Gennaio XX

37 4 0
                                    

-Tom, noi due siamo uguali, sai?
Gordon aveva parlato con un tono calmo, pacato, la sua voce era come una piuma, un balsamo per la rabbiosa e infervorata e triste mente del ragazzo. L'uomo era appoggiato al muro, di fronte a Tom, di fronte alla sua fronte corrucciata, ai suoi occhi rossi e irosi.
-Noi due, uguali?!
Sbottò il ragazzo all'improvviso, la sua espressione, in parte stupita, in parte scettica era come una silenziosa richiesta di spiegazione.
-Sì Tom, sai...dopo l'università andai via dall'Italia, dove abitavo con la mia famiglia, per un litigio, grave litigio in famiglia. Ero messo male, bevevo, fumavo, soffrivo di depressione. Poi sono arrivato qui in Germania, ho trovato un lavoro, una stabilità mentale, ho trovato...tua madre, ok? Ho trovato voi.

Gordon è ormai un mese che si frequenta in modo serio con Simone, l'ha incontrata al matrimonio di un amico e da quel giorno non passa una settimana che loro non escono per qualche appuntamento romantico. Oggi però, è un giorno speciale! Gordon andrà per la prima volta a casa di Simone, incontrerà i suoi figli, quelli di cui parla sempre. "I miei dolci gemellini!" Dice sempre lei.
Gordon si fa accompagnare dentro casa, lei gli mostra l'appartamento, infine nella stanza in fondo al corridoio ci sono i bambini.
Probabilmente Simone gli ha già parlato di Gordon, sembrano sapere esattamente chi è. Quello che l'uomo immagina sia Bill, è più diffidente, lo guarda con sospetto dalla seggiola in fondo alla camera. Tom invece gli va incontro, lo scruta con i suoi occhi grandi e sorride.
-Ciao, tu sei Tom, vero?
Il bambino annuisce vigorosamente.

-Tom te lo ricordi? Sono io che ti ho insegnato a suonare la chitarra

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

-Tom te lo ricordi? Sono io che ti ho insegnato a suonare la chitarra.
Il ragazzo sentì come un vuoto nel petto, una nostalgia enorme e sconfortante nel suo cuore piccolo cuore.
-Certo che me lo ricordo...come potrei dimenticarlo...?

Gordon si è definitivamente trasferito a casa di Simone, ha fatto molto amicizia con uno dei due bambini, Tom. È allegro, solare, sempre sorridente, riesce sempre a far felice Gordon. Oggi il bambino ha visto la rossa chitarra del patrigno, l'ha toccata con timore, quasi avesse paura di romperla.
-Tom! La vuoi provare?
Gordon è rimasto felicemente sorpreso dall'entusiasmo di Tom per lo strumento, inizia a insegnargli cose nuove ogni giorno. È piccolo, ha solo sei anni, ma sembra quasi un talento naturale.

-Io ti vedo Tom, sei messo male, sei dimagrito di molti chili. E sono stato stronzo ed egoista, puoi dirlo. Sono stato un pessimo padre negli ultimi mesi...Ma voglio rimediare, voglio che tu sia felice. Mi permetterai di starti accanto? Di darti una mano?
"Gordon...stai cercando di rimediare, non puoi essere stronzo, stai chiedendo scusa in tre lingue diverse"
-Io ci s-sto provando, lo g-giuro...
Negli occhi di Tom iniziarono ad affollarsi lacrime calde, le pupille lucide erano uno specchio nero e profondo, le sue iridi color cenere erano uno stagno di odio e amore, di affetto e rifiuto.
Eppure bastò un sorriso, due mani calde, un abbraccio forte, bastò una parola rassicurante, un solo sussurro e quelle lacrime vennero ricacciate indietro con forza.
-Io...non so da dove iniziare! Non so che devo fare! Sono...non lo so!
-Ehi, ehi tranquillo, io sono qui per questo, no? Sono qui per aiutarti a scegliere da dove iniziare, cosa fare.
Tom provò ad alzarsi lentamente, appoggiò le mani al muro e tentò di tirarsi su, con cura. Ricadde a terra. Le forze lo abbandonarono di colpo lasciandolo in balia delle lacrime.
-Tom! Fermo...
Il patrigno si avvicinò con cautela, gli passò una mano dietro la schiena e una sotto le gambe, lo sollevò con una facilità spaventosa.
-Lo sai, sono qui per te. Da oggi in poi, per sempre.

 Da oggi in poi, per sempre

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Noi due contro il mondo (Twins Kaulitz)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora