Ormai glielo aveva detto. Bill aveva raccontato tutto al fratello. Inizialmente non voleva, sapeva che Tom sarebbe stato male, malissimo, sapeva che quelle notizie sconvolgenti gli avrebbero lasciato una profonda ferita nel cuore, sapeva che avrebbe passato dei giorni senza uscire di casa o interagire con qualcuno. Sapeva anche che era il suo dovere di fratello dirgli tutto, sapeva che qualunque cosa Tom avesse fatto, Bill sarebbe stato al suo fianco, a proteggerlo, ad aiutarlo. Sapeva che era meglio per Tom, così gli raccontò tutto.
Erano passate poche settimane da quando Tom venne a conoscenza del reale motivo della sua separazione e ogni sera, Bill stava con lui. Ogni sera restava in camera di Tom e gli parlava, gli cantava o gli leggeva qualcosa. Ogni sera dopo aver visto un film assieme, Bill aspettava che il fratello si addormentasse. Ogni sera faceva sì che Tom stesse solo meno tempo possibile.
Era un giorno come altri, un martedì. I due fratelli erano appena stati allo studio di registrazione e ora camminavano a passo svelto verso casa. Stavano in silenzio, ma Bill ogni tanto guardava il gemello, per assicurarsi stesse bene. In fondo aveva appena visto il suo ex fidanzato, la prima volta dopo la separazione. Era preoccupato per lui.
Durante le prove si era comportato in modo... diverso. Faceva finta che andasse tutto bene, che non stesse male affatto, quando la verità era ben altra.
Bill era preoccupato per il fratello, erano passate tre settimane e Tom ancora non si era ripreso, ancora fingeva di stare bene di fronte a lui, ancora credeva di riuscire a ingannare il fratello. Bill lo vedeva, vedeva tutti gli sforzi dietro a una minima smorfia, un piccolo sorriso. Vedeva gli occhi del gemello, spesso lucidi, che trattenevano i pensieri. Vedeva il labbro di Tom, sempre più rosso, perennemente aperto, che gli ricordava tutta la sua sofferenza.Bill vedeva. Vedeva tutto e faceva qualunque cosa pur di alleggerire il cuore del fratello.
Camminavano verso casa, più o meno distanti l'uno dall'altro. C'era silenzio, poteva sentire il respiro affannato di Tom, i suoi passi leggeri sulla neve, il suo battito del cuore. Se si fosse concentrato, magari, avrebbe potuto sentire anche i suoi pensieri. Si affiancò al fratello e gli diede una leggera spallata, per richiamare la sua attenzione. Gli accennò un sorriso, ma Tom non ricambiò. Continuarono a camminare, in silenzio.
-Senti... Che cosa vuoi per cena?
-Decidi tu.
Bill ci aveva provato, aveva provato a iniziare una conversazione, a far distrarre il fratello, solo per un momento, ma lui non ne voleva sapere.Arrivò ora di cena, Bill aveva iniziato a preparare, Tom era steso sul divano a guardare la televisione. Sembrava più sereno ora, sembrava non stesse più pensando a Georg.
-Tooom! Vieni che è pronto!
Bill tentava di apparire il più allegro possibile, nonostante non fosse facile nemmeno per lui, affatto. Ma lo faceva per il gemello.Tom arrivò a tavola e si sedette. Attese per un momento, poi arrivò Bill con in mano un piatto pieno di riso al curry, il piatto preferito del gemello. Ovviamente.Tom che prima guardava in terra, quasi rassegnato all'eterna tristezza, alzò lo sguardo, vide il riso e nei suoi occhi balenò una luce di speranza. Forse si era ricordato di quanto Bill lo conoscesse e comprendesse bene, forse aveva capito che sarebbero sempre stati insieme, persino in mezzo alla tempesta più tormentata. Forse si era semplicemente reso conto che se avesse cercato aiuto in Bill, l'avrebbe trovato.
Si sedette e lo guardò, abbozzò un sorriso, senza impegno, senza sforzarsi, solo perché sentiva di farlo. Magari non era un sorriso a trentadue denti, ma era vero.Aveva sperato a lungo in uno di quei sorrisi, un sorriso genuino, un sorriso felice. Per quell'attimo nel quale Tom sorrise, Bill sentì che era riuscito ad alleviare almeno un po' tutto il dolore che il fratello sopportava. Un attimo, solo uno. Un minuscolo lasso di tempo che però fece sì che Bill si sentisse minimamente importante per il fratello. Un minuscolo lasso di tempo che fu per Bill come una sorta di redenzione da quello che gli aveva fatto. Bill non sapeva quanto bene stava facendo a Tom, non sapeva quanto lo stava aiutando, quanto lo stava facendo sentire al sicuro. Non sapeva quanta importanza aveva nella vita del fratello, non se ne rendeva conto.
I due non si sentivano indispensabili, eppure insieme, sentivano l'uno l'importanza dell'altro. E questo gli bastava. Gli era sempre bastato.Spazio autori.
Ciao a tutti! Spero che, ancora, la storia sia di vostro gradimento. Scusate se ho scritto poco, ma non ero molto concentrata. Buona lettura🤘
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Noi due contro il mondo (Twins Kaulitz)
Teen FictionBill e Tom Kaulitz sono gemelli, molto più diversi di quanto non si possa pensare. Viso uguale e caratteri opposti. Sono due, sempre insieme contro un mondo crudele che cerca di distruggerli. Sono due, folli nella loro poesia.