Sei stata brava

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Rebecca's pov

Arrivata l'ora della video call, raggiungo Josh che aveva posizionato una sedia accanto alla sua poltrona

<accomodati qua Rebecca> mi dice, indicandomi il punto vicino alla sua postazione

Mi siedo, accomodando le gambe un pò costrette dalla cassettiera sotto la scrivania e mi devo avvicinare un pò alla poltrona di Josh per poterci stare, lui si siede avviando la chiamata Skype, si sistema sulla poltrona, aprendosi i bottoni della giacca e mi ritrovo il suo ginocchio sinistro attaccato alla mia coscia destra

"che palle! non potevamo fare la video call in sala riunioni?" penso tra me, consapevole che dovrò farmi tutta la call con la mia gamba a contatto con la sua e la cosa mi sta provocando non poche sensazioni strane.

Abbasso lo sguardo sulle nostre gambe, cercando di capire come dividerle, ma i miei occhi sono inchiodati sulle sue cosce muscolose che aderiscono ai pantaloni di quel completo blu, le gambe ben aperte per stare comodo, al contrario mio!

"bene ma non benissimo" affermo tra me, sentendo già un calore concentrarsi in mezzo alle mie gambe

<come dici?> mi chiede Josh

"o merda l'ho detto a voce alta?!" mi ammonisco nella mente

<niente, mi scusi> rispondo subito sperando che non gli dia peso, ma lui mi scruta con gli occhi fessurati e sfoggiando un sorrisino malizioso, ma per fortuna il Sig. Fioretti si palesa nella call.

Josh mi presenta al cliente che parla un inglese non proprio perfetto, e capisco perché io debba stare lì con lui.

Resto in silenzio ascoltando i loro dialoghi che mi affascinano, Josh è davvero competente in materia finanziaria e sa come parlare ai clienti, è molto determinato, trasmette sicurezza e fiducia.

Dopo qualche minuto che discutono, mi accorgo che il signor Fioretti ha frainteso un'affermazione di Josh e lo interrompo, parlando in italiano

<mi scusi signor Fioretti se mi intrometto, il sig. Lauder le stava spiegando che, la formula assicurativa proposta dalla Kays Assicurazioni, non è completa e ben strutturata per la sua società, non le garantiscono una copertura sulle perdite e di questi tempi, dice il sig. Lauder, è essenziale, ecco perché la nostra proposta è più vantaggiosa, garantendo una copertura perdite che potrà proteggere fino al 70% del valore reale perduto>

Il signor Fioretti, riporta lo sguardo su Josh, che invece mi accorgo, sta fissando me con gli occhi spalancati, quando il cliente inizia a parlare in inglese dicendo

<Lauder, accetto la sua proposta, mi invii il contratto, e complimenti per la sua assistente, ragazza molto capace ed attenta>

Si salutano, la call finisce e la prima cosa che faccio è spostare la sedia per alzarmi e dare fine a quel contatto che mi sta scombussolando lo stomaco, ma Josh mi blocca mettendo una mano sulla mia coscia scoperta dal vestito

<sei stata brava Rebecca, non me lo aspettavo, è difficile che qualcuno mi sorprenda, ma tu lo hai fatto!> dice senza staccare gli occhi dai miei

Metto la mia mano sulla sua, afferrandola e lentamente la sollevo

<la ringrazio, ma non mi tocchi> dico diretta con uno sguardo sicuro ed incatenato al suo

Lui rimane visibilmente interdetto a quel mio gesto e alle mie parole, si alza dalla poltrona di scatto, sembra nervoso

<non sei il mio tipo Rebecca, tranquilla, non mi piacciono le suore> sputa senza guardarmi negli occhi, ma osservando lo skyline della Baia

"stronzo!" la prima cosa che penso, infastidita da quel termine con cui mi definisce

<solo perchè non voglio che mi tocchi, non vuol dire che sia una suora Sig. Lauder, vuole solo significare che non sono interessata alle sue attenzioni> sparo decisa

"inizia la lotta che il Lauder senior mi aveva anticipato, ma non pensavo così presto porca vacca!"

Lui si gira verso di me, che ormai sono in piedi vicina alla scrivania, elimina la distanza tra noi in pochi passi e me lo trovo a un centimetro dal mio viso, indietreggio, ritrovandomi con il sedere appoggiato alla scrivania

<eppure non si direbbe Rebecca, ho visto come rispondeva il tuo corpo al contatto delle nostre gambe, credi non me ne sia accorto? prima lo accetterai e prima non ci sarà più quest'aria tesa tra noi> lo afferma con una tale sicurezza e decisione che sento le mie gambe vacillare

Non mi stacca gli occhi di dosso, mentre mi sussurra quelle parole, poi poggia le mani ai lati del mio corpo, ingabbiandomi e si avvicina al mio orecchio

<sei così puritana Rebecca? credi davvero di potermi scappare? se ti voglio non potrai fare niente per impedirlo, cederai a me, almeno che tu non ti licenzi!> non stacca gli occhi dai miei, è un uomo d'affari e sa come ottenere ciò che vuole, su questo non ho dubbi

"Cristo, il mio corpo è in totale ebollizione, capisco cosa intendesse Clelia adesso!" farfuglio nella mia mente

<anche adesso, il tuo corpo mi vuole, lo vedo, lo percepisco, ma tu ti ostini a negarlo!> mi sussurra a un centimetro dalle mie labbra

Faccio un respiro profondo, prendendo forza e inizio a mostrare il mio atteggiamento, non proprio da suora! Mi rammento di dover essere senza pudore, diretta e determinata

<io non farò sesso con lei, non mi avrà mai e non mi licenzio, e se è questo il tipo di rapporto che vuole da me, ovvero, la pura sincerità senza pudore, lo avrà> gli sputo decisa fissandolo nelle iridi marroni

Poi mi avvicino al suo orecchio destro, quasi lo sfioro con le labbra

<il mio corpo potrà anche desiderarla, ma ho troppo rispetto verso me stessa per regalarle la mia verginità, Sig. Lauder!>

"adesso ti metto io a sedere, vedrai Lauder"

Lui si stacca da me in un movimento veloce, mi fissa negli occhi, è interdetto, confuso,  quasi spaventato ed io non mi muovo, il mio sguardo sicuro non si stacca dal suo e corredo il tutto di un mezzo sorriso sarcastico,

<non sei vergine Rebecca!> dice quasi con la voce tremante ed un sorrisino di circostanza

"Volete sapere perchè gliel'ho detto?

Perchè le persone come Josh, che bramano il sesso più di qualsiasi altra cosa, non hanno quasi mai la fortuna di trovarsi tra le mani una ragazza vergine, per cui possano vantare

di: essere stato il primo a scoparla, il primo a farla gemere per il godimento procuratole,

il primo che gli ha insegnato come donare piacere ad un uomo,

il primo nome che  urlarerá in un orgasmo!

credetemi che per le persone come lui, sapere di avere una vergine davanti e non poterla fare sua, è una tortura, quanto per Edward Cullen, desiderare Bella e non poterla scopare, perchè altrimenti le risucchia tutto il sangue in circolo!"

<si lo sono, integra e pronta a donarmi a colui che lo meriterà, ma non sarà sicuramente lei!> sparo l'ultima cartuccia senza ritegno, mi alzo dalla scrivania e vado nel mio ufficio.

"fanculo Lauder! 1 a 0 per me"

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