21 - Gini

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Quando la sveglia suonò, mi sembrò di essere andata a dormire solo pochi istanti prima. Il suo maggiordomo era in cucina a supervisionare la preparazione della colazione, dopo aver indossato una maglietta di Rick scendemmo a mangiare. Quando entrammo in cucina la cuoca stava preparando dei pancake con frutta fresca, sciroppo d'acero e succo d'arancia appena spremuto.

"Buongiorno signorino, ho visto che ha avuto ospiti la scorsa notte – disse Al, il maggiordomo di casa Perkins – e presumo che il vestito in soggiorno, insieme alla sua camicia, sia della signorina Zimmerman. La signorina ha il cambio o devo riprenderle il vestito? È decisamente sgualcito. Vuole che glielo faccia stirare?"

Volevo morire, penso di essere diventata di tutte le sfumature di rosso possibile, non mi ero ricordata che avevamo iniziato a spogliarci in soggiorno. Mangiai in fretta e tornai in camera per cambiarmi. Lo ammetto non fui educata, me ne andai senza salutare, ma mi vergogna votroppo. Mentre eravamo in macchina per andare a casa mia, per prendere il mio cambio, dissi: "Che figura di merda! Chissà cosa avrà pensato quando ha visto i nostri vestiti in soggiorno!"

"Che ti importa? A casa mia faccio quello che voglio, non devo chiedere il permesso al mio maggiordomo per fare l'amore con la mia ragazza!"disse.

Una volta a casa mi feci una doccia al volo e preparai una sacca con un paio di cambi. Quando raggiunsi Rick in soggiorno stava parlando con Andy. Parlavano del viaggio di fine anno ed Andy stava valutando se aggregarsi o meno.

Tornati in macchina, Rick chiamò i suoi per informarli che sarebbe arrivato per pranzo. Dopo circa un'ora eravamo arrivati. Non ci eravamo detti molto in macchina.

"Sei stranamente silenziosa" disse...

"E se Al avesse chiamato i tuoi per dirglielo?" dissi preoccupata.

"Tranquilla, si è sempre fatto i fatti suoi. Non devo rendere conto a lui di quello che faccio a casa mia e poi, mio fratello ha fatto di peggio, fidati, non ha detto mai nulla, non vedo perché ora dovrebbe essere diverso" disse provando a tranquillizzarmi prendendomi la mano e tenendola stretta.

Quando arrivammo salutai nervosamente i suoi genitori ed i suoi nonni.

"Tesoro mio che bella sorpresa, non ti aspettavamo, ma sei sempre la benvenuta! - disse la nonna abbracciandomi - vieni ci sono altri ospiti, ti ricordi di Jane e Will O'Neill? E lei è Kate, la loro figlia, penso che vi siate già incontrate, o mi sbaglio?"

Kate? Certo che la conoscevo, la conoscevo anche troppo bene, era la stessa che vidi mesi prima alla gelateria ed era la ragazza con cui Rick aveva perso la verginità, era lì davanti a me. Fu un colpo vederla nel suo soggiorno! A questo punto avrei preferito che Al avesse detto loro quello che fosse successo la notte scorsa!

Dopo i saluti di cortesia arrivò il momento delle frasi inutili tipo: quanto sei cresciuta, oppure quanto somigli a tuo padre e poi mi porsero le loro condoglianze per la perdita dei miei. Anche Kate si unì alle loro condoglianze ma poi aggiunse: "I funerali li odio, scusa se non sono venuta ma sono davvero tristi, tutti che piangono. Tutti con quelle frasi di finto cordoglio quando in realtà non interessa a nessuno. No, decisamente non fanno per me!"

"Hai ragione, ti capisco, andare ad un funerale non è come andare a fare un aperitivo con le amiche. Sono davvero tristi e si, si piange parecchio, specie se il funerale è quello dei tuoi genitori! Hai fatto benissimo a non venire! Anche io, se avessi potuto, me lo sarei risparmiato volentieri, ma mentre la mia assenza l'avrebbero notata tutti, della tua assenza non se n'è accorto nessuno!" Dissi sorridendo, se questa era una sfida, ero pronta.

Dopo il piacevole scambio di battute con quella stronza, la mia attenzione fu catturata da delle foto su di un tavolino. Eravamo noi da piccoli, Christopher e Kelly da giovani, foto dei miei, ed altri momenti divertenti che appartenevano ormai al passato, ricordavo quasi ogni singolo scatto, quanti ricordi. Non me ne resi conto ma Kate era lì.

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