58 - Rick

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Io e Gini, in questi anni, avevamo sempre avuto difficoltà a rispondere alla domanda quando vi siete innamorati o come lo avete capito.

Questa domanda era ricorrente, glielo chiedevano spesso nelle interviste ed anche i miei clienti era curiosi di sapere cosa avesse fatto scattare la scintilla. Rispondevamo sempre allo stesso modo: un giorno eravamo due fratelli ed il giorno dopo lei era la ragazzina che turbava i miei sogni e che mi mandava fuori di testa solo con uno sguardo.

CJ decise che ci avrebbe aiutato a trovare una risposta alla nostra domanda.

Come? Chiedendo ai partecipanti quando, secondo loro, fosse scattata la scintilla. Ovviamente la cosa la pianificò per bene, lo chiese a parenti ed amici più stretti, con parecchio anticipo. Fu così che tra una portata fece girare il microfono per condividere questi i ricordi.

La prima che parlò fu mia madre. Lei disse che secondo lei, noi eravamo due anime gemelle, raccontò di quando la vidi per la primissima volta.

"Ginevra era un fagottino piangente di appena un giorno di vita. Rick quando la vide pensava che fosse una bambola, era curioso doveva vedere, toccare, la voleva portare a casa con sé, poi evidentemente nella stanza c'era troppo rumore e Gini si mise a piangere. Lui pensò che si fosse fatta male e voleva a tutti i costi darle un bacio. Concordammo per fargli dare un bacio sulla testa e dopo quel bacio, Gini si calmò e smise di piangere. Non potrò mai dimenticare il visino di Richard così soddisfatto, era riuscito a farla smettere e ripeteva solo:

"Bella, bella!"

E Gini in risposta, non mi ricordo come sia successo, ma lei afferrò il suo ditino e non voleva lasciarlo. Rick in quel momento fece una buffa espressione di stupore, con la boccuccia a formare una O "disse mimando la scena.

Ammetto che fu emozionante ed un pochino imbarazzante ma tra i tanti ricordi che avevo con lei, di lei, questo proprio non lo ricordavo.

Andy ci diede la sua versione dei fatti e secondo lui la scintilla sarebbe avvenuta da piccoli.

"Solo voi a 8 o 9 anni potevate giocare alla famigliola felice! Facevate finta di essere sposati e di vivere nella casetta sull'albero mentre io ero il cognato single! Ricordate?" disse ridendo.

Certo che lo ricordavo! Come potevo dimenticare tutte quelle insalate di foglie e ramoscelli che preparava.

"Comunque quello fu solo l'inizio, l'innesco, se così lo vogliamo chiamare, perché poi la bomba è scoppiata più avanti!

Ho sempre saputo che per te non fosse solo una sorella come ripetevi sempre, di episodi dubbi ne ho una marea, da quale posso partire... Vediamo, dal giro in moto, il giorno in cui la prendesti dal concessionario, o prima ancora, da un famoso bagno al mare, quello in cui impiegasti 10 minuti ad uscire dall'acqua... Sei rimasto lì a mollo da solo mentre io e J ti sfottevamo dalla riva! Perché, probabilmente, tu non potevi uscire..."

"Assolutamente falso! Non so di cosa tu stia parlando!!!" dissi provando una vergogna infinita mentre lei se la rideva di gusto e decisamente soddisfatta di sapere che tipo di reazioni suscitasse in me anche solo sfiorare la sua pelle.

"Come no! Ammettilo, sii uomo! Comunque, in quel periodo tu negavi, negavi sempre, anche se non le staccavi gli occhi di dosso, poi eri geloso di qualsiasi ragazzo che le girasse attorno, ma la certezza assoluta l'ho avuta una sera, a casa tua. Mamma e papà erano morti da poco tempo, Gini aveva gli incubi e tu, tutte le sere, passavi ore abbracciato a lei a coccolarla per farla addormentare. Una sera sono entrato in stanza ed ho visto come la guardavi, in quel momento non ho avuto più dubbi su quello che provassi per lei, ti si leggeva chiaro in faccia, poi ti ho fatto la battuta che dovevi stare attento perché ero troppo giovane per diventare zio! Ti ricordi cosa rispondesti all'epoca?" disse testando la mia memoria.

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