37- Senza cuore

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La mossa migliore in una partita di scacchi? Giocare d'astuzia con la regina.

Diciamo che Aiden se l'era cercata. Non posso dire che non fosse vero che volessi fare un gran sesso con lui, ma cavolo rivelare la posizione delle pedine di gioco ad un cieco era come lanciarsi da un aereo senza paracadute. 

Avevo un vantaggio e avere un vantaggio su un diavolo era una cosa molto rara, quindi non l'avrei mai sprecato inutilmente. 

Rientrò a casa circa un'ora dopo. Io ero andata a prendere mia sorella e l'avevo portata lì. Non posso negarvi di star aspettando quel momento da quando il mio cervello aveva pensato di lasciarlo a piedi. 

Andai ad aprire la porta sorseggiando un bel bicchiere di whisky. 

<< Aiden Wilson. >> Dissi sorridente con il mio solito tono di sfida. 

Anche lui sorrise e improvvisamente non ci capii più nulla. Stavo per rischiare di mandare tutto il mio autocontrollo a puttane. 

Se mi guardava ancora così giuro che mi sarei fiondato su di lui e l'avrei baciato finché le mie labbra non ne fossero state più in grado. 

<< Evelyn Almond non ho proprio idea di cosa fare di te. >> 

Cazzo, mancava poco perché quel sottile limite si rompesse. 

<< Potresti cominciare con l'entrare a elencare tutto ciò che mi farai per vendicarti, per pareggiare i conti. Quindi avanti, non perdere tempo, dimmi cosa mi farà il diavolo che mi ha promesso di portarmi all'inferno. >> 

Fece una cosa che mi stupì molto. Alzò le spalle e si guardò intorno. 

<< Io non ho bisogno di elencarti niente. La mia vendetta non esiste. Io ho già tutto quello che voglio, l'unica cosa che mi manca è la ragazza bellissima che mi aspetta in un motel questa sera. Sesso e bourbon cosa potrei volere di più? >> 

Ma certo, per lui fingere che non avermi non facesse male era facile. 

Poteva andare a letto con tutte le ragazze che voleva. Voleva giocare con me? Bene. Voleva pensare a me mentre si scopava un'altra? Bene. 

Poteva fare tutto ciò che voleva, ma prima o poi che non puoi avere che fingi di non volere ti consumerà e sarà allora che capirai l'errore. 

Peccato solo che quando l'avrei fatto io lui non sarebbe stato nei miei pensieri. 

<< Dov'è la bambina da far soffrire? >> Questo mi colpì. La famiglia era il mio punto debole e lui lo sapeva. Si accorse subito che la mia espressione era cambiata e che l'odio era ritornato a predominare. 

<< Ops, ho rivelato per sbaglio i miei piani. Non volevo, colpa mia. La prossima volta starò più attento. >> Esclamò ironico con un tono che mi faceva venire voglia di prenderlo a pugni. 

<< È questa la tua ultima miserabile mossa? >> Scosse la testa e fece i versetti di chi diceva no. 

<< Chi ha detto che questa è la mia ultima mossa? >> 

Si allontanò velocemente da me e ignorò completamente la bambina che lo chiamò più e più volte disperata. 

Mia sorella. Quella era la mia sorellina e lui la stava trattando di merda. 

Andai verso di lei, la presi in braccio e mi allontanai. 

Cazzo era davvero un bastardo. 

Com'era riuscito a non calcolarla di striscio mentre lei mi piangeva attaccata alla sua gamba? 

Burning in hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora