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Ed eccoci qua è arrivato il fatidico giorno del pranzo con i genitori di Nic, dire che sono in ansia è poco ma vabbè, dopo quel giorno la mattina dopo abbiamo fatto colazione insieme e poi lui è andato in studio e io al lavoro, ma è l'ultima volta che ci siamo visti perché poi tra vari impegni non siamo riusciti più a vederci ma comunque ci siamo sentiti ogni giorno.
Comunque afferro il telefono e chiamo Camilla.

Cami:- eccola qua l'ansia fatta a persona..- rispondo dopo due squilli facendomi ridere -de cosa hai bisogno?..-

-non so che diavolo mette pe anda dai genitori de Nic e so pure in ritardo..- sbuffo andando avanti e indietro nervosa.

Cam:- beh poi mettete un vestito che arriva sopra le ginocchia e sotto un paio de collant con un paio de stivali e fatte i boccoli..-

-sei un genio m'hai salvato io non so come fai a risolvere in due secondi prima o poi me lo dovrai dire..- sorrido soddisfatta tirando fuori un vestitino colore blu notte.

Cami:- semplice non so io che devo anna a conosce i genitori der mi ragazzo..- mi prende per il culo.

-sese prima o poi nun te preoccupa che toccherà anche a te..-

Cam:- se vabbè comunque come stai?..-

-come sto? Sto in ansia, non vedo l'ora de vede Nic ma ho paura de non piace ai suoi..- sospiro buffando.

Cami:- nun te preoccupa che è impossibile che non piaci e poi pensa che appunto rivedrai Nic..-

-pe er momento è l'unica cosa positiva che finalmente lo rivedrò, comunque grazie ma ora me vado a prepara che poi mi avvio, ciao amica..- e chiudo non dandole il tempo di ribattere.

Mi vesto velocemente mi faccio i boccoli in 5 minuti che non so come ci sia riuscita e non so che cosa ne è uscito e mi avvio.
Vado a piedi perché praticamente casa dei genitori di Nic è quasi vicino alla mia quindi mi faccio due passi.
Ormai siamo a fine ottobre e domani visto che entriamo nel 1 novembre devo andare anche a trovare mamma e papà al cimitero, ma cerco di non pensarci e di pensare a questa giornata.
Immersa in questi pensieri mi accorgo di essere arrivata così passo dopo passo sento il battito aumentare finché non arrivo alla porta di casa.
Prendo un respiro molto profondo e schiaccio il campanello.
Rimango in attesa che qualcuno venga ad aprirmi e nel frattempo per calmarmi inizio a dondolarmi su me stessa abbassando lo sguardo.

Nic:- finalmente sei..- e si blocca guardandomi da testa a piedi per poi ritornare al mio sguardo.

-è assodato che prima o poi tu me voi morta..- metto una mano sul cuore e alzo lo sguardo.

Come alzo lo sguardo mi incanto nel guardarlo perché come sempre è più che perfetto ma oggi ha una luce negli occhi diversa dal solito più brillante.
Mi concentro sui suoi vestiti, sopra ha una camicia nera aderente a manica lunga e sotto ha un paio di jeans strappati chiari e le sue scarpe da tennis.
Non mi puoi fare questo però Nic e che cazzo.

Nic:- ma quanto sei bella piccolè?..- mi guarda sorridendo per poi tirarmi nelle sue braccia.

-mai quanto te..- sorrido stringendolo a me inspirando il suo profumo di cui non mi stancherò mai.

Nic:- tu non poi vestitte così non va bene pe la mia sanità mentale..- sbuffa nascondendo il suo viso nell'incavo del mio collo lasciandomi dei baci umidi.

-sapessi quante volte me l'hai fatta perde tu la sanità mia mentale..- gli sussurro sorridendo.

Nic:- beh comunque ciao eh..- mi prende il viso fra le mani guardandomi dritto negli occhi.

- ciao anche a te..- gli sorrido da stronza guardandolo.

Stiamo lì a guardarci non so per quanto tempo finché non resisto più e mi alzo in punta di piedi appoggiando le mie labbra sulle sue.
Come sempre le sue labbra sono sempre pronte ad accogliere le mie e in questo bacio ci stiamo trasmettendo la mancanza che abbiamo avuto in questi giorni senza bisogno di parlare.

Nic:- sarai tu che farai morì me se fai così..- si stacca appoggiando la sua fronte alla mia guardandomi tenendomi il viso fra le sue mani.

Non faccio in tempo a rispondere che sento dei passi alle spalle di Nic.

Anna:- tesoro chi era alla porta?..-

Ed eccola qua signori e signori la donna che ha messo al mondo un esemplare di Niccolò.
Mi stacco imbarazzata da Nic e lui invece si sposta al mio fianco rivelando la mia figura.

Nic:- ma lei è la mi ragazza Giulia, Giulia lei è mi madre Anna anche se penso che tu la conosci a già..- mi guarda ridendo lanciandomi questa frecciatina.

-piacere di conoscerla signora Anna io sono Giulia..- sorrido imbarazzata allungandole la mano non prima di aver fulminato con lo sguardo Nic che se la sta ridendo per la scena.

Anna:- oh ti prego dammi del tu e vie qua va..- e mi tira tra le sue braccia facendomi sentire un po' confusa.

Dopo l'incertezza iniziale mi lascio andare nel suo abbraccio che sa di materno e io cerco di non piangere e mi godo questo abbraccio.

Vale:- ao Nic chi era?..-

Mi stacco dalle braccia di Anna vedendo dietro di lei i due fratelli di Nic e non posso notare che la bellezza è proprio di famiglia.

-piacere sono Giulia..- sorrido allungando la mano verso di loro e conosco anche loro ma meglio che non dica niente.

Vale:- a ora capisco sei la piskella de mi fratello..- mi squadra da testa a piedi -ao Nic te la sei scelta proprio bene eh..- si rivolge al fratello per poi ritornare su di me -comunque piacere Valerio..- mi sorride stringendomi la mano.

Nic:- ao vacce piano eh..- mi si affianca mettendomi un braccio dietro al collo.

Lollo:- cerca de non fa er geloso che non ce ne è bisogno..- lo rimprovera per poi guardare me -piacere mio Lorenzo, e scusalo a Vale pe i modi ma ha ragione quando dice che sei na bella ragazza..- mi sorride gentilmente allungandomi la mano.

-oh non ve preoccupate su pe giù avemo la stessa età e de conseguenza non me impressiono de sti modi..- sorrido guardandolo -comunque piacere Giulia..- gli stringo la mano.

Sento un'altra presenza nella stanza dal momento che Anna è andata in cucina e mi giro verso le scale e vedo che c'è Sandro il papà dei ragazzi che mi sta squadrando da testa a piedi e capisco dal suo sguardo che non mi vede di buon occhio.

Anna:- ragazzi è pronto a tavola..- ci urla dalla cucina.

Così tutti insieme ci dirigiamo in cucina sedendoci a iniziando a mangiare.

Comunque con te. (Ultimo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora