Il caso

61 4 0
                                    

Rebecca's pov

Esco di casa, decisa a fare una giro per farmi coccolare dal profumo di salsedine che la Baia di Santa Monica mi può offrire.

Chiamo un taxi e arrivo sul lungomare, non molto lontano dalla sede di ATENA.

Adoro questo luogo, è pieno di vita, di ricchezza e opportunità, ma dentro di me non mi sento pulita, quello che stò facendo è davvero orribile, se lui si innamorasse davvero di me gli spezzerei il cuore e francamente non so cosa ne ricaverebbe di buono il vecchio Lauder, se non un figlio incazzato e triste.

Ma le possibilità che Josh Lauder si innamori di me sono davvero infinitesimali, basta guardarlo e capisci subito che è molti gradini più su, sulla scala sociale, rispetto a me, se è il sesso che vuole dalle donne e io non glielo darò, l'effetto sarà contrario, si staccherà da me, rimanendo solo un rapporto lavorativo e per un mese soltanto!

In questo momento esatto, capisco che mi manca Jess, potergli confidare cosa stò combinando e potermi sfogare, ma non posso farlo, devo cavarmela da sola e cercare di centrare l'obiettivo, intascando i cinquecentomila dollari...

me la ripeto spesso quella cifra in testa, per darmi la giusta motivazione ad andare avanti, ma il più delle volte avrei solo voglia di tornare a casa e far finta che non sia successo niente!

Basta! mi infilo gli auricolari nelle orecchie e mi sparo la mia playlist "Angoscia"

che mi propone come primo brano "Mockingbird di Eminem".

Mi sento molto affine a questo cantautore, i suoi brani mi cullano portandomi in un'altra dimensione, poi mettiamo anche che è un gran fico ed il cerchio si chiude!

Josh's pov

Esco dall'ufficio decisamente prima del solito, sono le 19.00, il sole sta calando e decido di non tornare subito a casa, sarei solo, invece ho voglia di stare tra le persone, così mi incammino verso il lungomare inalando il profumo di salsedine, anche se, un completo gessato non è proprio adatto a questo tipo di passeggiate, ma oggi mi sento strano, diverso, come se volassi invece di camminare, mi sento leggero, cosa estremamente strana per me.

Arrivo di fronte ad una spiaggia, dove posso ammirare il sole che piano piano scompare lungo la sottile linea dell'Oceano, è sempre uno spettacolo affascinante che non ci si stanza mai di vedere, quando udisco un gemito seguito da un "wow" che attirano la mia attenzione, mi volto alla mia destra...e la vedo,

"non ci credo cazzo, è Rebecca!"

Rebecca, con una minigonna di pelle ed un maglioncino, seduta su dei gradini di pietra che fissa il tramonto.

Dovrei andare via da qui dato che non mi ha ancora visto, ma non ci riesco, non riesco a togliere gli occhi di dosso da quello spettacolo della natura umana, è bellissima, sensuale, e fottutamente eccitante, con tutti quei bracciali al polso, le sue gambe toniche, i capelli biondi che le ricadono sulle spalle.

Decido di fare una cosa che non avrei dovuto fare, ma che non sono in grado di contrastare, dato che il mio corpo, in questo momento, sembra essersi deciso a fare l'anarchico,

mi avvicino e mi siedo accanto a lei, che non mi ha ancora visto e sentito,

noto che ha gli auricolari alle orecchie, allungo una mano e lentamente le tolgo quello a sinistra,

a quel tocco lei si gira di scatto con gli occhi sbarrati e spaventati, ma mi riconosce subito...

<Sig. Lauder, mi ha fatto spaventare!> sbotta facendo un sospiro,

<cosa ascolti?> chiedo senza toglierle gli occhi dai suoi, quegli occhi azzurri stupendi che adesso vedo da vicino, hanno un ambratura verde molto particolare, che li rendono unici

Lei sembra incerta sul rispondermi e senza indugiare infilo l'auricolare al mio orecchio, riconoscendo

"Beautiful di Eminem" una delle mie canzoni preferite

"è pericolosa questa creatura!" penso guardandola

Non dico niente, ma un piccolo sorriso di apprezzamento mi nasce sul volto e riporto, come lei, lo sguardo sul tramonto che si sta consumando, ma il mio purtroppo, di sguardo, cade anche sulle sue cosce scoperte dalla gonna, e leggermente abbronzate,

"una cazzo di Dea" 

Ritrovando lucidità, restituisco l'accessorio in fretta e furia a Rebecca,

"devo allontanarmi da qui, altrimenti rischio di farla licenziare ancor prima di averle fatto fare il primo giorno di lavoro!"

<devo andare adesso, ma grazie per la compagnia Rebecca> le sussurro vicino al suo orecchio, vicinanza che mi permette di inalare di nuovo, la fragranza al cioccolato che emana il suo corpo,

la saluto con un sorriso, lei piega leggermente la testa di lato per ricambiare il saluto con un sorriso sul volto e mi defilo velocemente, raggiungendo il mio autista che mi attende sulla strada.

"ho bisogno di sfogo" penso subito e mando un messaggio a Clare, cercando di cancellare momentaneamente quel volto dal mio cervello!

Josh:

passi stasera?

Clare

Ovvio, come mi devo vestire?

Josh

Non ti devi vestire!

Clare

Stacco alle 23.00 e arrivo 

________________________________________________

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

________________________________________________

Se ti è piaciuto il capitolo lascia una ⭐🌟✨

seguitemi anche su: ⬇️

https://www.tiktok.com/@governatorepacifico

https://www.instagram.com/governatorepacifico

https://www.pinterest.it/governatorepacifico

Le Regole del CAOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora