3- Kyle

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L'unica cosa che odiavo della mia famiglia era il caos e le grida. Per parlare noi urlavano, non parlavamo normalmente. 

<< Mamma!! >> Un'altra cosa che odiavo erano i corridoi e le scale. Io scendevo lentamente i gradini al mattino, dal momento che ero ancora addormentata, le mie sorelle invece correvano giù per le scale urlando "mamma!". 

<< Che c'è?! >> Urlava poi lei dalla cucina. 

<< Dov'è il mio vestito azzurro?! >> Mia sorella urlava ogni volta che non trovava i suoi vestiti  scendendo le scale come un elefante. 

Mi feci spazio fra i miei fratelli e cercai di arrivare in cucina viva. 

<< Non ne ho idea! Come posso sapere dove sono i tuoi vestiti ogni giorno?! >> Mia madre era impegnata a prepare la colazione a tutti i miei fratelli e mio padre era seduto sul divano con un bicchiere di vino in mano. 

Aveva i piedi allungati sul tavolino davanti e stava versando in un bicchiere del vino per mio fratello piccolo. 

Guardai mia madre con gli occhi che andavano a fuoco e lei alzò le spalle sospirando. << Tesoro sai com'è. >>

Accese la tv mettendo la partita a volume alto e prese dal tavolino i pacchetti di patatine che avevano lasciato lì i bambini. Anche se quella non era casa sua e lui non doveva essere li, tranquillamente si comportava come se nulla fosse, come se lo pagasse lui il mutuo. 

Stava per dare il bicchiere di vino a mio fratello ma lo fermai prima. Glielo presi dalle mani e abbassai il volume della tv. Presi mio fratello in braccio e lo portai via. Lo misi sullo sgabello della penisola e gli dissi di non bere vino. 

Poi pensai di nuovo a mio padre. << Senti papà non è che potresti evitare di fare come se fossi a casa tua? >> 

Lui mi guardò storto e svuotò la bottiglia in un altro bicchiere che mi porse. Sospirai infastidita e cercai di mantenere la calma. 

<< Papà io non bevo, lo sa addirittura Jonathan. >> Jonathan era il nuovo marito di mia madre e forse mi conosceva meglio di me. In realtà io bevevo, ma se l'avesse saputo mia madre mi avrebbe uccisa. 

<< Jonathan non sa un bel niente di te e poi secondo me è solo un bamboccione che dice di essere astemio quando è ubriaco notte e giorno. >> 

<< Papà! Per favore puoi alzarti da questo divano ed evita di dire cazzate. Jonathan è un bravo uomo ed io credo che in questo momento il bamboccione che dice di essere astemio quando in realtà è ubriaco notte e giorno sei solo tu. >>

Serrò le labbra e si portò il bicchiere alla bocca. << Io non ho educato così mia figlia. >> 

 << Hai ragione, non mi hai proprio educato, pensa..Il mio primo ragazzo l'ho presentato a Jonathan e lui ha fatto ciò che un padre doveva fare con una figlia pur non essendo il mio vero padre. >>

Tirai giù i suoi piedi dal tavolino e gli tolsi il bicchiere dalla mano. << Ti sarei grata se aiutassi mamma con le mie sorelle. >> 

<< Dammi solo un attimo. >> 

Mantenere la calma con lui era impossibile, almeno per me. Si comportava così male, ed era.. Era un pessimo padre. 

Mentre aspettavo a braccia conserte in silenzio che lui finisse di fare i suoi comodi suonarono alla porta. 

<< Vado ad aprire e nel frattempo cerca di non alcolizzare i miei fratelli. >> 

Aprii la porta e ci trovai Jonathan. Era tornato con la spesa e quando vide mio padre stravaccato sul divano ebbe la mia stessa reazione. 

Burning in hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora