10- Evelyn

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È da sempre risaputo che se l'uomo stuzzica la donna riesce a resistere ma che se la donna stuzzica l'uomo impazzisce.

È da sempre risaputo che se riesci a toccare o anche a sfiorare il vero cuore di un uomo, riuscendone a vedere la purezza e l'amore allora non sei nella lista di quelle che dimenticherà.

Perché il cuore non dimentica mai chi è riuscito ad avvicinarsi a lui senza fargli del male.

Perché quando batte velocemente per uno sguardo o per un sorriso allora lascia perdere cosa dice la testa e segui il tuo cuore. Solo lui saprà indicarti la strada giusta, e anche se ti porterà a piangere o a ridere sarà comunque la scelta migliore, perché avrai seguito ciò che di più puro viene da sempre chiamato "amore".

Ero rimasta voltata di schiena perché vedesse le cicatrici che avevo e il tatuaggio che avevo fatto quando avevo capito che sarei sempre caduta se avrei continuato a fidarmi di chi amava giocare con me. Quel tatuaggio rappresentava tutte le cadute che non ero mai riuscita ad evitare.

Era doloroso come l'enorme cicatrice che avevo sul braccio sinistro. Era doloroso perché quel mazzo di fiori appassiti, il cuore infranto e le cicatrici erano ciò che rimaneva di me.

Ero rimasta così davanti a lui mentre mostrare le mie cicatrici mi creava dolore.

Era una cosa che non facevo mai, e mostrarle a lui era una cosa che avevo fatto istintivamente.

Le lacrime avevano cominciato a scendermi sul viso e il mio corpo aveva cominciato a tremare.

Notando che volevo coprirmi perché mi avevano sempre insegnato che le cicatrici e le lacrime erano segno di debolezza e che non dovevo mai mostrarle ma vergognarmene, lui si avvicinò e prese una coperta piegata sul letto e me l'avvolse sulle spalle. Fu attento di avermi coperto e poi mi voltai verso di lui che mi guardava dicendomi che non dovevo vergognarmene e che lui era lì, e che ci sarebbe sempre stato.

Le lacrime si fermarono quando vicino a lui mi sentii protetta e amata.

Avevo voluto stuzzicarlo per fargli capire che non era l'unico che poteva provocarmi, per fargli capire che di certo ero io a farlo impazzire al massimo.

Quando la mia attenzione cadde su di lui fu il mio turno di impazzire.

Sul suo petto muscoloso e nudo c'erano ancora delle gocce d'acqua a causa della doccia ed era dannatamente sexy. Il suo ciuffo ancora un po' bagnato e i suoi occhi brillanti che mi guardavano mangiandomi lentamente. Poi i pantaloni della tuta dai quali uscivano i segni degli addominali definiti e i boxer che uscivano leggermente.

I miei occhi impazzirono a quella vista e assaporarono ogni centimetro del suo divino corpo. Salirono lentamente e incrociarono le vene definite sulle sue braccia dalla pelle chiara e perfetta.

<< Posso chiederti una cosa? >> Gli chiesi mentre i miei occhi non riuscivano a staccarsi da lui. Mi tenevo stretta la coperta e aspettavo sorridendo leggermente la sua risposta. Annuì e fece un altro passo che toglieva ogni distanza tra di noi.

<< Perché non sei felice per tua madre e Cole? >> Quella domanda lo infastidì ma volevo sapere cosa lo infastidiva.

<< Non puoi capire. >> Mi rispose semplicemente.

<< Allora aiutami a capire. >> Mi tolse gli occhi di dosso, cercò in ogni modo di evitare il mio sguardo.

<< Non mi fido di quell'uomo. Per niente. >>

<< Perché? >>

Sospirò e mantenne la calma, cercò dentro di sé ogni modo per non rispondermi male. << Mia madre ha già sofferto abbastanza per un uomo che credeva la sua anima gemella, e non è che non voglio che sia felice, solo che non credo che lui voglia renderla felice. >>

Burning in hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora