Diario di Reby

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Rebecca's pov

Giorno 1

Non sono brava ad esprimere i miei pensieri, e tu non mi rendi le cose facili!

Vuoi sapere della mia vita, vuoi sapere perché ho bisogno di te... sei davvero un curioso del cazzo!

Dovresti farmi delle domande, invece te ne stai zitto con quella faccia bianca a fissarmi mentre io ti disegno scarabocchi senza senso e scrivo qualche frase confusa...

Perché ti ho dato vita?

Perchè l'ho letto su Google ed è risaputo che lui sa tutto, tu chiedi e lui risolve,

...è fottutamente intelligente, mentre io sono qua a parlare con te e, scusa se te lo dico, ma già mi dai sui nervi!

L'altra sera, ritrovandomi sola per l'ennesima volta, mi sono guardata "Braveheart" con quel gran figo di Mel Gibson e lui ad un certo punto dice :

"Tutti gli uomini muoiono, ma solo pochi vivono veramente!"

Beh! Io ancora non ho capito se sono morta o sto vivendo...che nervi, fanculo Mel!

Ti dico un segreto! Sto cercando lavoro... WOW che segreto starai pensando...beh! lo è stupido!

Elif vuole che mi concentri solo sugli studi, ma la cosa che non sa ,è che, rischio di perdere la borsa di studio e senza quella non potrei permettermi la Berkeley...

Sto facendo schifo con l'Università ok? Sono al secondo anno e devo ancora dare due esami per rimettermi in pari...

Perché?

Perchè è morto mio padre cazzo... ecco perché!

Lui era il mio nucleo, la persona che mi permetteva di avere la certezza di essere in vita, mi

incoraggiava, mi amava, mi consolava... e un fottuto infarto me lo ha portato via un anno fa!

Basta non ho più voglia di stare con te adesso!... ora piango un po 'e poi vado a trovare Jess!

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"ok, basta Reby, ora lavati il viso e vai a fare a cuscinate con Jess!" anche la mia autoconvinzione sta diventato labile, ma mi sforzo e vado a cambiarmi, mettendomi uno short di jeans, un top blu e un giacchetto di jeans, afferro la mia Canon digitale, la borsa stile Woodstock, le mie cuffiette, che mi conficco nelle orecchie, ed esco di casa.

Avvio la chiamata sul mio smartphone dopo aver selezionato il nome "Milove" tra i preferiti 

"si si legge proprio così... milove!"

<Ciao scimmietta, che fai?> mi risponde subito Jess. Lui è stata la mia ancora, in realtà lo è ancora...E' grazie a lui se non sono crollata, ma restare in piedi non significa necessariamente, continuare a vivere!

<sto venendo da te, preparati che mi devo sfogare!> gli dico scherzando mentre sfreccio sulla strada asfaltata con il mio skateboard. Le rotelle in gomma ruotano velocemente, a causa della mia impazienza nell'abbracciare Jess

<agli ordini, ti aspetto> risponde ridendo. Mi conosce questo ragazzo...mi conosce troppo bene. Mi legge nel pensiero e nel cuore. Riattacco, facendo poi partire, la Playlist "Angoscia" dal mio Spotify. La musica dicono che è vita, per me è comunicazione...attreverso le melodie che scelgo di ascoltare, si può capire perfettamente come mi sento in quel momento.

E' una bella giornata, il sole ormai orientato a Ovest mi accompagna fino alla Glendon Ave, dove vive Jess, mentre "I Miss you dei blink-182" risuona nelle orecchie

"mi manchi...cazzo se mi manchi!"

Difficilemente guardo le persone dritte neglio occhi, a meno che meritino la mia rabbia, o la mia compassione o il mio amore. La prima è ciò che più provo da un anno a questa parte, la compassione per provarla, invece, devi interagire ed io non interagisco con nessuno, infine l'amore...quello lo provo solo per Jess ed Elif, non conosco altro tipo di amore!

Mi accorgo degli sguardi e fischi di alcuni ragazzi raggruppati davanti ad una casa, forse di un loro amico, seduti sulle moto, mentre sfreccio con il mio skate sulla strada, non do peso a quei coglioni, ci sono abituata a quel tipo di attenzione e non lo dico per vantarmi, credetemi... la mia fisicità la ritengo più una rottura di cazzo che altro!

Dopo quindici minuti, finalmente, arrivo a casa di Jess che mi sta aspettando sulla porta con una birra ghiacciata in mano.

<cazzo se mi conosci> Scendo dallo skate, facendolo sollevare con la punta del piede e raggiungo la mia pace... Prima gli rubo la bottiglietta dalla mano, mollo il mio mezzo di trasporto sul giardino della piccola villetta e gli salgo a cavalcioni, stringendolo con le gambe sulla vita e lo abbracciandolo

<perché sei gay cazzo! non potresti rivalutare il tuo status per me?> quasi lo imploro, facendo il broncio

Volete sapere com'è Jess? Ovviamente!

"un cazzo di sex symbol, biondo, occhi verdi, fisico da urlo e gay! Fanculo!"

<scimmietta non ti scoperei nemmeno sotto tortura, almeno che li in mezzo non tu possa sfoderarmi un palo della luce!> e si mette a ridere il bastardo!

Scendo da lui e mi divoro la birra fresca, sopprimendo la mia frustrazione, ma non per non essere scopata da lui, dato che in realtà mi rivolta lo stomaco solo pensarlo, lui per me è un fratello a tutti gli effetti...la mia frustazione è dovuta alla consapevolezza che la mia vita sociale fa schifo .

Entro in casa

<sei solo?> chiedo non notando Sammy e Catherine, rispettivamente sua sorella e sua madre

<si, mia sorella è dal suo ragazzo e mia madre lavora fino alle 22.00 stasera> mi spiega, mentre raggiunge il divano, dove mi butto anche io seduta 

<sfida a FIFA?> glielo domado ogni volta, ma faccio veramente schifo a quel gioco, non conosco nemmeno le regole del calcio, mi limito a muovere le levette del pad, mentre pigio qualche bottone, ma finisce sempre che mi faccio autogoal

<sei una schiappa a FIFA Reby, meglio MarioKart per te!> mi dice ridendo, consapevole che faccio schifo anche in quello!

<ok spocchioso!> gli rispondo accigliata

Jess prende i Pad e si riporta sul divano accanto a me, facendo partire il gioco

<novità per il lavoro?> me lo chiede mentre seleziona il suo mezzo per battermi anche a MarioKart, ma quella domanda porta solo ancora più frustrazione nel mio cuore, cervello e corpo!

<no, niente per adesso, solo annunci per babysitter ed io odio i bambini!> sbuffo esasperata, dato che sono tre settimane che leggo annunci di lavoro, lascio curriculum in bar, ristoranti, ma le opportunità sono davvero sempre meno, dato che tutti cercano esperienza, e che cazzo di esperienza posso avere se nessuno mi da l'opportunità di iniziare!

Ma il mio Jess, fa brillare la mia giornata...almeno per qualche secondo

<un mio amico mi ha detto che assumono come cameriera in uno ristorante di Santa Monica, lui ci lavora e pagano bene> mi dice Jess senza guardarmi, ma continuando a perpararsi alla mia sconfitta!


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