Capitolo 29

1K 16 0
                                    

-Juliette 

Mi svegliai, invasa da un forte profumo di biscotti al cioccolato.
Aprii a fatica gli occhi e mi sollevai, tenendomi su con gli avambracci.

Mi voltai e vidi sul comodino una ciotola con quei biscotti all'interno. Sorrisi.

"Ieri sera non hai toccato cibo, perciò ho pensato che avessi fame"

Sussultai sentendo la sua voce. Pensavo di essere da sola. Lo guardai e arrossii appena. 

"Non ho trovato quelli con la marmellata di ciliegie, che sono i tuoi preferiti, ma-"

"Grazie, Mattheo"

Trattenne un sorriso mentre mi raggiungeva. Si sedette di fronte a me.

"Mi chiami con il mio nome troppo spesso, ultimamente. Hai la febbre? Ti senti male?"

Mi toccò scherzosamente la fronte con il dorso della mano e io alzai gli occhi al cielo, spostando il suo braccio da me.

"Sto benissimo, Riddle. Va meglio, adesso?"

Presi la ciotola, posandola, poi, sulle mie gambe, e gli porsi un biscotto.
Rifiutò, ringraziandomi comunque, allora iniziai a mangiare.

"Va decisamente meglio"

Scossi la testa, sorridendo.
Poco dopo, però, realizzai che... 

"Come mai sei qui? Di solito torni sempre tardi..."

Mormorai guardando fuori dalla finestra, cambiando discorso.

"Non sono andato da nessuna parte, stanotte"

Pensai che lo avesse fatto per me, ma scacciai subito quell'ipotesi.
Era impossibile.

O se avesse addirittura dormito con me?

Ricordavo solamente di essere crollata fra le sue braccia, sfinita a causa di tutta la magia che avevo perduto. 
No... ripeto: era impossibile. 

Restammo in silenzio per un pò, fin quando lui non riprese parola.

"Dovresti risolvere con Draco. Alla fine si è solamente preoccupato per te"

Mi avvicinai a lui e gli scombinai i capelli. Infastidito, mi allontanò.

"Non rompere il cazzo, pulce antipatica"

"E tu non immischiarti nella mia vita, Riddle"

Ridacchiai.
Ricominciai a mangiare, mentre lui si alzava dal letto.

"Dico davvero, Juliette. Tuo fratello ti vuole bene e se si è preoccupato in quel modo lo ha fatto solo perché non vuole che tu stia male"

In realtà aveva ragione. Ero stata io a trattarlo così male.
Draco mi era sempre stato accanto durante i miei attacchi di panico e, anche se la sera prima lo avevo negato, avrei avuto bisogno di lui anche stavolta.

"Si, lo so, ma... alle volte si preoccupa troppo"

Mattheo scosse la testa e si allontanò da me.
Prese il pacchetto di sigarette dalla tasca dei suoi jeans, avvicinandosi alla finestra, quindi alla scrivania, per fumare.

Mi venne immediatamente in mente la lettera, che avevo messo proprio in uno di quei cassetti.
Sperai che non la trovasse.

Avrei dovuto fare tutto in sua insaputa. 

"Almeno tuo fratello sa che esisti..."

Sibilò con tono freddo. Si accese la sigaretta, per poi fare un lungo tiro.
Sembrava piuttosto nervoso, adesso, e potevo capirlo. A quanto sapevo, lui e Tom non erano mai andati d'accordo.

Even in the scars | Mattheo Riddle    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora