Le Regole del Caos 26

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Rebecca's pov

Il mio cuore si spezza in mille pezzi. La sensazione di vulnerabilità è schiacciante, come se avessi perso il controllo su un segreto che avrei voluto custodire gelosamente. Il dolore è un pugnale nel mio petto.

Donald, in questo momento è l'unico che può aiutarmi, ma soprattutto l'unico a cui posso chiedere aiuto, lo chiamo

<pronto!>

<Donald?>

<sì sono io, chi parla?>

<Ciao sono Rebecca>

<Reby, che piacere, a cosa devo questa bellissima sorpresa?>

<devo parlarti, possiamo incontrarci?>

<si certo, dove sei, ti vengo a prendere>

<vieni all'Hillstone, ti aspetto lì>

<ok, quindici minuti e ci sono>

riattacco.

Ero animata dalla convinzione che solo attraverso Donald avrei  avuto la possibilità di ritrovare Josh,  sono immersa in un intricato vortice di emozioni e aspettative, sperando che questo incontro sia la chiave per arrivare a Josh, quando lo vedo arrivare in moto, scende e togliendosi il casco mi raggiunge

<Reby, ciao>

<ciao Donald>

ci abbracciamo, ci sediamo su una panchina nel parchetto del ristorante e lui parla

<immagino perchè tu mi abbia voluto incontrare, sono certo che non è per chiedermi di uscire con me!> dice lui scherzando

<già! scusami, ma devo sapere dov'è Josh>

<non lo sò Reby, non ne ho idea, mi ha solo mandato un messaggio stamani, informandomi che partiva per un pò e che nessuno doveva cercarlo, si faceva vivo lui più avanti con me, ho provato a chiamarlo ma il telefono è sempre staccato>

<non hai modo di scoprirlo?> chiedo subito

<gliel'ho chiesto ma mi ha risposto che non me lo dirà> dice Donald affranto

<che cazzo di casino!> sbotto frustrata e sentendo il pizzicore di una lacrima solcare il mio viso

<mi dici cosa è successo?> mi chiede Donald preoccupato cercando il mio sguardo

<gli ho fatto del male Donald, davvero tanto, non doveva andare così, niente doveva andare così...> sono sconvolta, spaventata e incazzata, ma con me stessa

<mi vuoi raccontare?> mi chiede con un sorriso amichevole e io iniziò la storia infinita...

<è una lunga storia Donald, è iniziato tutto con un mio impellente bisogno di soldi!> prendo fiato

<ne avevo bisogno per potermi pagare l'Università, cercavo un lavoro e mi sono imbattuta per caso nel sig. Lauder senior, in questo ristorante qua per cui cercava una nuova cameriera, lui appena seppe il mio nome, ebbe la brillante idea di propormi un accordo>

<un accordo? in che senso?> mi chiede accigliato Donald

<far innamorare di me Josh entro un mese in cambio di cinquecentomila dollari>

<cosa? e tu hai accettato?> chiede con gli occhi sgranati

<si!> rispondo imbarazzata e afflitta

<mi faccio già schifo da sola, non c'è bisogno che me lo dica anche tu!> affermo frustrata

<non mi permetterei mai di giudicarti Reby, ma perché suo padre avrebbe pianificato una cosa simile? e poi perché era certo che si fosse innamorato di te?> chiede non comprendendo i motivi

<perchè io e Josh, ci siamo già incontrati molti anni fa, io non lo ricordavo assolutamente e nemmeno lui lo ricorda, in quell'occasione io avevo solo sei anni e Josh quattordici, a quanto pare si innamorò di questa piccola bambina che chiamava "Becca", e fece la proposta a mio padre, " da grande la posso sposare io?" > mi nasce un sorriso sul volto a quelle parole che proferisco

<e?> mi sollecita Donald

<quando mi ha incontrata a questo ristorante per il colloquio ed ha capito chi ero, ovvero la figlia di Arnold Stephen, il suo autista storico con cui aveva una profonda amicizia, gli venne in mente questa malsana idea che io ho accettato! Secondo lui io ero l'unica ragazza che poteva far uscire Josh, dal tunnel in cui si trovava dalla morte di sua madre, secondo il vecchio Lauder io potevo far tornare ad amare Josh!> dico tutto d'un fiato con la testa bassa sul marciapiede

<accidenti!> dice Donald sorridendo

<e poi cosa è successo Reby?> chiede ancora

<è successo che mi sono innamorata di lui davvero! una sera capii anche, che lui si era innamorato di me, dopo nemmeno una settimana, era bellissimo vivere con lui, avevamo raggiunto un'intimità tutta nostra, un'affinità particolare, odio e amore viaggiavano sempre a braccetto, poi l'ho visto con la cameriera Clare, ed ho perso le staffe, non ci capivo più niente, ero certa che non sarei mai riuscita a farlo cambiare davvero! che io non gli sarei mai bastata e prima che il mio cuore si frantumasse l'ho lasciato!>

<ancora non capisco perchè lui sia scappato però!>

<perché ho dimenticato il mio, cazzo di diario da lui e l'ha trovato! Non scrivevo più sul quel dannato diario da tanto tempo ormai...non ne avevo più bisogno, avevo Josh e non mi serviva altro, ho annullato l'accordo con Lauder dopo pochi giorni, stavo con Josh perchè lo volevo, davvero, non ho preso quei dannati soldi! e adesso l'ho perso per sempre e me lo merito... l'ho ferito, gli ho fatto del male come non avrei mai voluto! ma il problema è un altro adesso...> faccio un respiro profondo

<qual'è il problema Reby?>

<suo padre...> dico socchiudendo gli occhi

<suo padre cosa?> mi chiede accigliato

<suo padre sta morendo, ha un cancro allo stadio terminale, gli restano si e no tre, quattro mesi di vita, l'ho scoperto poco fa e Josh non lo sa, lui non vuole dirglielo, dice che lo odia e starebbe con lui solo per compassione!> mi scende una lacrima sul volto

<Cristo che situazione di merda!> sputa Donald portandosi le mani ai capelli nervosamente

<cosa vuoi che faccia Reby!>

<devi trovarlo Donald, ti prego!> lo imploro

<ok ci proverò, ti tengo aggiornata...!> mi dice

Mi alzo e ci abbracciamo forte per qualche secondo

<Reby, se siete destinati a stare insieme vedrai, troverete la strada per riunirirvi> mi sussurra dolcemente

<mi odia, non sono più la sua piccolina, sono il mostro che lo ha dilaniato!> ammetto scuotendo la testa

ci salutiamo e con l'autista torno da Lauder senior.

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