Dicembre XXIII

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Era nella piccola stanza di Noah, lo guardava in cagnesco per poi abbassare lo sguardo quando quest'ultimo gli lanciava occhiate di sufficienza. Prese il telefono tra le mani pallide e si decise a rispondere a Bill:
-Bill sono da papà.
La risposta arrivò immediatamente, cosa che fece sospettare a Tom che Bill non facesse altro che controllare convulsamente il telefono in attesa di una chiamata o un messaggio.
-Che cazzo ci fai da Jorge?! Torna a casa!
"Tornare a casa? Perchè mai dovrei tornare a casa? Per recarti altro dolore, per spezzarti di nuovo? Sono stanco di farti, farvi soffrire, ora basta. Tornerò quando sarai guarito, quando sarò cresciuto."
-No Bill, non torno, ho preso una decisione.

-Ti prego Tom! Senza di te non ce la faccio, devo denunciare, devo fare tutto, non posso senza di te.

-Io invece dico che ce la farai.

-No Tom ti prego...torna a casa...

-Hai letto la lettera?

-L'ho letta.

-E allora saprai come la penso, saprai che non posso tornare per non farti soffrire, saprai tutto.

-Non mi importa. Tu torni, perchè se non torni non ce la faccio, se non torni sto 10 volte peggio. Tu torni.

"Sta peggio? Se non torni sta peggio?"
-Ok.

E così si alzò, uscì dalla stanza per andare dal padre, esordì.
-Devo andare...papà...
-No Tom.
"Cosa?! Non può tenermi qui"
Tom spalancò gli occhi.
-Come n-no...Io d-devo andare da Bill, da Gordon...
Uno sguardo tagliente lo raggiunse, e pure terrore lo pervase.
-NON NOMINARE GORDON! Quel figlio di puttana...
Il ragazzo sentì la testa girare e la vista farsi scura e nera, poi in un istante si riprese. Una strana sicurezza gli fece alzare lo sguardo e rispondere con decisione.
-Ok non lo nomino ma devo tornare a casa...
-Cos'è successo? Perchè sei scappato?
-Cazzi miei.
Il padre lo guardò fulminante, alzò il braccio e gli colpì la guancia con un potente schiaffo. Il piccolo cuore di Tom iniziò a bruciare. Quel minimo di sicurezza che gli aveva pervaso l'autostima si annullò, tutto in un attimo, tutto insieme. E allora tornò ad essere il piccolo Tom, quello insicuro, quello indeciso, quello debole, quello bisognoso. Tornò ad essere freddoloso, fragile, pallido, ingenuo, singhiozzante.

"N-non è cambiato...neanche un po'..."
Prima che potesse ribattere (non che ne avrebbe avuto il coraggio in ogni caso), Tom si sentì prendere per il braccio e trascinare fino alla camera di Noah, poi la porta venne chiusa a chiave.
-Bill, ho un problema.

Spazio autoreCapitolo abbastanza banale ma non avevo molte idee💜💜

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Capitolo abbastanza banale ma non avevo molte idee💜💜

Noi due contro il mondo (Twins Kaulitz)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora