La vidi mentre si mordeva il labbro per il desiderio, ad un tratto la mia mano smise di darle piacere e credo che ci sia quasi rimasta male.
La guardavo, era da perdere il fiato, era la prima volta che permettevo ad una ragazza di stare nel mio letto, era la prima volta che volevo una ragazza come volevo lei. Guardarla seminuda era dannatamente eccitante. Dovetti fare uno sforzo enorme per non farle perdere la verginità quella sera. Le guardavo il seno, piccolo, rispetto a quello che mi piaceva, ma era ancora più eccitante, mi piaceva come i suoi capezzoli reagissero al mio tocco, mi piaceva come lei reagisse a me.
Ammetto che il fatto che non avesse mai provato piacere, per un attimo mi fece vacillare, era davvero la cosa giusta? Non stavo forzando troppo la situazione? Forse si, ma la desideravo tremendamente. Le sfilai lentamente le mutandine, osservando ogni centimetro della sua pelle, la conoscevo bene, era tremendamente in imbarazzo, era rossa e non sapeva bene dove guardare. Credo che fu in quel momento notò la mia erezione da sotto il pantaloncino del pigiama ed arrossì ancor più di prima.
"Sei bellissima – le dissi mentre lei provava a coprirsi per la vergogna- non ti coprire, ti prego, lasciati guardare, non ho mai visto una ragazza più bella di te. Se non ti va, non voglio obbligarti a fare qualcosa che tu non voglia..."
Si lasciò ammirare, ero serio e concentrato, guardavo attentamente ogni centimetro del suo corpo, accarezzandola delicatamente, l'avrei guardata ed ammirata per ore, poi lei avanzò una richiesta.
"Beh ecco anche io avrei una richiesta... Vorrei vedere il tuo lato B... Per anni ho sempre pensato che fosse perfetto!" disse arrossendo per la vergogna. La guardai inarcando le sopracciglia, la sua richiesta mi suonò strana, era un modo per chiedermi indirettamente di spogliarmi? Ma decisi di giocare al suo gioco e le dissi: "Tutto qui? Solo il lato B? Ok, nessun problema."
Non me lo feci ripetere due volte. Un istante dopo ero seduto sul bordo del letto dandole le spalle, rapidamente mi tolsi pantaloncino e boxer, risedendomi sul letto.
"Pronta?" dissi in modo ironico cercando il suo sguardo.
Quando mi alzai, rimasi di schiena davanti a lei.
"Beh, ho superato le aspettative? - dissi con il classico tono di uno che già conosceva la risposta – volevi vedere solo il mio fondo schiena o vorresti vedere anche il resto?"
Non mi diede il tempo di girarmi e mentre ero ancora di spalle, mi abbracciò ed iniziò a baciarmi la schiena. Cazzo com'era eccitante, erano dei piccoli baci delicati mentre con le mani mi accarezzava il petto e l'addome. "Vuoi sentire l'effetto che mi fai? Nessuna mai era riuscita a farmelo diventare così duro" dissi in modo sensuale.
La mia mano trovò la sua e l'accompagnai lentamente verso il mio ombelico, per poi scendere ancora fino a che le nostre mani non si fermarono sulla mia erezione. Dovevo controllarmi, controllavo il respiro e cercavo di rimanere lucido, ma era davvero difficile. Le nostre mani erano ancora insieme mentre le mostravo come toccarmi.
"Vuoi che ti spieghi come fare? O te lo ha spiegato Serena?" dissi ironicamente.
"Dimmelo, per favore!" disse arrossendo per la vergogna.
Mi girai, e la guardai, era imbarazzata e credo anche curiosa, era la prima volta che vedeva un ragazzo nudo, presi posto accanto a lei e ricominciai a baciarla, spingendola nuovamente tra i cuscini. Dopo esserci entrambe sdraiati, la mia mano tornò a disegnare quei piccoli cerchi che tanto le davano piacere mentre la sua mano cercò di riprodurre il movimento che le avevo mostrato qualche istante prima. Il mio dito scivolò più giù, più in profondità, nello stordimento che quel piacere le stava dando non capì che ero dentro di lei.
