L'anima è un velo. Un velo sottile e trasparente, leggero nell'aria. Un'essenza forte ma allo stesso tempo debole. Un'essenza che impara e insegna.
Un velo delicato. Così nasce l'anima.
Nasce senza ferite, ricordi o cicatrici. Nasce pura e delicata, così leggera e sottile che sembra di toccare l'aria.
Un'essenza il cui unico scopo è dare forza al corpo e proteggerlo. Ma non si può proteggere tutti in questa vita.
Perché poi un giorno arriva il dolore. Il primo dolore, grande o piccolo, che crea uno strappo in quel velo. Come un coltello taglia il velo lasciando uno strappo, una ferita, grande o piccola, che però segna.
Segna e a volte cambia. Perché il dolore cambia tutti. Prima o poi tutti avranno il loro primo strappo nell'anima. Uno strappo che non si richiuderà mai.
C'era una domanda che mi facevo spesso: chi sceglieva quali anime dovessero meritare o meno la vita? O meglio, chi sceglieva di dar vita ad un'anima che non se lo meritava?
Gli dedicherei ancora canzoni e frasi. Ricordi e sorrisi. Stelle e risate.
Momenti magici e poi lacrime. Grida. Strappi. Ferite. Il dolore che cambia e ferisce.
Ricevendo una coltellata dolorosa alla fine sono cambiata anch'io.
Sono cambiata quando le persone a cui tenevo mi hanno abbandonato. Quando la persona che mi aveva cambiato la vita ha avuto il coraggio di guardarmi negli occhi mentre ero a pezzi e ridurre in frantumi quei pezzi schiacciandoli.
Quando mi disse che non contavano i sorrisi o i ricordi felici. Non contò più nulla quando arrivammo alla resa dei conti.
<< Ma ti guardi allo specchio al mattino? >> Sibilò quell'idiota avvicinandosi.
Indietreggiai fino a trovarmi contro il muro e le sue braccia si attaccarono al muro dietro di me togliendomi ogni via di scampo. << Sei sorda per caso? Ti ho fatto una domanda, rispondi. >>
Girai il volto e la parte destra si schiacciò contro il muro. Il suo volto era a qualche soffiò dal mio, mi guardava con due grandi occhi e un sorriso che diceva che lui aveva il potere e io non potevo far altro che obbedire.
<< Tu invece? Ti guardi allo specchio al mattino, perché dovresti. >> Rischiai tutto, ne ero consapevole. Ma non mi importava. Avevo già perso tutto.
Il suo sguardo si fece serio e incazzato. Era così infuriato che sbattè con forza le mani contro il muro e sobbalzai di paura. Il mio respiro si bloccò.
<< Credi di essere simpatica? >> Rimasi in silenzio e sperai che qualcuno mi aiutasse. Ma tutti erano usciti da quella stanza quando li avevano visti entrare. Tutti li temevano ma io non volevo scappare. Volevo restare e guardare negli occhi chi per anni mi aveva lasciato lividi sulla pelle.
<< Rispondi, cazzo!! >> La paura scorse nelle mie vene e a quel punto risposi.
<< No. >> Balbettai senza guardarlo.
<< Guardami negli occhi. >> Non lo feci. Cercai di resistere ma le sue mani si fiondarono sulla mia faccia e mi spostarono il viso in modo che guardassi lui.
<< Devi guardare me, non altro. Sai benissimo che non c'è via d'uscita. >>
Trattenni le lacrime e cercai di non tremare. << Vediamo di fare in fretta. Allora: perché credi di potermi sfidare Evelyn Almond? >> Disse il mio nome lentamente scandendo ogni lettera purché mi fosse chiaro che ero io che in quel momento stavo rischiando la vita.
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Burning in hell
ChickLitQuanto si è disposti a soffrire per qualcosa di bello e dannato? Si dice che gli opposti si attraggano, che si innamorino e che alla fine si rivelino anime gemelle. Ma un diavolo si può innamorare di un angelo? Questo è quello che succede quando A...