Le regole del Caos 10

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Rebecca's pov

Chiamo un Uber e dopo dieci minuti sono in auto.

Ho lasciato Josh irritato e frustrato a casa da solo, mi piace il rapporto che abbiamo instaurato, la complicità, la trasparenza, esserci l'uno per l'altro, non vorrei stare in altri posti se non con lui, per la prima volta, dopo un anno, sto bene, sono felice, provo delle sensazioni meravigliose che pensavo non avrei mai provato.

Ma queste sensazioni mi fanno anche capire che devo sistemare una cosa urgentemente, prendo il cellulare e chiamo il vecchio spocchioso:

<Rebecca, cosa c'è adesso!>

"sempre gentile lo stronzo!"

<non voglio più niente da lei, sciolgo l'accordo, starò con suo figlio perchè lo voglio io, non ci sarà alcun fine prestabilito>

<avevo ragione allora! ti sei innamorata di lui>

<non lo sò, ma voglio scoprirlo senza questa Spada di Damocle sulla testa>

<va bene!>

<va bene?>

<si, va bene, in fondo volevo farvi incontrare e rendere saldo il legame, se questo è avvenuto ti lascio libera Rebecca>

Poi lo sento tossire ferocemente

<sta bene?>

<non è un tuo problema, pensa a salvare mio figlio, il nostro accordo è sciolto, ti saluto>

e riattacca

"ma che cazzo di modi ogni volta!"

In quel momento, sento un profondo sollievo pervadermi, come se finalmente potessi liberarmi del peso di un segreto che non mi apparteneva. Un sospiro di sollievo attraversò il mio petto, disperdendo la tensione che aveva tenuto nascosta per tutti quei giorni. La "storia" che stava sbocciando con Josh mi faceva sentire viva ed ho deciso di affrontarla con tutta me stessa, senza lasciare che il passato getti ombre sul mio presente.

Voglio viverla in modo autentico, senza il fardello di sensi di colpa per qualcosa che, alla fine non avevo fatto. Sono decisa a essere onesta con me stessa e con Josh, rifiuto l'idea di ingannare o tradire, fin dall'inizio non l'ho accettata. Il mio desiderio adesso è quello di costruire una storia sincera senza essere condizionata da nessuno. Il mio cuore, ora leggero e fiducioso,è pronto a scrivere una relazione senza riserve, che solo il tempo potrà svelare.

Arrivo a casa e trovo Elif in giardino che toglie dell'erba

<Tesoro, bentornata, mi devi delle spiegazioni accidenti!> mi dice spaventata e inveendo contro di me con un dito puntato, ricoperto da un guanto da giardinaggio

<si lo so, ti racconto tutto ok? ma sto bene, molto bene> rispondo con un sorriso che parla per me

<mmnh, c'entra un ragazzo per caso?> chiede Elif curiosa fessurando gli occhi

<può darsi!> dico restando vaga

<come si chiama> chiede Elif con le braccia conserte e senza staccarmi gli occhi di dosso

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