Novembre III

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Consiglio di leggere il capitolo con "Rescue me" di sottofondo. Ascoltando questa canzone mi sono venute in mente molte idee, perciò se avete voglia, ve lo consiglio.



Georg guardava fuori dal finestrino del van, che lentamente iniziava a riempirsi di rigature e gocce, dovute alla pioggia. All'esterno c'era una strada vuota e anonima, solo campagna infinita, interrotta da qualche paesino sperduto in quel mare giallo e arancione autunnale. Autunno che si stava trasformando, lentamente ma inesorabilmente, in inverno. 
Georg guardava fuori e quelle gocce di pioggia che cadevano lente gli mettevano tristezza, gli ricordavano le lacrime. 
Le lacrime che aveva versato Tom quel giorno, il giorno che gli aveva spezzato il cuore. Le lacrime che lui avrebbe voluto versare, per sfogarsi, ma non riuscivano a lasciare i suoi occhi.
Georg sospirò.
"Ormai è andata così..."
Ormai l'aveva lasciato, non si torna più indietro, ormai erano solo amici, ormai...
"Non c'è via di ritorno"

Tom sedeva dall'altro lato, il più lontano possibile da Georg, gli si avvicinava solo durante i concerti, quando doveva per forza. E di concerti ne avevano fatti molti in quel periodo, in fondo erano in tour, avevano un concerto ogni due o tre giorni. Giorni sfiancanti, ma bellissimi ed emozionanti. Tom si sentiva felice sul palco, suonava e basta, sentiva l'adrenalina scorrergli nelle vene, sentiva solo le note della musica, la voce di Bill, i bassi, le percussioni, tutto il resto era inesistente. Ogni altro suono era fioco, soffocato dall'emozione.
Il problema arrivava quando il concerto finiva e...si tornava al mondo vero, quello pieno di problemi e ansie, quel mondo che non faceva altro che farlo soffrire. Si tornava a Georg, all'amore represso, ai graffi, alle lacrime velate, ai sorrisi finti. Si tornava alla realtà.

Tom si girò a guardare Georg, sembrava avesse lo sguardo perso nei pensieri, sembrava assorto a guardare qualcosa di...ultraterreno. 
"Oddio...quanto è bello quello sguardo, quanto è bello quando è serio e pensieroso...
No! No, ma che cazzo dico! Ormai è finita, svegliati Tom! Finita, per sempre! 
Fattene una ragione..."
Già...l'amore era finito, doveva accettarlo.
"Non sono stato abbastanza per lui, non ero quello che gli serviva, quello che voleva. Non sono stato capace di...essere quello che lui mi chiedeva. Me lo sono meritato."
Tutto quel dolore, quei pensieri sfiancanti, le notti insonni, ogni ferita, ogni graffio, tutto...Se l'era meritato.

Tom si alzò di scatto, attraversò velocemente il corridoio e si rifugiò nella sua stanzetta, quella che di notte condivideva con Bill, la stanzetta dove si sentiva al sicuro. Si sedette sul letto, guardò freneticamente in giro per poi trovare quello che cercava: La sua chitarra, quella che non aveva mai usato ai concerti, la chitarra a cui era più affezionato di tutte.
tentò qualche nota, poi iniziò a suonare sempre più disinvolto, chiudendo gli occhi e pensando solo alla musica. Era una canzone che aveva composto da poco, solo con la chitarra, una canzone che non aveva fatto sentire a nessuno e a nessuno l'avrebbe mai fatta sentire. Era una cosa privata, intima, che conosceva solo lui. Provò a canticchiare il testo che aveva scritto, non era bellissima la sua voce, mai quanto quella di Bill. 

Come and rescue me,
I'm burning, can't you see?
Come and rescue me, 
only you can set me free.
Come and rescue me,
rescue me
rescue me

(Vieni e salvami,
Sto bruciando, non vedi?
Vieni e salvami,
solo tu puoi rendermi libero.
Vieni e salvami,
salvami
salvami)

Georg vide Tom alzarsi con veemenza e uscire di fretta dalla stanza, se così si potesse definire; lo guardò stupito, aspettò qualche istante e poi si decise a fare lo stesso.
Passò di fronte alla sua stanza, passò il bagno e infine arrivò a destinazione. Sentì qualcuno suonare la chitarra, sentì le dolci note vibranti riempire l'aria, poi...
Poi iniziò a cantare con una voce che Georg non aveva mai sentito, era leggermente roca, a tratti spezzata, stonò qualche parola, il che rese tutto più magico e genuino.
Tom stava suonando e cantando una canzone bellissima, che non aveva mai sentito, tristi parole, triste la melodia. Bellissima. 

Noi due contro il mondo (Twins Kaulitz)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora