33 - Rick

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Dopo aver ritirato i bagagli, ci dirigemmo verso l'uscita, c'erano amici, parenti e poi c'era anche una persona che mai mi sarei aspettato di trovare lì, c'era l'amichetto di Gini, che cazzo ci faceva lì? Perché aveva delle rose con sé?

"Mi avevi detto che lui non era con te, te lo avevo chiesto e mi hai detto di no! Gini, ma che..." disse Steve incredulo esattamente quanto lo fossi io.

"Scusa? Che diamine ci fa questo qui? E con un mazzo di rose? Gli hai detto che io non sarei venuto in vacanza? Potresti spiegarmi cosa sta succedendo?" dissi cercando di capire cosa avesse combinato. Che mi avesse mentito era ovvio, ma che cosa c'era tra loro?

"Scusa amico, ma credo che sia io a pretendere delle spiegazioni! - disse Steve facendomi tacere - Ma certo, sono stato proprio un cretino, figuriamoci se ad una come te potesse interessare uno come me! Ti sei divertita ad usarmi per farlo ingelosire? Chissà quanto avrai, o meglio, avrete riso alle mie spalle, pensavo che fossi diversa, ma sei come tutte le altre. Sai, pensavo che quel bacio fosse stato qualcosa di più che un semplice bacio. Ora capisco perché sparivi e ti facevi sentire ogni tanto!"

"Ginevra potresti spiegarmi che cosa sta succedendo? Che significa che vi siete baciati? Quando? La sera che ti sono venuto a prendere a casa di questo tizio mi hai giurato che tra voi non c'era stato nulla!"dissi con un tono un tantino incazzato.

La guardavo mentre continuava a non dire nulla, conoscevo quella sensazione, si sentiva in colpa, quindi quello che aveva appena detto Steve era vero, si erano baciati!

"Non a casa mia, il giorno dopo quando ci siamo visti per salutarci! Non te lo aveva detto? Eppure è stata lei a chiedermi di vederci!"disse Steve incazzato nero.

"Fammi capire, ti sei fatta venire a prendere a casa sua, sei venuta a letto con me ed il giorno dopo sei andata da lui?" non potevo crederci, non era da Gini un comportamento del genere, per quanto potessi averla ferita non era da lei fare una cosa simile.

"No, te lo giuro, non è andata esattamente così... Cioè, ho visto Serena, abbiamo fatto dei giri insieme, poi dopo pranzo... Ti prego perdonami, ero confusa, ero arrabbiata! Rick... io ti amo!" disse piangendo.

"Quindi mi hai usato per farlo ingelosire?" disse Steve con un tono incredulo misto rancore.

"NO!!! Rick non sapeva nulla, sei un ragazzo dolcissimo e sono stata bene è  solo che..." disse provando a scusarsi con lui.

"Sei innamorata di lui!" disse finendo la sua frase e, guardandola negli occhi, gettò il mazzo di rose per terra.

"Come hai potuto? Tu mi hai solo preso per il culo? Tu non hai mai voluto perdonarmi, tu volevi solo... Punirmi! Tutto quello che ci siamo detti in vacanza, quello che è successo, quello che abbiamo fatto...Faceva tutto parte della tua vendetta! Io ci ho creduto davvero. Io ero serio quando ti ho fatto quelle promesse, tieni, non ne ho più bisogno! Ora sono io che ho bisogno di tempo!" le dissi guardandola in un modo che non avevo mai fatto prima e dandole la fedina d'argento che avevo comprato per dimostrarle quanto tenessi a noi.

Salutai J, Serena e me ne andai con mio fratello.

Appena arrivato a casa, informai i miei che, il giorno dopo, sarei partito per Yale, era inutile rimanere a New York, non ne avevo più motivo per rimanere. Quando arrivai all'appartamento, vidi Kate. Non ci eravamo più parlati da quella sera in cui mi aveva distrutto la vita ed ero convinto a non volerl più avere niente a che fare con lei. In quei giorni il telefono era sempre spento, a fine giornata lo accendevo ricevendo tutte le notifiche delle telefonate e dei messaggi da Gini, ai quali decisi di non rispondere, avevo bisogno di tempo per riflettere. Qualche giorno prima dell'inizio delle lezioni, mi raggiunsero J e Andy, alla fine aveva deciso di seguire i corsi a Yale per due motivi, Harvard era troppo lontana da New York e poi con Kitty ultimamente non andava più alla grande.

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