46 - Rick

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Quella mattina mi svegliai senza averla accanto, ma ero finalmente contento.

Non era stato un sogno, non era stato solo un momento di debolezza, ci eravamo fatti delle promesse, ci eravamo perdonati, eravamo pronti a ricominciare o almeno così credetti.

Quando scesi per colazione c'era uno strano mutismo generale, immagino che volessero chiedere qualcosa, sapere cosa fosse successo, ma prima di dire qualsiasi cosa, io dovevo assolutamente parlarle.

Quando la raggiunsi, era con Lola e Serena in giardino, facevano colazione mentre degli altri non c'era ancora traccia. Fu in quel momento che le consegnarono i fiori. Non mi ero reso conto di averle preso troppi palloncini! Ma nel complesso facevano un bell'effetto sorpresa. Gli orsacchiotti erano bruttini ma forse mi avrebbe anche potuto perdonare per questo.

"E questi? O cielo, chi te li manda? Dai fammi leggere il bigliettino, saranno certamente di Ian!" Disse Lola.

Chi diamine è Ian? I fiori erano i miei, non di questo Ian!

"Ma che romanticone, sentite cosa ha scritto:


L'amore è la più saggia delle follie...

L'amore non guarda con gli occhi ma con l'anima...

Ho rubato le parole a Shakespeare e, se fosse vivo, credo che converrebbe con me, che questi versi sono perfetti per te!

Buon compleanno mia Regina!


"Non sapevo che tu e Ian foste così intimi!" disse Lola quasi incredula.

"IAN MC GREGOR? State parlando di lui? Allora è vero? A letto è bravo? Dai troia, raccontaci i dettagli!" disse l'arpia gongolante di felicità.

Ammetto che ero basito, diciamo pure incazzato ed incredulo! Non mi aveva detto niente di questo tizio! Ora che faccio? Una scenata, avendone tutto il diritto, o faccio finta di nulla?

"Non sono di Ian, sono del mio ammiratore misterioso, ancora ci sentiamo! Lui è il mio Re ed io la sua Regina! Credo che le nostre anime si appartengano!" disse annusando le rose e con uno sguardo sognante.

Ecco, ora si che si ragiona! Dopo averle raggiunte, il clima ludico da asilo nido, si dissolse magicamente e le due buone fate si trasformarono magicamente i due uccellacci del malaugurio. Quando mi avvicinai le diedi un casto bacio sulla guancia e le augurai buon compleanno.

"Bene ora che hai fatto il tuo dovere, di finto amico premuroso, facci il favore, levati dalle palle!" disse acidamente Serena. Tra me e lei non c'era mai stato un rapporto idilliaco, ma ora era più acida del solito!

"Dovresti farti una bella scopata! Sai, rilassa i nervi e migliora l'umore, ma nel tuo caso, forse, sarebbe inutile, eri insopportabile anche quando facevi sesso!" le risposi a tono!

La frase non fu elegante, ma era un monito per lei per non rompere più di tanto.

Quando arrivarono gli altri, fu il momento dei regali. Andy aveva pensato ad  una macchina nuova, Lola le aveva preso un computer con tutti programmi per registrarecanzoni e altra roba di cui ignoravo l'esistenza Serena le regalò un telefono nuovo, i miei un viaggio per due in Messico, mentre CJ eSteph le regalarono la loro partecipazione di nozze oltre ad set da viaggio, ma ne mancava ancora uno, mancava il mio!

Dopo aver festeggiato a dovere la lieta novella con tutti i brindisi e gli auguri del caso, venimmo a sapere che io sarei stato il testimonementre, mentre lei avrebbe fatto la damigella d'onore, non so bene per quanto parlarono del matrimonio, so solo che ad un tratto interruppi il loro monologo.

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