Settembre VIII

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Se ne stava andando, velocemente, senza guardare negli occhi nessuno. Se ne stava andando quando Tom iniziò a urlargli contro. Litigarono, il chitarrista stava, un'altra volta, prendendo le parti di Georg, un'altra volta stava tradendo il fratello. Tom continuava a gridare, insultare il gemello che stava lì ad fissarlo, gli occhi rossi a forza di trattenere le lacrime e la rabbia.

-Ma vaffanculo! Come al solito: "Piacere sono Bill, un coglione che non sa prendersi le sue responsabilità" Vai via! Per favore vai via, ci fai un piacere! Ti odio!
La lite finì con queste parole. Il cantante ora era davvero incazzato, corse via dallo studio e scese in strada, stava facendo buio.
"Ti odio, ti odio... A sì eh, mi odi? Mi odi!?" Bill camminava a passo svelto per le strade di Lipsia, fregandosene di tutto ciò che lo circondava. Aveva lo sguardo rivolto a terra, era teso, tesissimo, si ripeteva le parole del fratello, era talmente arrabbiato...

Era definitivamente sera, le strade erano buie, le luci dei lampioni illuminavano poco o niente e Bill era ancora arrabbiato. Era stanco e arrabbiato, l'unica cosa che voleva fare ora era tornare dal fratello e urlargli contro, urlargli che era un coglione, che era egoista che era tutto merito suo se ora non era morto, con tutte le cavolate che aveva fatto. Voleva tronare da Tom , ma allo stesso tempo odiava l'idea di rivederlo, di riparlargli, di riguardarlo negli occhi dopo tutto quello che gli aveva detto. Bill non era desiderato, perciò perché tornare!?


Era definitivamente sera e il cantante stava ancora camminando concentrato solo ed esclusivamente ai suoi pensieri. Bill era distante da casa, era in un parco da qualche parte della città. Era tutto buio. Proprio mentre camminava, Bill andò a sbattere contro qualcuno. Non si girò e continuò a camminare. Una mano fredda gli si posò sulla spalla, la riconosceva. Si girò verso il coetaneo e distinse a malapena altre persone difronte a lui.

-Che cazzo vuoi Leonard? Bill ora era ancora più incazzato. Leonard ora stringeva la mano, la spalla del cantante faceva male.
-Voglio te Kaulitz, quali sono le tue tariffe per gli amici? Eh checca?
Gli amici del bullo ridacchiavano, Bill strinse i pugni, digrignò i denti, sentiva un'energia nascere dentro di lui. Sputò dritto in faccia a Leonard e subito dopo gli sferrò un pugno sulla mascella. Grave errore, distratto a pensare al coetaneo, Bill dimenticò che c'erano altri tre ragazzi che ora lo guardavano.


Bill non fece in tempo a rendersi contro che uno di loro andava verso di lui, quando una fitta alla pancia lo assalì. Si accasciò a terra, ma due degli amici di Leonard lo tirarono su dalle braccia e lo bloccarono. Affondarono le dita sulle sue braccia, così che smettesse di dimenarsi. Leonard ora camminava verso Bill. Tirò fuori dalla tasca un coltello a serramanico, fece scorrere la lama gelida sulla guancia del cantante, che ora era immobile, poi lasciò che l'arma cadesse a terra, Bill tirò tra sé e sé un sospiro di sollievo, che però fu interrotto dall'impatto del pugno di Leonard dritto in faccia a Bill. I due compagni di Leonard continuavano a tenere Bill che ora stava venendo colpito ripetutamente in faccia e sullo stomaco dal coetaneo, accompagnando le percosse a insulti di natura varia. Per ultimo Leonard sferrò un calcio nelle parti basse di Bill.

I due ragazzi lasciarono la presa e Bill cadde a terra senza più forze

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I due ragazzi lasciarono la presa e Bill cadde a terra senza più forze. Rimase solo, nella terra, bagnato dall'erba umida e sudicia. Era stato picchiato, maltrattato, insultato, calpestato...Ma nessuna lacrima era stata versata.

Perchè piangere? Non ha alcun senso piangere, non si risolve nulla.


Spazio autori

Ciao! Spero che abbiate gradito il capitolo nonostante sia un po' violento. Spero anche che la storia vi stia appassionando. 🤘

Noi due contro il mondo (Twins Kaulitz)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora