7 - Rick

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Ero a casa mia, continuavo a pensare a lei, a quel bacio e a quanto fosse dannatamente bella in quel vestitino bianco, era una apparizione divina. Quel cretino di Dan che le girava intorno, non la meritava, lei era troppo per lui. La verità era che lei era troppo per tutti, persino per me! Se solo non fosse stata la sorella di Andy, se solo non fosse stata la mia Gini, quella adorabile ragazzina che avevo sempre dietro ed alla quale tenevo tantissimo, non credo che me la sarei lasciata scappare, ma lei non era una scopata da collezionare, lei era da amare.

Le mie difese iniziarono a vacillare dal giro in moto, quanto avrei voluto baciarla, quanto avrei voluto dirle "sono pazzo di te", ma non potevo! E poi c'era l'ostacolo Serena, sapevo quello che pensava su di me ed in parte aveva ragione, ma solo in parte, perché per me, Gini era speciale e forse proprio per questo la evitavo come meglio potessi, ma oggi sono crollato. Era troppo bella!

Da quando era andata via, la festa mi era iniziata a sembrare noiosa, Cloe non la sopportavo più, si atteggiava da padrona di casa, a casa mia! Stavo facendo finta di divertirmi, quando ad un tratto mio padre prese da parte me ed Andy e ci informò di un fatto appena accaduto.

Phil aveva chiamato dicendo che Tom e Diana erano morti in un tentativo di rapina finito male e che Gini era rimasta ferita e priva di conoscenza. Mi si fermò il cuore, Andy era rimasto impietrito per lo spavento, non parlava più. Era incredulo. A quel punto chiesi a mio padre dove si trovasse Ginevra, il mio unico pensiero fu quello di andare da lei.

"Se non te la senti, ci penso io a lei!" dissi guardando Andy visibilmente scioccato e poi corsi in camera a cambiarmi. Mentre Andy cercava di capire cosa fosse successo, i miei genitori ponevano fine alla mia festa di compleanno, non c'era più alcun motivo di fare festa.

Alla fine Andy decise di venire con noi, era ancora scioccato, nel tragitto, in macchina, da casa mia all'ospedale ripeteva solo: "Ed ora che ne sarà di noi? Di lei? Il prossimo anno andrò al college, come farà? Come faremo?"

Mio padre lo rassicurò dicendo che ci avrebbe pensato lui a loro, che era un accordo preso con Tom molti anni fa, gli disse che Gini non saprebbe rimasta da sola e che loro avrebbero avuto una famiglia, noi saremmo stati la loro famiglia!

Quando arrivammo, avevano appena finito di operarla per rimuovere il proiettile nel braccio. Aspettammo nella sua camera, quando la portarono su dalla sala operatoria, Andy si era addormentato sulla poltroncina mentre io ero rimasto sveglio. Dormiva profondamente, rimasi seduto accanto a lei per tutta la notte. Avevo pianto, i miei occhi erano gonfi e lucidi, dalla finestra socchiusa entrava pocaluce, doveva essere mattina presto. Quando Gini aprì gli occhi, il mio cuore si fermò, aveva uno sguardo disorientato ed impaurito, la prima cosa che feci fu quella di abbracciarla forte, lo ammetto, avevo avuto paura di perderla.

Fu in quel momento che anche Andy si svegliò, ci vide e disse con un filo di voce: "Gini devo dirti una cosa..."

Non riuscì a finire la frase, le lacrime uscirono dai suoi occhi, era la prima volta che lo vedevo piangere in questo modo, potei leggere la disperazione nel suo volto. Credo che Gini avesse capito, solo guardandolo, quello che Andy stesse provando a dirle ed urlò, urlò così forte fino a che la sua voce sparì. Non potevo fare nulla per farla stare meglio, la strinsi forte a me cercando di farla calmare senza farle male al braccio e la coccolai come facevo quando era più piccola. Lei in risposta si aggrappò a me con un fare disperato.

Appena si fu calmata mio padre accompagnò nella sua stanza l'ispettore, il questore ed il prefetto, mancavano solo il sindaco, il governatore ed il presidente degli Stati Uniti! Gini era aggrappata a me, non mi lasciò andare via ed io rimasi vicino a lei molto volentieri. L'ispettore ci informò che fu un tentativo di rapina finito male. Un ubriaco era in cerca di soldi facili per comprarsi da bere. Tom fu il primo ad essere colpito, poi fu la volta di Diana, lei fece da scudo tra Gini ed il proiettile, attualmente loro erano lì per prendere anche la deposizione di Gini la quale disse di non ricordare praticamente nulla eccetto che una scritta, Angel, ma non fu in grado di dire se fosse un tatuaggio o una scritta su un indumento.

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