Capitolo Diciassette

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Quei ragazzi nascondevano qualcosa

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Quei ragazzi nascondevano qualcosa.

Non si spiegavano altrimenti tutte quelle storie per una festa, certo, nonostante non lo avessi mai ammesso, pensavo che Astlyr avesse ragione e Adam avrebbe dovuto chiamarla prima di portare mezza Folly Beach in casa sua, ma la reazione di tutto il gruppo era stata un po’ eccessiva.

C’era qualcosa che Adam non mi aveva detto, e solitamente Adam raccontava ogni cosa, era difficile farlo stare zitto, per questo doveva essere qualcosa di grosso e io mi ero messo in testa che dovevo saperlo.

Mi stavo proprio annoiando, cazzo.

«Non succede niente» ripeté per la milionesima volta il mio amico che avevo messo sotto torchio. «Avrei semplicemente dovuto avvisare Ast, tutto qui.» Mi spinse in modo amichevole. «Adesso vai a divertirti e non rompermi più i coglioni.» Rideva mentre lo diceva e si allontanò da me.

Non me la raccontava giusta.

La principessina mi passò accanto ignorandomi e io non aspettai un istante per disturbarla. «Quando fai quelle scenate sembri più cenerentola» la provocai.

Lei mi guardò da sopra la spalla. «Non ho chiesto la tua opinione e non ti ho invitato in casa mia.»

Indossai il mio sorriso da bastardo e mi avvicinai a lei, vidi i suoi muscoli che si irrigidivano mentre le parlavo all’orecchio. «Quante volte devo ripeterti che non aspetto l’invito, principessa?»

«Cosa ti ha detto Adam?» chiese all’improvviso voltandosi nella mia direzione.

Eravamo così vicini che potevo contarle le lunghe ciglia. «Un cazzo.» Mi spostai un po’ da lei e incrociai le braccia al petto. «Perché c’era qualcosa da dire?» la incalzai guardandola dall’alto.

Lei si morse il labbro inferiore e si guardò intorno, consapevole che avesse appena fatto un passo falso. «No, e ti pregherei di evitare di dire a qualcuno che mi hai riaccompagnato a casa ieri.» Il modo in cui mi parlò era freddo, gli occhi una pozza nera di petrolio.

«Sarà il nostro piccolo segreto, principessa» le respirai languido sul viso prima di lasciarla lì e andare finalmente a divertirmi.

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