"Chissà com'è il tuo sapore - dissi togliendo lentamente il mio dito e portandolo alla bocca - Devo ammetterlo, avevano ragione Andy e J, le ragazze hanno davvero un sapore divino. E pensare che con le altre, la sola idea mi dava la nausea.. mentre conte... ecco ti leccherei per ore, ti assaporerei e ti gusterei propriocome fanno i bambini con il loro piatto preferito!"
La baciai e ricominciai da dove mi ero interrotto. "Stringilo più forte voglio sentire la tua mano su di me", dissi quasi come un ordine ed lei lo fece.
La vedevo abbandonarsi al piacere, chiuse gli occhi e si lasciò trasportare da quella sensazione. All'inizio si muoveva seguendo i miei movimenti, poi fu lei a darmi il ritmo, si stava abbandonando totalmente al piacere aggrappandosi a me e tenendomi stretto a sé.
"Rick...Rick..." disse con un filo di voce per paura di essere sentita da qualcuno.
Avevo abbastanza esperienza per capire che stava per venire, volevo vederla, volevo ricordare quel momento, il suo primo orgasmo e poi, ad un tratto strinse forte le gambe stringendomi a se ancora più forte di prima e poco dopo ricominciò a respirare in maniera normale.
"Suppongo che tu abbia avuto il tuo primo orgasmo, giusto? - dissi con un tono soddisfatto e con un sorriso malizioso - però la mano me la dovre stilasciare, mi serve, sai, in futuro..."
Liberata la mia mano dalla sua stretta, mi portai nuovamente le dita alla bocca, ero davvero orgoglioso gustandomi il sapore della vittoria ed assaporando quel dito esattamente come avrebbe fatto un bambino dopo averlo messo nel barattolo della Nutella! Le lascia qualche minuto per riprendersi, evitava il mio sguardo, le chiesi solo se andasse tutto bene e lei annuì silenziosamente, ora però c'era un altraquestione da finire...
"Hai lasciato una cosa a metà - dissi in modo ironico ed indicando una parte ben precisa del mio corpo - se non ti va di finire non c'è problema... ma vorrei saperlo!" dissi iniziando a morderle delicatamente la spalla. Fortunatamente per me, decise di finire quello che aveva iniziato.
Appoggiai la schiena sui cuscini impilati per essere più comodo, ci sdraiammo uno accanto all'altra e ricominciò a toccarmi come stava facendo prima. Se la cavava egregiamente, la stringevo forte a me, volevo sentire la sua pelle sulla mia, volevo sentire il calore del suo corpo sul mio, la sua fronte era sulla mia.
"Più veloce, mi stai facendo impazzire! Ti dico io quando smettere, chiaro? Non voglio fare casino, poi quello si che sarebbe difficile da giustificare!" La mia testa era sprofondata nel suo collo, la mia mano le toccava con desiderio il seno, mentre con l'altro braccio la stringevo forte. "Per essere la tua prima volta, te lacavi bene, mi stai facendo morire!" dissi poco prima di venire.
"Sicura che fosse la tua prima volta?" ammetto che me ne uscii davvero male, infatti mi rispose per le rime.
"Certo, per chi mi hai presa? Non sono come le tue amichette!!!" disse imbronciata.
"Comunque...È stato davvero bello, è stato.." continuò la frase arrossendo leggermente.
"Pazzesco" dissi finendo la sua frase.
Dopo esserci rivestiti, la presi di peso e la buttai nuovamente nel mio letto, non volevo che se ne andasse, volevo che rimesse con me.
"Dove pensavi di andare? Tu dormi qui, con me!" le dissi in modo chiaro, lei sorrise si lasciò abbracciare e ci addormentammo.
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Soul Mate
RomansGinevra ha 15 anni, è una ragazza ingenua e spontanea, la sua famiglia fa parte dell'alta borghesia di New York, ha da sempre una cotta per il migliore amico del fratello, un ragazzo di 18 mesi più grande di lei, di nome Richard. Mentre lei è alla...