Tornarono a casa. Tom salì velocemente le scale e si rinchiuse nella sua stanza, gli occhi rossi che ancora trattenevano quelle dolorose lacrime di rabbia.
Bill non parlò, non cercò di fermarlo, si limitò a un'attenta osservazione del gemello. Poi salì anche lui le scale.
Percorse il corridoio, passo davanti alla porta della stanza del fratello. Una fitta allo sterno, faticava a respirare regolarmente, un senso di pesantezza, angoscia, sofferenza, lo opprimeva. Guardò quella porta chiusa ed entrò nella stanza adiacente."Cazzo... Come ho fatto ad essere così stupido, egoista..?! Come ho fatto a farmi convincere che lui sarebbe stato bene, che una volta tornato saremmo stati tutti meglio?! Stupido..."
Si sedette sul letto, pensando a cosa dire al fratello, per riappacificarsi, per farlo stare meglio. "Ma lui non vuole stare meglio..." Sentiva il cuore rimbombare nel petto, un enorme dolore, il respiro pesante. Avrebbe solo voluto parlare al fratello, spiegargli le cose come stavano, ma entrambi lo sapevano già benissimo. Entrambi sapevano che Tom stava male a causa sua. E allora avrebbe solo voluto tornare indietro nel tempo, per non andarsene, per restare accanto a Tom. Ma non poteva.
Fece un espiro profondo, cercando di liberarsi di quel senso di pesantezza, invano. Doveva risolvere le cose tra di loro, per Tom.Il cellulare squillò, era in messaggio da parte di Müller.
-Ci vediamo oggi pomeriggio, ricordi?
Bill lanciò il telefono sul letto, senza rispondere. Si alzò e uscì dalla stanza. Per un attimo si fermò davanti alla porta del gemello, si fece coraggio e... Niente. Avrebbe voluto bussare, avrebbe voluto che il fratello gli aprisse, avrebbe voluto sapere se stava bene. Ovvio che no. Non stava bene.
Oltrepassò la porta, scese le scale e uscì.-Chi è..?
-Io, aprimi.
-Louise?
-No stronzo, Bill.
-Che vuoi??
-APRIMI.
Si sentì un sospiro, poi Georg spense il citofono, aprì il portone. Bill entrò. La porta era chiusa, lui bussò, attese.
-Allora, che v-
-Adesso tu mi spieghi...
Georg roteò gli occhi scocciato, fece un'espressione di schifosa innocenza, come se non avesse fatto nulla, eppure qualcosa l'aveva fatta...
-Non capisco di che parli Bill...-Invece sì, capisci eccome, quindi spiega.Tutto. Spiegami perché.
Georg guardava Bill, ancora con quella maschera da innocente, quasi spiazzato, come fosse vero...
-Senti Bill, non capisco cosa dovrei spiegarti. Se vuoi entrare, a parlare in modo tranquillo, bene. Sennò vattene.
Bill lo guardò negli occhi a lungo, fissando quelle smorfie di sufficienza del bassista, che in effetti sperava che Bill decidesse di andarse.
-Entro. Mi fai strada?Georg, sempre con una smorfia in volto e quella sfumatura di innocenza stampata nella voce, fece entrare Bill in casa e chiede la porta.
-Certo, parliamo.Spazio autori
Ciao a tuttiiii! Spero che la storia continui ad appassionarvi. Scusate per la mia assenza e per il capitolo breve, ma ultimamente sono spesso insoddisfatta da ciò che scrivo, perciò non sto più scrivendo molto e al posto mio sta scrivendo quasi sempre l'altro scrittore della storia. (Il mio migliore amico) perciò lo ringrazio tanto...
Adioss🤘
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Noi due contro il mondo (Twins Kaulitz)
Fiksi RemajaBill e Tom Kaulitz sono gemelli, molto più diversi di quanto non si possa pensare. Viso uguale e caratteri opposti. Sono due, sempre insieme contro un mondo crudele che cerca di distruggerli. Sono due, folli nella loro poesia.