niente così quando mi arriva una telefonota, probabilmente sarà nicola che vuole assicurarsi che vada tutto bene.
"- pronto?-" domando, "- oi sono alex, nicola è venuto? quando torna qui?-" mi domanda alex, nicola? doveva venire qui?
"- da me nicola non è mai arrivato non sapevo manco che dovesse venire-" ammetto io "- porca puttana me lo sentivo-" dice lui dall altra parte del telefono con tono teso.
"- che succede?-" domando preoccupato, se non sta qui da me dove potrebbe essere? perché ha mentito anche ai suoi amici?
quando mi rivengono in mente tutte le sue parole di ieri e subito mi viene in mente dove sicuramente è andato; da atlas.
"-non lo so, so solo che se nicola da di matto è la fine per tutti noi-" dice lui, "- non ti preoccupare ci penso io-" dico, "- cosa? e com-" lo interrompo attaccando la telefonata; me ne occuperò io.
prendo il cellulare e digito l unico numero che c è segnato, "- nicola dove sei?-" domando appena mi risponde, sento molto vento intuisco che quindi si trovi in macchina.
"- hai pranzato?-" mi domanda lui ignorando la mi domanda, "- si ma mi devi dire dove sei stato, dovevi venire da me-" dico io, "- ho solo fatto ciò il mio dovere, sto tornando-" dice lui, mi pare tranquillo, quasi felice e cio mi spaventa.
"- sei andato da atlas?-" domando preoccupato,
"- si e gliel ho fatta pagare-" mi dice lui soddisfatto, sussulto pensando subito al peggio e lui sembra accorgersene.
"- non l ho ammazzato tranquillo, gli ho solo mostrato che con me non si scherza e che non si tocca ciò che è mio-" sussurra lui, rabbividisco alle sue parole; non si tocca ciò che è suo, lui ha toccato me quindi ciò mi porta a pensare che mi reputa suo?
"- non devi stare in pensiero per me ragazzino, me la cavo benissimo da solo e ciò ch faccio non ti deve importare, ora arrivo-" dice lui attaccando, sono felice che stia bene e sono più tranquillo nel sapere che sta arrivando ma c è ancora qualcosa che mi turba.
mi guardo la mano che è decisamente peggiorata però siccome sono ancora preoccupato per nicola, siccome non mi ha detto che ha fatto, mi metto sul divano a mangiare la mia ciotola di cioccolato, che abbiamo cucinato assieme.
ogni volta che la mia lingua va a contatto con il cioccolato un sapore dolciastro si impossessa della mia bocca stregandola così da volerne altro e mi trovo in questo modo in un circolo vizioso.
dopo una ventina di minuti sento la
porta di casa aprirsi e etrano nicola e alex assieme, sorrido nel vederlo sano e salvo e lui sembra accorgersene ma non ricambia il mio sorriso; sembra un altra persona.
la sua attenzione si posa però sulla ciotola che tengo tra le cosce nude, fino a risalire alle mie labbra sporche di cioccolato.
senza dire nulla va nel suo ufficio e si chiude dentro, "- lascialo stare, fa sempre così-" dice alex buttandosi a peso morto sul divano accanto a me.
"- certe volte proprio non lo capisco-" dico io guardando alex che nel mentre curioso mi ha rubato il cucchiaio e ha assaggiato il contenuto della ciotola.
"- ehi il mio cioccolato!-" dico io geloso e subito lui scoppia a ridere, "- capisco che tu ne sia tanto geloso è prelibato-" ride lui rubandosene un altro po.
"- comunque nemmeno noi in anni e anni l abbiamo mai capito de tutto quindi non ti preoccupare-" mi sorride alex; lui mi è sempre stato più simpatico degli altri, sembra più come dire, amichevole e buono.
"- senti io vorrei capire un po di più..-" inizio a dire, vorrei sapere riguardo questo lollo e lui è l unico che può fornirmi questa informazione.
"- cosa vuoi sapere senriamo-" dice lui mettendosi comodo, "- di quella persona-" dico cercando di non dire il nome così da nin far insospettire nicola se ci dovesse stare ascoltando.
"- oh cazzo fede tu mi vuoi proprio vedere morto-" sospira alex passandosi una mano fra i capelli mentre da un occhiata in giro.
" no solo che-" provo a dire ma alex mi zittisce subito, "- ho capito, usciamo fuori però non voglio essere ammazzato nell immediato-" ridacchia lui portandomi nei grandi giardini della villa; finalmente potrò capire qualcosa in più.SPAZIO AUTRICE:
ehehehe le cose si fanno interessanti qui;)
oltre a stre potrete capire meglio anche voi.
buona lettura e ci vediamo domani❤️
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PERICOLOSAMENTE TRA LE TUE MANI
Romancestrecico❤️💜, boyxboy, wgf, ⚠️⚠️⚠️⚠️, eccomi qui con la quinta storia, spero veramente vi piaccia e buona lettura;)