53. ESCI

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decido, sotto consiglio di giorgio, di andare da nicola per vedere cosa succede e sopratutto per calmarlo un po, non voglio metta bocca su quelle dannate sigarette.
busso prima di entrare, non voglio si arrabbi per questo, "- inutile che bussi tu federico, entra e basta-" mi dice lui, da un lato sono sollevato che io posso anche non bussare ma dall altro, sentendo in che tono di voce me l ha detto, sono terrorizzato.
entro e trovo nicola seduto sulla sua sedia mentre nervosamente tamburella le dita su dei fogli di carta, noto anche il disegno appeso alla parete, che balza subito all occhio.
"- che è successo?-" domando avvicinadomi a lui, sperando non mi aggredisca come sempre, "- atlas continua a starci alle calcagna-" dice lui digitando velocemente qualcosa sul computer.
"- so che non si tratta solo di lui, lo percepisco-" dico io avvicinandomi sempre di più in maniera cauta,
"- non ti si può nascondere nulla eh-" dice lui in tono sarcastico, "- vabbè e poi c entra sempre quell idiota di michele che si comporta da bambino-" dice lui; lo sapevo.
una volta accanto a lui noto una nuova cornice sulla sua scrivania, sono le mie foto da bambino, le ha messe proprio davanti a lui come se gli piacesse gaurdarle e noto che lo sta facendo tutt ora, sento le guance andare a fuoco.
le guarda attentamente, qualche volta accenando un leggero sorriso mentre con le mani giocherella nervosamente con il pacchetto di sigarette come se la tentazione di prenderne una fosse tanta.
so cosa sta pensando di fare ma non glielo permetterò anche se però devo riconoscere che si sta trattenendo dal farlo e spero che il motivo sia io.
pogio allora, con grande coraggio, una mano sulla sua, precisamente su quella che sta giocherellando con il pacchetto di sigarette e appena le nostre mani si sfiorano si immobilizza all istante.
so bene l unico modo che ho per calmarlo e per non farfli fumare quella robaccia ma ora come ora non posso baciarlo perché ciò porterebbe sicuramente ad oltre e essendo a levoro non possiamo permettercelo.
quando mi viene in mente un altra alternativa, è molto azzardata ma è l unica cosa che potrebbe funzionare e sinceramente non mi dispiace nemmeno, spero solamente che anche a lui non dispiaccia sennò farò una figura di merda.
mi abbasso all altezza della scrivania, mi metto a gattoni e inizio a gattonare per infilarmi sotto la scrivania, finché non ci sono e mi pogio alla piccola parete di legno scuro.
senza preavviso ne nulla gli tiro giù la lampo dei jeans fino trovarmi davanti agli occhi direttamente i suoi boxer neri, con le mani inizio a massaggiare lentamente al di sopra del tessuto per farlo un po abituare e sopratutto per farlo realizzare ciò che sta accadendo.
il cuore mi batte nelle orecchie per il gesto avventato e coraggioso, lo sento sospirare profondamente e rumorosamente facendomi capire che ciò che sto facendo non gli dispiace per niente.
pian piano che continuo sento come la sua grandezza mi riempie man mano sempre meglio le mani quando inizio a giocherellare un po con l elastico dei boxer.
"- mio dio fede-" geme lui serrando le mani sui manici della sedia, sorrido iniziando a dare poccoli baci sia sulla v accentuata sia sui boxer.
quando trovo coraggio e glieli abbasso, subito la lunghezza di nicola si presenta davanti a me in tutta la sua grandezza e bellezza.
inizio ad accarezzargliela lentamente immaginandomi le sue faccia al di sopra e ciò mi viene meglio ascoltando i suoi mugolii.
dopo averlo un po accarezzato decido di fare qualcosa di inaspettato infatti inizio letamente a leccarglielo fino ad accoglierlo nella mia bocca.
"- porca puttana-" geme lui strusciando all indietro la sedia per il gesto inaspettato, "- vuoi che mi fermi?-" domando accaldato mentre continuo a giocherellare con lui con la lingua.
"- assolutamente no tesoro, ho bisogno che tu porti a compimento quest opera-" dice lui muovendo il bacino verso di me dandomelo in faccia.
sento la pelle bruciare e fremere ogni volta che lo accolgo nella mia bocca, lui irrigidisce ogni volta i muscoli delle gambe e mugola di piacere.
devo ammettere che era da un po di giorni che pensavo a che sapore potesse avere e ora che lo so posso dire che è molto buono e mi piace; strano.
spero che nessuno ci senta perché nicola non riesce proprio a contenersi, geme e impreca in continuazione volendolo ancora più forte e io lo accontento, lo accarezzo velocemente, lo lecco avidamente e cerco di prenderlo il più possibile in bocca.
quando lo sento irrigidirsi nella mia bocca, " st-to venendo-" ansima lui finché il suo corpo non trema sulla mio bocca fino a afflosciarsi sulla sedia stanco morto ma soddisfatto e tranquillo.
i nostri respiri riempiono il silenzio, il cuore martella così velocemente che non sento altro, anche la mia bocca umida e ora saporita si è saziaita abbastanza.
ora uscire da qui sotto e guardarlo negli occhi sarà impossibile però non faccio in tempo a rimettermi a gattoni che qualcuno entra nella stanza.
guardo davanti a me e noto come anche nicola non si sia rivestito, il suo membro turgido e gonfio mi riempie la vista facendomi pulsare le mie parti intime ancora eccitate.
"- oi nicola alex vuole vederti perché mi ha detto che deve dirti alcune cose importanti-" dice giorgio, oh no e se dovesse notare che non ci sono? cosa potrebbe pensare?
nicola non risponde subito, forse ancora preda
dell orgasmo di prima, "- mh ok digli che arrivo tra un attimo-" dice lui quasi mugolando e sentire la sua voce così per me mi fa arrossire.
"- tutto bene?-" domanda giorgio avviciandosi e subito sento il pavimento tramare sotto i suoi piedi e la paura inizia a farsi sentire.
"- sisi tutto alla grande, anzi direi alla grandissima-" dice lui sospirando muovendo ancora un poco il bacino nella mia direzione facendo scontrare il suo pene contro il mio viso.
"- va bene, se serve qualcosa chiamami-" dice lui uscendo, lasciandoci nuovamente soli soletto,
"- cazzo federico-" ansima ancora lui rinfilandosi i boxer e i pantaloni, che noto fanno anche fatica a chiudersi ora.
"- esci da li sotto-" mi dice lui, tremo per un attimo, sono visibilmente eccitato, ho le guance rosse e accaldate, gli occhi pieni di lussuria per la bella vista avuta, il corpo in fiamme e sento i pantaloni abbastanza stretti.
sono certo che lui si accorgerà di tutte queste piccolezze per questo sta chiedendo che esca, vuole vedermi così, eccitato per lui e bagnato di lui e so che dopo che mi dimostrerò così a lui sarà finita.

SPAZIO AUTRICE:
non dico nulla che è meglio va, credo che non ci sia nulla che possa aggiungere JAHAHAHAH
direi decisamente buona lettura☺️

PERICOLOSAMENTE TRA LE TUE MANIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora