Cap.15 Ci vediamo a casa

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GRACE

Freddo.

Tutto quello che ho percepito è stato solo il freddo.

Mentirei se non dicessi che ho visto tutta la mia vita passare attraverso i miei occhi; l'infanzia, l'adolescenza, la famiglia riunita, la laurea, Jason. Soprattutto Jason. I suoi occhi neri hanno guidato la mia anima ai confini dell'aldilà, soffermandosi sulla porta della stessa; la sua voce è stata come musica per le mie orecchie, seppur ovattata e distante. Jason non ha mai lasciato la mia mano e io, in un certo senso, ho fatto lo stesso. Lasciarsi andare e abbandonarsi al freddo richiamo della morte avrebbe fatto vincere Claire e io mi sono ripromessa più volte che lei non lo avrebbe mai fatto. Non avrebbe mai vinto su di noi. E poi c'è stato il mio angelo custode. Proprio lui. Non sapevo che fosse al mio fianco, almeno non fino a questa mattina. Lui mi ha salvata. Inconsapevolmente ma l'ha fatto. Mi sento una tale idiota per aver messo in pericolo la vita di mio figlio prima ancora della mia. Se lo avessi saputo, probabilmente, avrei reagito diversamente. Non mi sarei esposta, non avrei rifiutato il cibo, mi sarei presa cura di me nei limiti del possibile. Mi sento terribilmente in colpa per questo. Se c'è una cosa che ho capito, però, è che ha già ereditato il carattere forte del padre.

Mi ritrovo sui sedili posteriori dell'auto di Jason. Lui e Jax conversano a proposito di lavoro e io li ascolto, distrattamente, mentre cerco di cogliere il più piccolo particolare del mio fidanzato. Mi è mancato così tanto che fatico a rimanere lucida; i miei occhi si inumidiscono e spingono il mio animo a sospirare, quasi come se non ne potesse fare a meno.

«Tutto ok?», Jason si volta nella mia direzione, attirato dal mio modo di fare.

Annuisco.

I suoi occhi saettano sul mio viso, le sue labbra si aprono in un sorriso sincero.

«Ti ho già detto che sei bellissima?», chiede, mantenendo lo sguardo fisso su di me.

«Almeno dieci volte», lo rimbecco.

«Non credi anche tu che sia bellissima, Jax? Occhio alla risposta che dai», si volta nella direzione del suo amico, sorridendo.

Jax annuisce senza proferire parola.

Alzo gli occhi al cielo, è completamente matto.

Jason torna alla sua conversazione e io torno con lo sguardo fisso su di lui. Sembra che in questi mesi abbia dimenticato l'esistenza del rasoio. Ha la barba incolta, il viso leggermente scavato e i capelli sono più lunghi. Giurerei di aver visto un ciuffo bianco da qualche parte. Sorrido. Anche se non me lo dice apertamente, so che si sta colpevolizzando per quanto accaduto. E non dovrebbe farlo. Lui non è Jude. Lui non è Ryan. Lui non è Claire. È semplicemente sé stesso. Pieno di difetti, con un carattere ai limiti del sopportabile a volte, ma è un uomo così buono e puro da non avere eguali. E io sono così fortunata ad averlo.

Con il senno di poi, capisco il senso delle sue parole. Capisco perché mi intimava di stargli lontano. Jason ha avuto un passato talmente tormentato che quasi mi sento in colpa per averlo trattato in malo modo agli arbori della nostra conoscenza. Come si può crescere un figlio in queste condizioni? Come si può permettere al male di prevalere sul bene? L'abuso psicologico incide negativamente sulla propria vita tanto quanto l'abuso fisico. E quando non hai la più pallida idea di cosa significhi essere amato, il risultato non può che essere questo. Vorrei tornare indietro nel tempo e abbracciare il piccolo Jason, dirgli che andrà tutto bene e che avrà la sua rivincita nella vita. Vorrei cancellare ogni sua paura, rassicurarlo con parole dolci e amorevoli, farlo crescere in un contesto degno della sua persona. Vorrei poterlo fare ma so per certo che se si potesse, si cambierebbe il corso delle cose e io, probabilmente, non sarei dove sono ora. Forse non ci saremmo conosciuti se lui non fosse arrivato dove è arrivato. Forse non avremmo condiviso così tanto. Se la pallottola avesse colpito il cuore o qualsiasi altro organo vitale, chi starebbe raccontando la storia della nostra vita, adesso? Se il proiettile avesse cancellato tutto, cosa ne sarebbe stato di noi due?

Fate or chance? #2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora