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È passata una settimana dal concerto so che Nic ha finito anche il tour e che probabilmente sia tornato a Roma ma io ancora non sono riuscita a vederlo.
Comunque mi continuo a vedere il video di quando canto con lui davanti a pochi metri da me e non riesco a capire come ho fatto ad avere tutta quella sicurezza davanti a lui bah.
Con Camilla ci sentiamo tutti i giorni e ci siamo messe d'accordo per domani mattina che prima del lavoro ci becchiamo a far colazione.
Sono in negozio con Priscilla che stiamo lavorando.

Pri:- Giuliè io vado nel magazzino che devo sistemare alcune cose ci pensi te qua?- mi chiede mentre si avvia verso il magazzino

-si certo tranquilla- le urlo vedendo che ormai è già sparita.

Sono sulla scala che sto sistemando una scatola che non vuole entrare al suo posto.
Sento la campanella suonare ma essendo girata di spalle non vedo chi è.

-arrivo subito mi dia un minuto..- dico a quella persona cercando di sistemare sta scatola.
-li mortacci tua ao, vabbè a te ce penso dopo..- mi rendo conto di aver parlato ad alta voce quando sento una risatina della persona che è entrata.
Faccio finta di niente e scendo la scaletta su cui ero.

-ecco..- mi blocco nel momento in cui mi giro perché davanti mi ritrovo niente de meno che il famoso Adriano Cassio nonché migliore amico di Niccolò.

Adriano:- ehm tutto bene?- mi chiede sventolandomi davanti la mano vedendo che mi sono bloccata.

-ehm.. sisi tutto bene, allora posso aiutarti?- mi riprendo cercando di far finta di avere una persona normale davanti.

Adriano:- si mi servirebbe un completo né troppo elegante e né troppo sportivo- si gratta la nuca un po' imbarazzato.

-si certo vieni con me e vediamo che possiamo fare- mi giro prendendo dei lunghi respiri per poi andare a prendere un paio di jeans lunghi scuri, una camicia bianca semplice e una giacca nera semplice.

-ecco prova questi e vedi come ti vanno- glieli porgo sorridendogli.

Adriano:-vado a provarli subito- mi rivolge un sorriso e mentre li prende vedo che posa il suo sguardo sui miei due tatuaggi che ho all'interno delle due braccia.
Rialza lo sguardo su di me sorridendomi per poi andare nel camerino a provarli.
Mi lascio andare sulla sedia respirando a fondo perché non mi ero preparata a questa cosa sinceramente ma probabilmente sapendo che Priscilla è la proprietaria conoscono anche il negozio.
Vedo che esce dal negozio contento e mi raggiunge.

Adriano:- andavano benissimo e mi hanno convinto quindi li prendo- mi sorride convintissimo fiero.

-ok allora andiamo in cassa- mi alzo raggiungendo la cassa per poi farlo pagare.

Adriano:- beh grazie mille per avermi aiutato non ce l'avrei fatta da solo- mi sorride sincero.

-tranquillo non ringraziarmi è il mio lavoro e mi fa piacere- sorrido imbarazzata guardandolo.

Adriano:- beh ora scappo grazie ancora- si avvia verso la porta per poi fermarsi e rigirarsi verso di me -ah e comunque belli i tatuaggi- ride per poi uscire dal negozio e rimango lì imbarazzatissima con lo sguardo verso la porta.
La giornata passa tranquillamente che arriva fine del turno.

Pri:- che ne dici se sabato sera esci con me e con il mio ragazzo e i loro amici?- mi si avvicina mentre sto sistemando alcuni vestiti.

-ehm si va bene, dove ci incontriamo?- faccio finta di non sapere chi è il suo ragazzo e gli amici di lui perché sennò non reggo giuro.

Pri:- ci incontriamo tutti al parcheggio perché ormai quello è il loro posto da quando erano piccoli-

La guardo con gli occhi un po' spalancati perché lo so benissimo e mi sto sentendo male lo giuro ma cerco di trattenermi.

-si va bene a che ora?- mi muovo freneticamente cercando di non pensarci.

Pri:- per le 21.30 va bene per te?- mi guarda cercando di capire il mio comportamento ma non mi chiede nulla fortunatamente quindi o fa finta di niente o non vuole risultare impicciona.

-si va bene, posso portare un'amica?-

Pri:-si certo più siamo e meglio è- mi sorride e poi continua -comunque è finito il tuo turno e puoi andare a casa- guardo l'ora e vedo che in effetti il mio turno è finito.

Prendo la mia roba e saluto Priscilla per poi andare verso la fermata del bus perché indovinate un po'? Chi ha 27 anni ha la patente ma non ha la macchina? Eccomi qua presente.
Arriva il bus ci salgo e mi vado a sedere mi metto le cuffiette nell'orecchie e faccio partire le canzoni di Nic e riportami con la mente a quella sera del concerto e a quegli occhi magnetici che non si staccavano dai miei mentre cantavo.
Arrivo a destinazione scendo ma al posto che andare a casa vado al parcheggio e mi siedo su un muretto pensando a quella bambina che veniva esclusa da tutto e da tutti e pensando a come quel ragazzo pieno di tatuaggi mi sia entrato dentro al cuore.
Mi scende una lacrima e vedo il telefono squillare vedendo il nome di Camilla e accetto la chiamata.

Al telefono:

Cami:- ehi amica allora come te la passi?-
-ciao amica tutto bene tu?- cerco di non farle capire nulla.
Cami:- Mh dal tono non sembra ma faccio finta di crederti mi dirai domani, io tutto bene allora ci vediamo domani mattina?-
-si ci vediamo per le 8.30 al bar in centro-
Cami:- va bene a domani allora-
Ci salutiamo e chiudiamo la chiamata.

Scendo dal muretto e mi avvio verso casa mia aspettando il domani.

Comunque con te. (Ultimo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora