62 - Gini

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Verso le 7 di sera iniziò la terza ed ultima fase della festa. 

Fu in quel momento che mi cambiai con il terzo abito. Era un mini dress, molto mini e molto sexy e più la gonna si accorciava, più il tacco saliva. Credo che a mia suocera sia quasi preso un colpo quando mi abbia vista, beh anche Rick ne fu particolarmente sorpreso.

"Sicura che tu non abbia messo, per sbaglio, la camicia da notte?" disse guardandomi fronte retro con attenzione. Forse avevo esagerato? Ma ormai lo avevo preso.

Finalmente potemmo scatenarci in discoteca fino a circa la mezzanotte. In quelle ore ballammo, ci divertimmo, salutando ospiti ed amici che lentamente andavano via e quando il DJ chiamò l'ultimo ballo, eravamo rimasti in pochi, amici e parenti più intimi, molti dei quali sarebbero rimasti poi a dormire lì.

Finalmente era finita. Ma quello che non ci saremmo mai aspettati fu il bagno dimezzanotte. CJ, J ed Andy colsero Rick alla sprovvista e lo buttarono in acqua. Io non potei fare a meno di ridere a crepapelle mentre assistevo alla simpatica scena di Rick urlava che gliel'avrebbe fatta pagare, ma con mio sommo stupore, quando uscì dalla piscina mi prese e si ributtò in acqua con me.

Non so bene quanta acqua io abbia bevuto e quanti accidenti gli abbiamandato, so solo che, quando provai ad uscire dall'acqua il vestito era totalmente trasparente.

"Non vorrai uscire e mostrare le tue grazie agli ospiti!" disse Rick divertito.

"E cosa dovrei fare secondo te? Dormire in acqua?" dissi continuando a mandargli tutti gli accidenti di questo mondo!

Alla fine Rick mi diede una mano ad uscire mentre Serena mi passava un asciugamano asciutto con il quale avrei potuto coprire le trasparenze. E su questo siparietto di follia si concluse definitivamente la festa.

Una volta in camera, eravamo, finalmente, io e lui.

Noi due soli.

Quando entrammo, notammo che la camera non era come l'avevo lasciata, dopo l'ultimo cambio di abito, ma c'era un qualcosa di "nuovo" sul nostro letto, era un Kit Prima Notte di Nozze...

Oltre al classico spumante con i due calici, fragole con cioccolato e pasticcini vari, c'era anche altro... C'era un cestino di vimini dal contenuto bizzarro. 

Ridemmo a quella sorpresa che ci fecero trovare in camera, i tre imbecilli ci avevano preparato una sorpresa con la S maiuscola ed incuriositi iniziammo a vedere cosa contenesse. Avevano messo un pacchetto dipreservativi con un bigliettino scritto a mano da mio fratello, la scritta diceva "USALI!", poi trovammo delle manette di pelo rosa, un frustino ed uno di quei famosi body futuristici che tanto piacevano a Serena, sapevo che c'era anche il suo zampino, quei tre non avrebbero mai potuto avere un'idea come questa, non da soli! Non era solo colpa dei ragazzi, quella stronza della mia amica era coinvolta, ne ero certa e la biancheria intima ne era la conferma!

Ridemmo per minuti, poi sentimmo le voci da sotto la finestra.

Rick si affacciò al balcone della camera con il frustino tra le mani atteggiandosi un po'...

"Ora, finalmente, le faccio capire chi comanda in questa casa!" disse agitando il frustino mentre la folla lo acclamava.

"Scusa, deve esserci stato un errore, questo è per me! Mentre queste sono per te, per tenerti buono, mentre ti faccio capire chi comanda!!!" dissi in risposta mostrandogli le manette e riprendendomi il frustino.

Quello che accadde dopo fu abbastanza prevedibile, ci amammo per tutta la notte, come se quella fosse la prima volta che io e lui facessimo l'amore. Rividi quell'espressione attenta negli occhi di Rick, la stessa che ebbe quando mi spogliò per la prima volta, attenta ad ogni dettaglio come se volesse memorizzare, in modo indelebile, quei momenti nella sua mente. Ci amammo, ci coccolammo e ci amammo ancora ed ancora, fino ad addormentarci completamente esausti.

Il giorno dopo, uscimmo dalla camera solo dopo mezzogiorno, quando andammo a dormire era quasi l'alba, io non mi sarei alzata nemmeno sotto tortura, ma dovevamo salutare amici e parenti che sarebbero tornati a New York, mentre noi decidemmo di rimanere lì ancora per qualche giorno per poi partire per i sei mesi di viaggio di nozze, sempre alla ricerca del sole e del mare.

Nonostante fossero passati già diversi giorni dal matrimonio, quando uscimmo da casa trovammo una serie di fotografi che ci aspettarono, insieme ad una marea di fan festanti pronti a felicitarsi con noi.

La prima tappa del viaggio fu il Messico, prendemmo in affitto una villa con spiaggia privata, più che una villa avremmo avuto bisogno di un albergo. In realtà prendemmo in affitto una villa su due livelli,dove ogni livello fosse totalmente indipendente tra loro. Anche perché tra guardie del corpo, Lilli e Maria, come minimo, bisognava prendere una casa con 10 stanze. Delimitammo il territorio privato da quello di uso comune ma non fu facile avere la privacy che avremmo voluto. Rimanemmo una settimana per poi partire verso il nord Europa. Aurora boreale e sole di mezzanotte, poi scendemmo verso il sud dell'Europa. Girammo in lungo ed in largo, tra musei, spiagge esclusive e siti archeologici. Poi ci spostammo in Russia, una cultura completamente diversa, affascinati Mosca e San Pietroburgo.

L'Asia e l'Africa ci catturarono con i loro colori e sapori del tutto nuovi. Poi andammo in Oceania: Nuova Zelanda, Fiji, e poi Australia.

Quando arrivammo a casa dei nonni di Rick, erano arrivati tutti, mancavamo solo noi. Quanto arrivammo fummo accolti con festoni e palloncini! Tutta la famiglia si era riunita con alcuni amici di Rick che non poterono venire al matrimonio, decidemmo, quindi, di fare una seconda festa anche lì. Passammo gli ultimi giorni di vacanza in famiglia e poi, come tutte le cose belle, anche quel magnifico periodo finì e tornammo alla vita di tutti i giorni.

Poco dopo essere arrivata a Los Angeles iniziai ad avere dei fastidiosi mal di stomaco. Pensai ad un qualcosa che avessi mangiato, ad un virus intestinale o, più semplicemente, stanchezza.

Ultimamente ero molto più stanca del solito, avrei dormito volentieri per ore e dore anzi per giorni interi e poi avevo sempre fame, fame di cose strane. Ero sempre stata golosa, ma ora avrei mangiato schifezze ininterrottamente.

"Deve arrivarti per caso il ciclo?" disse Rick.

"Perché?" chiesi mentre guardavo nauseata il tea caldo al limone che mi aveva preparato Maria.

"Altrimenti hai preso un paio di chili in vacanza, non hai mai avuto quelle tette! Mi piaciono!!!" disse e poi uscì per andare a lavoro.

Certo che il tatto di un uomo delle volte è pari a quello di un elefante in calore, presso ché nullo! Ma credo che quella frase di Rick fu solo l'ennesimo campanello di allarme per Maria, infatti, dopo che Rick uscì per andare a lavoro, mi diede un test di gravidanza.

"Non sono incinta..." dissi con aria incredula mentre le ripassavo il test. 

"Fallo, che ti costa? Al massimo eliminiamo una papabile voce tra le varie ipotesi!" disse con il suo modo di fare quasi materno.

Acconsentii senza troppa convinzione, almeno mi sarei liberata di lei, conoscendola non mi avrebbe dato tregua fino a che non lo avessi fatto... E poi volevo prendermi la mia soddisfazione mostrandole il risultato del test.

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