24. È MIO CHIARO?

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abbiamo iniziato a cucinare ed è più complicato del previsto, avró sbagliato la provedura per fare questa torta almeno 3 volte.
ma il problema è che lui lo fa sembrare cosi semplice che ti senti stupido, "- prima la farina e poi le uova-" mi ammonisce lui quando nota che stavo per rompere le uova prima di aver messo la farina.
sbuffo prendo il pacco di farina, quando finalmente dopo tanta fatica l ho aperto e butto il contenuto nella ciotola, "- basta così-" mi dice lui e cosi mi fermo all istante.
sto finendo le ultime cose quando tocca aggiungere il ciccolato, l odore mi punzecchia il naso incuriosendomi.
chissà di cosa sa, "- posso assaggiarlo?-" domando continuando a guardare la ciotola, "- è semplice cioccolato-" dice lui ma non sa che per me ha un valore importante siccome non l ho mai mangiato.
"- non l ho mai provato-" confesso io e subito il suo sguardo si posa su di me, "- stai scherzando?-" mi domanda lui scettico, scuoto il capo continuando a guardarlo.
"- allora aspetta che prendo un cucchiaio-" dice lui, credevo mi prendesse in giro come tutti e invece no.
torna con un cucchiaio e lo immerge nel cioccolato per poi avvicinarlo alle mie labbra, subito lo assaggio e il sapore dolciastro si espande sulle mie papille gustative.
mi lecco le labbra avidamente per quanto e buono e lui non può fare a meno che notare il mio gesto.
"- ho capito-" ride lui prendo la ciotola mettendola nel frigo, "- faccio altro cioccolato-" ride lui prendendo una ciotola pulita.
ne voglio assolutamente ancora, cosi mi avvicino al frigo senza fare troppo rumore ma mi scopre lo stesso, "- lo mangi il pomeriggio quello golosone-" mi prende in giro lui.
"- ti è piaciuto?-" mi domanda, "- si è dolcissimo-" dico leccandomi i denti, lui mi guarda di sottecchi per poi continuare a cucinare.
"- anche tu però lo mangi!-" esclamo cogliendolo in flagrante a mangiarsi un cucchiaio di cioccolata,
"- fino a prova contraria l ho fatta io-" mi dice lui mangiandolo con gusto davanti a me, io lo guardo imbronciato portando le braccia al petto.
"- va bene te me do un altro po-" dice lui, sorrido felice quando però lo vedo spalmarsi con le dita la cioccolata sulle labbra fino a copririle interamente.
si avvicina a me e senza dirmi nulla mi bacia fondendo il cioccolato delle sue labbra sulle mie e nella mia bocca.
la mia lingua scivola naturalmente sulle sue per mangiarne il più possibile senza pensare che sto leccando le sue labbra.
lui mi prende la testa e la spinge più a se mentre il cioccolato inizia a fondersi nelle nostre bocche, sembra quasi più buono assaggiato in questo modo.
quando ci stacchiamo nicola non ha più nessuna traccia di cioccolata sulle labbra e nemmeno io, e solo ora mi rendo conto di cosa abbiamo fatto.
"- ti è piaciuto di più questo vero?-" mi domanda con voce graffiata, il sapore dolciastro misto a quello delle sue labbra regna ancora nella mia bocca facendomi brontolare la pancia.
"- il tuo stomaco mi ha dato la conferma siccome è ancora affamato-" dice lui avendo sentito il mio stomaco brontolare; anche lui non aiuta in queste situazioni.
finiamo di cucinare e dopo una mezzoretta la torta è pronta in tutta la sua bellezza, sembra soffice e dolce, nicola inizia a tagliarla in fette e me ne porge una su un piattino bianco.
subito l addento affamato e il suo buonissimo sapore mi esplode in bocca lasciandomi di stucco, è davvero squisita, non so come ne ho fatto a meno in tutti questi anni.
"- è buonissima!-" esclamo come un bambino sbriciolando ovunque, lo faccio sorridere e ciò mi fa bruciare lo stomaco; non l ho mai visto sorridere o almeno non per me e davanti a me.
"- vuoi in bavaglino?-" mi domanda prendendomi in giro, scuoto il capo continuando a mangiare la torta.
"- su basta, poi ti viene il mal di pancia e poi conserviamola anvhe agli altri-" mi dice levandomi il
piatto da davanti, sbuffo finendo l ultimo pezzetto.
"- devo andare a fare una cosa io ora-" dice alzandosi iniziandosi a rivestire, "- cosa?-" domando, "- devo andare a restituire una cosa ad una persona-" dice.
lo guardo, "- posso venire?-" domando, non mi va di rimanere qui da solo, non c e nulla da fare.
"- sei impazzito? è un postaccio-" dice lui, "- eddai io mi annoio-" mi lamento io facendolo sbuffare, "- ok ma devi starmi appicicato e non contestare nulla, chiaro?-" mi domanda, annuisco felice e ci avviamo in questo posto.
aveva ragione il posto mi inquieta un poco, intravedo persone fatte e ubirache, "- stammi attaccato-" mi dice lui prendendomi per la manica della felpa.
entriamo e camminiamo spediti stto lo sguardo di tutti, molte volte mi arrivano baci o fischi e sento la paura prendere il sopravvento ma sparisce subito quando nicola fulmina tutti con lo sguardo prendendomi la mano, aumentando la stretta ogni volta che qualsisi persona mi parlao addirittura guarda.
dopo un po che ci stiamo aggirando nel locale ci fermiamo davanti ad un uomo, che sta seduto su un divanetto con molte donne.
subito nicola senza aspettare tanto, come se volesse andarsene al più presto, gli da una busta bianca, lui subito la apre per controllare il contenuto e sembra essere soddisfatto, perfortuna.
quando il suo sgaurdo putrido si posa su di me, mi studia attentamente dandolo anche a vedere, mi sta mangiando con gli occhi e ciò mi provoca un brivido.
"- oh e chi è questo bocconcino?-" domanda l uomo a nicola mentre mi osserva maliziosamente, mi sento sporco, il suo sguardo mi sta lasciando una patina di sporco, di uomini cosi ne ho sempre visti molti lavorando ma questo mi incute paura forse perché so che può essere sul serio pericoloso.
"- possiamo fare una bella cosa a tre che
pensi?-"domanda lui leccandosi le labbra, come se nicola facesse cose del genere ogni giorno, un brivido di disgusto mi attraversa le ossa, ecco a cosa servono tutte le ragazze che ha attorno.
come una persona possa essere così disgustosa me lo domando ormai sa anni ma non credo ci sia una vera e propria risposta, si nascerà così, che brutta punizione.
"- lui non si tocca, è solamente mio chiaro?-" domanda lui mettendosi davanti alla mia figura, il mio cuore accelera alla parola "è mio", so che intende mio perché mi ha rapito però lo stesso il mio cuore pensa a qualcosa di più romantico ma con lui è impossibile, il tipo sbuffa annoiato alle sue parole.
"- ricordati il resto nicola-" dice l uomo andandosene continuando a fissare le mie gambe mettendomi a disagio , finalmente la paura scompare del tutto.
"- l avevo detto che non andava bene questo posto-" dice una volta che siamo usciti, forse non voleva che mi intrometessi per il mio bene e ciò mi fa sorridere anche se dopo quello che è successo non dovrei.

SPAZIO AUTRICE:
ieieie come va? spero tutto bene.
sto caldo sta facendo un sacco di casini spero vhe voi stiate been.
buona lettura <33

PERICOLOSAMENTE TRA LE TUE MANIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora