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Anna:- te chiedo scusa da parte de mi marito..- sento che arriva da dietro per poi mettersi affianco a me.

-Anna non mi devi chiedere scusa, io capisco che vuole proteggerlo perché ha paura di vederlo soffrire come è già successo e davvero lo capisco, ma quello che non sopporto è che qualcuno mi giudica senza avermi conosciuto un minimo tutto qua..- sospiro affranta alzando gli occhi al cielo.

Anna:- ora capisco perché mio figlio si è innamorato di te e ti sta difendendo in questo momento a spada tratta con suo padre..- mi sorride guardandomi -sei una ragazza semplice che gli hanno strappato via i genitori troppo presto, che è dovuta crescere in fretta e da sola e che si è tirata su da sola con le proprie forze diventando una guerriera..-

-così però me fai piagne eh..- tiro su con il naso stando in una valle di lacrime.

Anna:- si vede già da primo impatto che non sei la ragazza che sta insieme a mio figlio per i soldi, perché si vede che sei semplice e vedo come guardi mio figlio, lo guardi con occhi innamorati come se fosse la cosa più bella di sto mondo e vedo che lui ti guarda nello stesso modo e di questo ne sono felice che ha affianco una ragazza come te..-

-Anna io sono innamorata di tuo figlio, io gli darei la vita se li servirebbe, perché tuo figlio mi fa sentire amata e protetta, ed è quello che io cercavo nella mia vita, un ragazzo che mi amasse e che mi dimostrasse affetto nei miei confronti perché ne avevo bisogno e tuo figlio me lo dimostra ogni giorno che passa e non potrei essere piu felice, io a tuo figlio gli devo tutto perché davvero mi ha salvato la vita..-

Anna:- mi dispiace per i tuoi genitori davvero non pensavo che avessi vissuto questo trauma, avevo capito che avessi vissuto qualcosa di brutto perché ti si legge negli occhi ma non pensavo che avessi vissuto questa esperienza..-

-ti ringrazio davvero, è vero purtroppo mi si legge negli occhi che c'è qualcosa che non va perché purtroppo non riesco a nasconderlo, ma come si dice sono cicli della vita no? Io purtroppo ho visto morire letteralmente mio padre tra le mie braccia e mia mamma in un incidente stradale ed io ero con lei in macchina quel giorno solo che io ne sono uscita intatta mentre lei no..- sospiro guardandola negli occhi -e molte volte mi do anche la colpa perché magari potevo fare qualcosa di più e tutte queste cose ma stando con Nic sto imparando a non colpevolizzarmi più di tanto perché se le cose sono andate così è perché dovevano andare così..-

Anna:- sei più matura della tua età e davvero mio figlio è molto fortunato ad averti ma promettimi che ogni volta che lui ti allontanerà magari per la sua gelosia o per la sua paura tu non li darai retta e starai con lui..- mi guarda negli occhi speranzosa.

-purtroppo anche volendo lasciare non ci riuscirei perché ormai lui ha tutto di me e non riuscirei più a star lontano da lui, bisogna vedere lui se non si allontanerà da me..-

Anna:- fidate che non lo farà, e se lo farà sarà  proprio un cretino..- mi sorride tranquillizzandomi.

Nic:- fidate ma che non ce ne sarà bisogno..- la guarda abbracciandomi da dietro.

Anna:- lo spero per te..- gli sorride -comunque vado a vedere com'è la situazione dentro..- ci sorride per poi sparire all'interno della casa.

Mi appoggio con la schiena al petto di Nic e la testa sulla sua spalla appoggiando le mie mani sulle sue.

Nic:- stai meglio piccolè?..- mi chiede stringendomi appoggiando il mento sulla mia spalla.

-si ora sto un po' meglio grazie..- sospiro per poi girarmi con tutto il corpo guardandolo negli occhi -dentro com'è la situazione?..-

Nic:- tranquilla dentro è tutto apposto papà ha capito de ave sbagliato anche perché hanno preso le tue difese anche gli artri due..- sorride appoggiando la fronte alla mia circondandomi la schiena con le braccia.

-scusame pe la scenata che ho fatto ma è da quando m'ha visto che me guardava male e non ce l'ho più fatta dopo quello che m'ha detto..- sospiro circondandogli il collo con le braccia.

Nic:- non sei tu quella che deve chiede scusa quindi non preoccupate davvero..- mi sorride cercando di tranquillizzarmi.

-sappi che comunque io amo tua mamma, è una donna stupenda..- gli sorrido mettendogli le dita nei capelli.

Nic:- non avevo dubbi che ti sarebbe piaciuta mamma..- mi sorride -comunque sappi che più tardi ci incontriamo con gli altri al parcheggio che ve devo di na cosa..- mi sorride furbo.

-e a me non me là poi anticipa?..- li faccio il labbruccio e gli occhi dolci.

Nic:- no me dispiace ma dovrai aspetta insieme all'artri..-

-uffa che palle non è giusto però..- faccio il labbruccio guardandolo -te ringrazio pe tutto e sappi che anche se nun te lo dico spesso ti amo tanto..- gli sorrido felice.

Nic:- e invece si..- mi sorride da stronzo -e nun me devi ringrazia lo sai, e ti amo tanto anche io piccolè..- mi sorride anche lui guardandomi e io potrei morirci in quello sguardo -ora però meglio rientrare..- mi accarezza la guancia dolcemente.

Prima di rientrare però mi alzo e li do un bacio a stampo che lui non tarda ad approfondire.
Dopo esserci staccati rientriamo in casa mano nella mano e vedo suo papà venire verso di me.

Sandro:- ti prego di scusarmi, ho sbagliato a giudicarti senza conoscerti e mi dispiace per quello che hai passato, quindi possiamo ricominciare da capo?..- mi chiede guardandomi pentito negli occhi.

-certo non si nega nessuno una seconda possibilità..- gli sorrido allungandogli la mano che lui stringe.

Così passiamo il resto del pomeriggio un po' più sereno ridendo e scherzando e raccontandomi degli aneddoti divertenti su Nic.

Comunque con te. (Ultimo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora