Le Regole del Caos 25

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Rebecca's pov

Sono davanti alla porta di Josh, mi tremano le gambe, il cuore batte fortissimo, perchè so che appena lo vedrò sarò sopraffatta dalla voglia di abbracciarlo, mi manca infinitamente, questi giorni senza di lui sono stati riempiti da dolore, strazio e senso di colpa.

Sono partita la mattina successiva da casa mia e sono andata da mia nonna paterna a Brentwood, nessuno sapeva dove fossi, per evitare di cedere agli sfinimenti di Josh. Jess mi è sempre vicino, chiamandomi ogni giorno anche più volte, è l'unico che conosce tutta la verità, che conosce i miei sentimenti reali verso Josh, ad Elif non ho detto granchè, ma ha capito che è successo qualcosa con Josh.

Il mio primo Inferno di dolore, l'ho voluto vivere tra le braccia di mia nonna Isabel, lei, come mio padre, è un anima che riesce a donarti il calore di cui hai bisogno nel momento in cui ne hai bisogno. Non le ho raccontato proprio tutto, la parte iniziale ad esempio non la conosce. quel fardello che ho dentro di me, l'unica omissione che ho fatto a Josh, ma non di poco peso.

Ho ricevuto ieri una mail dalle Risorse Umane, per ritirare l'assegno dell'ATENA e sono certa che, il luogo di ritiro lo abbia voluto Josh. Vuole incontrarmi, lo so che sta male, ne sono certa, non lo metto in dubbio, come non metto in dubbio che mi ami, ma proprio per quello mi ha ferita moltissimo, la fiducia che credevo avesse verso di me, mi si è rivoltata contro come un macigno.

Ho comunque deciso di andarci, perchè lo voglio vedere e perchè vorrei parlarci, vorrei che mi spiegasse il motivo della sua mancata fiducia e capire se quest'amore può essere salvato o no. Non mi interessa dell'assegno, mi interessa capire cosa proveremo quando ci vedremo di nuovo.

Jess mi voleva accompagnare, ma non ho voluto, devo affrontare questa cosa da sola ed ho optato per un Uber.

Suono il campanello da dieci minuti ma niente, nessuno apre, lo chiamo sul cellulare ma è irraggiungibile, quando il mio suona

"è il vecchio spocchioso" e decido di rispondere

<pronto!>

<dove sei> percepisco nella sua voce, tanta rabbia

<perchè?>

<dove sei Rebecca, rispondi!> mi urla

<davanti casa di Josh>

<ferma li, ti mando a prendere!>

e riattacca

Dopo trenta minuti sono al portone di Villa Lauder, la governante mi fa accomodare, quando vedo Lauder senior venirmi incontro, ha gli occhi rossi, il viso contratto e bianco

<cosa hai fattoooo!> mi urla mentre si avvicina a me, io d'istinto indietreggio, per la paura

<cosa ho fatto?> non capisco cosa intende

<perchè glielo hai detto?> mi urla ancora

<a chi, cosaaaaa?> urlo anche io, non capisco cosa stia succedendo, ma percepisco già un gelo che inizia ad invadere il mio corpo

<Perchè hai detto a Josh del nostro accordo!> mi spara a denti stretti, bruciandomi con il suo sguardo

<io non gli ho detto niente, ma cosa sta dicendo!> il terrore inizia a fare compagnia al gelo

<sa tutto Rebecca, era fuori di se, ti rendi conto, mi fidavo di teee!> inizia ad urlare di nuovo, è terrorizzato e infuriato

<io-io non ho de-detto niente!> non capisco, come ha fatto a scoprirlo

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