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Capitolo 48:

Ed eccoci qua oggi è il 25 Gennaio ebbene si il giorno in cui Nic deve partire.
Ma facciamo un riassunto, la sera di capodanno una volta che poi ci siamo staccati dal bacio abbiamo fatto gli auguri ai nostri amici ma poi siamo scappate subito a casa e potete immaginare quello che è successo, abbiamo consumato il nostro amore più volte fra le lenzuola finché non ci siamo addormentati abbracciati.
Da quel giorno poi è filato tutto liscio, ognuno ha preso la sua solita routine ma non sono mancate le serate al parcheggio o le uscite con Nic solo noi due, è filato talmente tutto liscio che il tempo è volato ed è arrivato il giorno della partenza, fortunatamente però parte stasera e abbiamo tutto il giorno per passarlo insieme.
Come immaginavo stanotte non ho chiuso occhio anzi ho passato tutta la notte a guardarlo dormire e lo sto guardando tutt'ora nonostante ormai è mattina.
Anche se so che dopodomani lo rivedrò ma essendo abituata a vederlo tutti i giorni mi farà strano non vederlo domani e già so che ne sentirò la mancanza e starò una merda ma sorvoliamo.
Mentre il suo braccio è attorno alla mia vita, mi avvicino con le dita e traccio i lineamenti del suo viso cercando di non svegliarlo memorizzandoli in mente anche se ormai li so a memoria.
Non c'è visione più bella di questa in cui dorme con i ciuffi sparsi sul cuscino e l'espressione serena di un bambino.
Gli lascio un bacio lieve sulla fronte e scosto il suo braccio per poi alzarmi e andare in cucina per preparare il caffè facendo ormai come se fosse casa mia visto che ormai passo più tempo qua da Nic che da me.

Nic:- buongiorno piccole..- mi risveglia dai miei pensieri la sua voce facendomi girare verso di lui.

-buongiorno a te Nic..- gli sorrido vedendolo appoggiato allo stipite della porta.

Nic:- sai me potrei abitua a sta visione de te che gironzoli pe casa mia..- mi sorride guardandomi bene.

-e a me potrebbe nun dispiacemme vedette de prima mattina..- contrabatto sorridendo cercando di non far trapelare nulla del mio stato d'animo.

Ma si sa Nic è coso bravo a capire le persone specialmente a capire me che ormai per lui sono un libro aperto e non li sfugge niente ai suoi occhi quando si tratta di me.

Nic:- piccole che so sti occhi spenti?..- mi raggiunge prendendomi il viso fra le mani guardandomi..

-nulla Nic nun preoccupatte..- cerco di divincolarmi dalla sua presa ma lui non me lo permette.

Nic:- dime che succede amò pe favore, sai che nun voglio vedette così..- e appoggia la fronte sulla mia.

-niente Nic è che stanotte nun ho dormito pe niente sapendo che stasera tu devi parti..- sospiro guardandolo appoggiando le mie mani sul suo petto.

Nic:- mica vado dall'artra parte der mondo..- cerca di sdrammatizzare facendomi sorridere -e poi esiste sta cosa che se chiama telefono lo sai ve?..- mi chiede retorico facendomi ridere.

-si esiste er telefono ma tu sarai tarmente preso che giustamente nun avrai tempo manco de prendello in mano..-

Nic:- nun lo di manco pe scherzo perché pe te troverò sempre un modo pe sentitte..- mi sorride cercando di infondermi tranquillità ma lo sa an he lui che non sarà così.

-Nic lo sai anche tu che nun sarà così visto che ce sei già passato e le prove iniziamo presto e finisco tardi..-

So che sembro una bambina e so che sto facendo tutto sto casino per niente visto che comunque dopodomani lo rivedrò ma pensare che domani dovrò stare senza di lui non mi fa stare bene specialmente sapendo che non riuscirò a sentirlo anche se lo dice il contrario.

Nic:- fa nulla troverò er modo de sentitte..- mi sorride convinto per poi appoggiare le labbra sulle mie.

Stringo i pugni della sua maglietta attirandolo di più a me per poi sentirmi sollevare dalle cosce e appoggiarmi sul ripiano della cucina.
Rimaniamo lì a baciarci perdendo la cognizione del tempo finché a risvegliarci è il rumore del caffè che sale.

Comunque con te. (Ultimo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora